Gruppo Astrofili Menkalinan

Oggetti astronomici interessanti


- CIGNO - (CIGNUS CYG)

Deneb

Deneb, in antico arabo, significa "la coda dell'oca". E' una delle supergiganti bianche. Dista 160 anni-luce. Il suo splendore intrinseco (leggermente variabile) è pari a 60 mila soli, mentre la massa darebbe luogo a 25 stelle equivalenti al Sole. La temperatura superficiale si aggira sui 9600 °C, mentre il diametro è di 90 milioni di km. Messa al posto del Sole ingloberebbe l'orbita di Venere. In un periodo stimato in 20 mila anni, Deneb si evolve dal suo tipo spettrale originario a stella assai più fredda e in seguito si trasformerà in gigante rossa.

Albireo: beta cigni

Albireo è una stella di m=3.1, e costituisce uno dei più incantevoli esemplari di sistema binario. La stella maggiore è un astro dorato, mentre la compagna di m=5.1 dista di 34", ed è di luce bianco-azzurrina. La distanza tra la coppia è di 400 anni-luce anche se non è noto se Albireo A e Albireo B costituiscono un sistema fisico dato che il movimento reciproco, dall'epoca della prima osservazione fatta nel 1832 è insensibile; la componente più grande del sistema brilla quanto 750 Soli, e a sua volta mostra uno spettro composito rivelante la presenza di un compagno invisibile molto prossimo. Albireo B, 120 volte più lucente del Sola, appare sconvolta in superficie da estesi fenomeni attivi. Il nome ab ireo tratto da una edizione dell'Almagesto" di Tolomeo, indica con probabilità il collocamento della stella nel pinto dove si delineano il capo e il becco del cigno celeste.

SU Cyg

Si tratta di una variabile cefeide che fluttua tra m=6.4 e 7.0 in un periodo di 3 giorni e 20 ore durante il quale la colorazione cambia leggermente variando dal bianco-giallognolo al giallo acceso in conseguenza della variazione ciclica di temperatura.

61 cyg

E' un terzetto di stelle che raccoglie nel suo debole splendore di m=5 un numero non indifferente di caratteristiche. E' costituito da un sistema doppio di astri aranciati, pressoché equivalenti in splendore (m=5.3 e m=5.9) con masse 0,6 e 0,5 volte quella solare. La loro interdistanza raggiunge 85 unità astronomiche, mentre il periodo dell'intera rivoluzione richiede circa 7 secoli. La minima distanza venne raggiunta nel 1650, mentre la massima separazione si verificherà nel 2100 con 34". Attualmente la separazione è 30". Un'altra caratteristica di 61 Cyg è il suo notevole moto proprio cioè pari a 5,2" annui in direzione NE. La sua distanza è di 11.1 anni_luce. E' la quarta stella in ordine di distanza da noi dopo Centauri, Sirio e Eridani. La sua velocità radiale è di 70 km/s in avvicinamento verso il sistema solare. Il sistema di questa stella è accompagnato nel suo moto di avvicinamento da un corpo oscuro, invisibile che quasi certamente è di tipo planetario. Questo corpo rivelato dall'esame del moto del sistema risulta 8 volte più pesante di Giove. Questo corpo venne scoperto per via indiretta nel 1956 e ruota attorno alla componente principale nel corso di 4 anni e 9 mesi alla distanza media di 370 milioni di km, press'a poco quella stessa alla quale circola intorno al Sole la fascia di asteroidi.

Nove, nebulose, ammassi stellari

Un'oggetto molto interessante è una stella di m=5 indicata con la lettera P, ma è anche conosciuta come "Nova Cygni 1600", scoperta dall'astronomo danese W. Blaeuw. Per 6 anni lo splendore rimase inalterato, poi scese al di sotto della soglia di percettibilità dell'occhio per tornare a brillare nel 1655. Nel tempo si susseguirono numerose e alterne fluttuazioni di luminosità fino a che, a partire dal 1725, l'astro parve stabilizzarsi sulla m=5. P Cygni venne considerata una "nova permanente" vale a dire una stella caratterizzata da un'attività superficiale straordinaria derivata quasi certamente dalla sua esplosione nel 1600. Gli accertamenti spettroscopici mostrano una temperatura superficiale di 100 mila gradi, mentre dallo spettro di emissione si è scoperto un involucro gassoso circondante la stella e animato da rapida espansione che dà luogo a righe spettrali di assorbimento spostate verso il violetto per effetto Doppler. Lo splendore intrinseco di P Cygni vale quanto mezzo milione di soli. Se confermato risulterebbe la sorgente intrinsecamente più luminosa fra tutte quelle di natura stellare conosciute. Attraverso il meccanismo di conversione energetica l'astro dissipa ogni anno un centomilionesimo della sua massa, per cui nel giro di qualche decina di migliaia di anni l'astro scomparirà. La distanza è superiore ai 7000 anni-luce.

SS Cygni

Un'altra stella dall'equilibrio instabile è la SS Cyg che attualmente è di m=12 ma ad intervalli che vanno da 25 a 90 giorni (in media 50) s'intensifica bruscamente giungendo alla m=8. Appartiene alla categoria delle variabili cataclismiche. L'esame spettroscopico fa capire che la fonte dei cataclismi ricorrenti risiede nell'interazione tra una nana bianca e una stella di tipo solare che completano il processo in circa 6 ore e mezza arrivando quasi a sfiorarsi.

Veil nebula (= NGC6960 + NGC6992)

L'Anello del Cigno costituisce un gigantesco involucro d'idrogeno, azoto e ossigeno in espansione, originatosi a causa di una super esplosione stellare. Circa 30000 anni fa, nel centro geometrico della formazione, una stella molto più massiccia del Sole, deflagrò a 2500 anni-luce di distanza in modo repentino, scagliando un uragano di materia dissociata e di radiazioni letali attraverso lo spazio circostante: forse molte tribù umane vaganti per le selvagge lande della Terra vennero attratte e spaurite dallo splendore vivissimo che fiammeggiò per alcune settimane in quella zona di cielo. Poi il bagliore si spense e, con lo scorrere del tempo i gas si allargarono alla velocità di alcune migliaia di km/s.

Ammasso aperto M29

E' costituito da una ventina di stelle fra m=8 e m=9 raccolte in uno spazio di 5' per 8', alla distanza di 7200 anni-luce, le dimensioni trasversali sino di circa 15 anni-luce.

Ammasso aperto NGC6910

Costituito da una quarantina di stelle di magnitudine complessiva di m=8, ben visibile con un oculare a grande campo.

Ammasso NGC6866

Costituito da una cinquantina di stelle di m=10 sparse su un'area pari ad un sedicesimo del disco lunare.

Nebulosa Nord America NGC7000 e Pellicano IC5067

La nebulosa Nord America si estende su un'area pari a 10 volte quella occupata dal disco della Luna. La distanza è valutata in 1500 anni-luce, mentre la larghezza maggiore è di 50 anni- luce.

Ammasso aperto M39

Costituito da una trentina di stelle le più splendenti delle quali sono appena percettibili ad occhio nudo; copre un'area di cielo equivalente a quella della luna, ma in realtà, trovandosi ad 800 anni-luce di distanza, questa estensione equivale a 7 anni-luce.

- LIRA - (LYRA, LYR)

Nella costellazione della Lyra è collocato l'Apice Solare, vale a dire il punto celeste che segna attualmente la direzione d'avanzamento del Sole e del suo Sistema nella rivoluzione intorno al centro generale della Galassia. La prima determinazione dell'apice venne eseguita da Herschel nel 1783; calcoli rifatti ai primi del secolo, sempre in base ai moti apparenti delle stelle, permisero di rilevare un punto vicino alla stella Herculis, 7° a Ovest di Vega. Nei decenni successivi vari altri osservatori si cimentarono nel problema assegnando luoghi contenuti entro un «cerchio di dispersione» comprendente in modo parziale la Lira e le adiacenti costellazioni di Ercole e del Cigno. Le determinazioni più recenti (1967) fatte da Luyten e Lowell all'Osservatorio di Palomar collocano la direzione della traiettoria solare a mezza via fra Vega e la stella "4" Cyg; dunque in piena costellazione Lira, un grado a Est di Lyr, stella doppia di m=4.5.

Vega Lyr

Vega, insieme ad Arturo rossigno è l'astro più luminoso del cielo boreale, anche se quest'ultimo lo supera appena appena in intensità. Vega occupa il quinto posto nella graduatoria delle stelle più brillanti dopo Sirio, Canòpo, Centauri e Arturo. La magnitudine visuale è m=0,03 e dista 25 anni-luce, la sua distanza differisce da quella di 32,5 anni-luce (=10 parsec) che gli astronomi assumono convenzionalmente per valutare le magnitudini assolute delle stelle. Vega è un globo incandescente grande quanto due volte e mezzo il Sole, con un diametro di 4 milioni di km.. La sua massa sarebbe sufficiente per dare corpo a tre astri equivalenti al Sole; la luminosità è circa 60 volte superiore a quella del Sole e pare sua soggetta ad una debole fluttuazione (0,4 magnitudini in circa 2-3 ore) la cui natura appare ancora incerta. Vega presenta una stellina bluastra di m=10 situata a 60". Ma si tratta soltanto di una compagna ottica con la quale non v'è alcuna relazione fisica, tant'è vero che la separazione fra le due stelle è andata progressivamente accrescendosi dal 1836, data del primo rilevamento.

R Lyr

Variabile semiregolare di colore arancio, il cui splendore scorre da m=4 a m=5 nel corso di 46 giorni.

RR Lyr

E' il prototipo di una popolazione di 5000 stelle pulsanti (le variabili dell'ammasso) le quali differiscono dalle cefeidi per la breve durata del periodo e per la luminosità che è inferiore. La curva di luce si impenna bruscamente passando dalla m=8 alla m=7 in un periodo di 13h e 39m, presenta un astro sei o sette volte maggiore in diametro del nostro Sole dal quale dista circa 900 anni-luce.

M57 (nebulosa ad anello)

La forma della nebulosa è un ovale con gli assi misuranti 83*60 " d'arco: quindi a 30 ingrandimenti si mostra larga quanto il disco della Luna piena. M57 venne scoperta nel 1779. Il guscio di M57 si sta allargando alla velocità media di 38 km/s ed ha raggiunto ai nostri giorni il raggio di 10000 miliardi di chilometri, che è un'estensione 700 volte superiore a quella del sistema solare. Dista da noi 5400 anni-luce, e con una densità di poche decine di atomi a , la massa che in complesso costituisce l'anello può essere stimata pari ad 1/5 di quella solare. La nebulosa è destinata a dissolversi. E' facile calcolare la durata della vita trascorsa: al tasso attuale d'espansione essa doveva risultare tutta concentrata attorno alla stella-madre non lotre 8-10 mila anni or sono.M56 èun ammasso che contiene circa un migliaio di stelle entro un volume di spazio di 60 anni-luce di diametro e l'immagine risale a circa 50 mila anni. La magnitudine complessiva risulta pari a m=8; l'aspetto è diffuso e lo rende simile alla testa di una cometa.

Sciame meteorico delle Liridi

Si riferisce alle notti attorno al 19-20 Aprile con un tasso orario di zhr=40. Il radiante si trova attorno ad un punto situato a 5° a SW della stella Lyr di m=4. I residui di questo sciame meteorico fanno parte della traccia lasciata dalla cometa denominata 1861 i, che in quei giorni investono l'atmosfera del nostro pianeta infiammandosi ad una velocità di 48.5 km/s. Il periodo complessivo è di 30 giorni.

ORSA MINORE (Ursa Minor, UMi)

La stella Polarie, è individuabile tramite la coppia estrema ( UMa) Merak e Dubhe ( UMa) ad una distanza pari a cinque volte. Gli inglesi le chiamano Pointers cioè indicatori. Le sette stelle del Carro non sono molto appariscenti: trannne la Polare e Umi, le altre sono astri di m=3, m=4, m=5.

beta Umi

La Stella Polare dista dalla posizione reale del polo celeste per circa 50' d'arco. La distanza effettiva dal Sole è così elevata che non può essere valutata con sicurezza tramite la parallasse annua; ciò si può fare per altre vie, per esempio la parallasse fotometrica, cioè tramite il confronto fra lo splendore apparente che è di m=2.1 e quello intrinseco, di stella di classe spettrale F8, tipo presolare di colore giallo. La Polare è una doppia spettroscopica, infatto nel suo spettro si notano delle riche animate da un movimento alterno che tradisce la presenza di un terzo corpo invisibile. Il periodo di rivoluzione dei due astri è di 30 anni e 6 mesi. Stime più attendibili indicano in 350 anni-luce la distanza più attendibile. Nel passato la Polare venne scelta come scala di riferimento per le magnitudini fotometriche delle stelle. Poi venne scoperto che lo splendore dell'astro non è costante, ma varia leggermente di 1/10 (fotograficamente del doppio), passando da m=1.97 a m=2.05 nel periodo di 3 giorni e 23 ore. La Polare è un astro pilsante, una cefeide di tipo classico la cui superficie fotosferica si solleva ritmicamente alla velocità massima di 2.7 m/s e cambia leggermente di colore al variare del volume. Per cui il tipo spettrale oscilla tra F9 (al minimo splendore) ad F7. Il suo volume medio è assai elevato (circa 50 volte più larga del Sole), per cui appartiene alla categoria delle stelle giganti. Posta al posto del Sole, UMi estenderebbe il proprio involucro fino add ingoiare l'orbita di Mercurio ed a sfiorare quella di Venere. La sua temperatura superficiale è di 6000 °C. Portato alla distanza della Polare, il nostro Sole si ridurrebbe ad una stella di m=11. Lo splendore intrinseco di UMi è 2000 volte quello del Sole. La Polare possiede una stella compagna visibile di m=9, ad una distanza di 18" d'arco (100-150 diametri). Sono necessarie condizioni di trasparenza e di stabilità atmosferica per poter discernere la componente minore che appare di colore verdognolo. Il moto orbitale completo ha un periodo di 7200 anni, mentre la distanza è 2000 unità astronomiche: 300 miliardi di km. Il sistema UMi è soggetto ad un movimento in direzione radiale al sistema solare di 17 km/s.

Costellazioni autunnali

Perseo (Perseus, Per)

( Persei (Mirfak) La stella più luminosa del Perseo, la (, splende insieme ad un ammasso aperto di stelle bianche e blu facilmente ammirabile in un binocolo. E' una supergigante bianco-giallina equivalente per luminosità a 4000 Soli, la sua tonalità cromatica assume a volte riflessi lilla. La distanza dalla terra è di 570 anni-luce, e lo splendore apparente di questo astro si aggira sulla m=1.8. Mostra un leggero spostamento ciclico di circa 4 giorni rivelando, forse, la presenza di una compagna assai vicina. Le stelle che, con ( Per, fanno parte dell'ammasso citato appartengono tutte a classi spettrali comprese tra il tipo B e i tipo solare G.

(beta Persei (Algol)

E' una tipica variabile ad eclisse, presenta una compagna più scura che l'occulta parzialmente con matematica regolarità ogni 2 giorni, 20 ore, 49 minuti, poiché le circola intorno su di un piano di poco inclinato rispetto alla visuale. Lo splendore, in corrispondenza, oscilla da m=2.3 a m=3.5 indebolendosi di circa 3 volte. Sulla base di osservazioni micrometriche, si è scoperto che la parallasse della stella del diavolo risulta di 4,4 centesimi di secondo d'arco e corrisponde a circa 75 anni-luce. Inoltre studiando le fluttuazioni periodiche si è avuta la conferma che esiste un terzo membro Algol C il quale, alla distanza di 440 milioni di chilometri dal baricentro della prima coppia, esegue un'orbitazione completa nel corso di 680 giorni.

La natura straordinaria della stella dovette esser conosciuta fin da epoche immemorabili e destare apprensione e timore nell'animo di chi riteneva che ogni mutabilità celeste potesse indicare i segni della collera divina. Si ha notizia che gli antichi Ebrei l'avessero notata e la ritenessero la «Testa di Satana»: alcune tribù la riguardavano anche come «Lilith», la leggendaria moglie che Adamo avrebbe avuto prima di Eva. Ma il nome che ci è stato tramandato è di netta origine araba e proviene da Hamil Ra's al-Ghul, ossia «il portatore della testa del demonio». La figurazione appare quindi molto simile a quella tramandataci dai Greci. L'analogia con Perseo e la Medusa si spinge anche al sesso dell'entità diabolica: il nome Al- Ghul, che presso gli Arabi significa spirito mutevole», è infatti attribuito ad una demoniessa, una strega capace di assumere fattezze terrificanti e pronta a divorare i malcapitati viandanti, uomini o bestie, incontrati sulla sua strada. Al-Ghul era ritenuta figlia di Allah, nata dal fuoco invece che dall'argilla. Nel complesso, la stella del Perseo, nell'ingenuo spirito dei popoli, pare associata costantemente ad entità negative: eppure quali affascinanti suggestioni quell'astro guizzante nella notte cosmica può infondere nell'animo di chi sa decifrare con pazienza i più segreti misteri della natura !

Oggetti notevoli

Nel Perseo è situato il punto radiante di una delle maggiori pioggie di meteore che si verificano annualmente, nel periodo che va dal 25 Luglio al 17 Agosto. Si parla di «Lacrime di S. Lorenzo» già dal medioevo. Ma il fenomeno è dovuto al fatto che ogni anno la terra si trova ad attraversare una striscia di polveri e di ceneri lasciate dalla cometa Swifft-Tuttle, che un paio di anni fa è ripassata al perielio, rinnovando quindi la sua scia, ecco perchè da qui ai prossimi anni ci si aspetta una pioggia di stelle cadenti più alta del normale. Il radiante, cioè il punto dal quale si dipartono tutte le stelle cadenti si trova proprio nella costellazione del Perseo.

Doppio ammasso h-chi persei

Questa due formazioni siderali sono già percettibili all'occhiop nudo e vennero infatti conosciute nell'antichità a partire da un secolo e mezzo fa. Ipparco e Tolomeo le definiscono nubecole luminose, e Messier non le comprese nel suo catalogo di oggetti notevoli, evidentemente perché era certo di non poterle scambiare nemmeno a prima vista per comete. Basta anche un binocolo per poter distinguere nettamente i due ammassi. L'ammasso h viene designato nell'NGC (New General Catalogue) con il numero 869; l'altro, ( è NGC 884. La distanza angolare che le separa nel cielo è pari al diametro apparente della luna (30'). Le distanze sono: per il primo circa 8000 anni-luce, 10000 per l'altro.

Andromeda

Oggetti notevoli

M31=Galassia di Andromeda:

La grande galassia a spirale M31 e i suoi due compagni (M32 e Ngc 205) costituiscono, insieme, gli oggetti più belli del cielo. La magnitudine complessiva della galassia risulta essere m=4.3; si trova, perciò entro il limite della visibilità dell'occhio nudo. Nella classificazione introdotta da Hubble (il telescopio spaziale porta il suo nome) agli inizi degli anni '30, M31 è catalogata fra i tipi Sb ossia costituisce un sistema ellittico dotato di braccia a spirale ben pronunciate e con condensazione centrale di medio sviluppo.

Costellazioni invernali

Cocchiere (Auriga, Aur)

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, o Capra, della stessa classe spettrale del Sole. La sua dimensione è però 12 volte più grande di quell del Sole. La sua magnitudine è m=0.09. Capella è la stella più luminosa che s'avvicini per posizione al polo celeste: essa, nei paesi al di sopra dei 50° di latitudine è circumpolare, cioè non scende mai al di sotto dell'orizzonte. In Inghilterra sono stati rinvenuti alcuni templi celtici orientati proprio in modo da ricevere il primo raggio al sorgere di Capella. E' la sesta stella più luminosa di tutto il cielo, e ciò è dovuto alla relativamente piccola distanza da noi: 45 anni-luce; risulta essere un sistema quadruplo di stelle

Oggetti notevoli

Sono da ricordare i tre ammassi aperti M36, costituito da una ventina di stelle fino alla m=11, mentre M37 è quasi visibile ad occhio nudo, che ha un'età di 200 milioni di anni, e la sua distanza dal sole risulta essere di 4700 anni-luce.

Gemelli (Gemini, Gem)

Castore e Polluce sono le due stelle più luminose e possiedono rispettivamente una mgnitudine di m=2.5 e m=3.0. Castore (( Geminorum) è una stella doppia: Castor A è di magnitudine 2.0, e a sua volta rivela di essere doppia con componenti di m=2.5, separate di 18 milioni di chilometri. Castor B è di magnitudine m=2.8 ed è anch'essa binaria spettroscopica: è costituita cioè a sua volta da due stelle molto vicine tra loro : 5 milioni di chilometri, si tratta di due stelle bianche, ciascuna grande quanto una volta e mezza il Sole e 6 volte più luminosa. Castor A e Casto B nel tempo stanno allontanandosi tra loro. Ma la cosa straordinaria che rende ancora più complesso tutto ciò è che vi è ancora una terza coppia di stelle che sembra separata dalle altre due, ma che risulta essere legata gravitazionalmente : Castor C, costituita da due astri di m=9, che sono due nane rosse, astri molto più piccoli del Sole.

(beta Geminorum (Polluce)

E' un Sole giallo aranciato. Dista 35 anni-luce ed equivale ad una luminosità di 35 Soli, mentre il volume è 1000 volte più grande. Si sposta nello spazio ad una velocità di 35 km/s, mentre si allontana da noi alla velocità di 3,5 km/s.

Toro (Taurus Tau)

La stella più luminosa è Aldebaran, posta al centro dell'occhio del Toro; il suo nome arabo na'ir al dabaran significa «la lucente che segue», in riferimento alle Jadi, piccolo ammasso aperto che precedono le Pleiadi . Aldebaran fu venerata e onorata nell'antichità con i più vari attributi e cerimonie; presso i Persiani era considerata membro delle «Stelle Regali» insieme a Regolo, Antares e Fomalhaut. Gli Indu la denominavano Sataves che significa «la guida delle stelle dell'ovest» Aldebaran è una gigante rossa-aranciata del tipo K5, 40 volte più grande del Sole e 120 volte più luminosa, dista 68 anni-luce e si allontana alla velocità di 55 km/s.


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