I
telescopi più diffusi sono del tipo newton (riflettori).
Lo schema ottico è basato completamente sulla riflessione della luce.
Nella figura, la luce entra da sinistra, riflette sullo
specchio primario concavo (parabolico o sferico), va a finire sullo specchio
secondario (piano), ed infine attraversa l'oculare (che serve a variare
l'ingrandimento).
La lunghezza focale dello specchio è data dalla somma dei due tratti A
e B.
Gli oculari presentano lunghezze focali variabili sa un minimo di 2mm (oculari
al lantanio) fino ad un massimo di 40 mm. Il rapporto tra la lunghezza
focale del telescopio e la lunghezza focale dell'oculare fornisce l'ingrandimento.
Ad esempio un telescopio che presenti una focale di 900 mm accoppiato ad un oculare da 6 mm darà un ingrandimento di 900/6 = 150x.
Il vantaggio dei telescopi newtoniani consiste nell'economicità; inoltre sono più universali dei rifrattori. I più grandi osservatori del mondo infatti utilizzano telescopi a riflessione e la maggior parte degli studi viene fatta proprio con telescopi i cui schemi ottici a riflessione. In genere un telescopio riflettore presenta una qualità di immagine di un rifrattore di diametro dimezzato, ad esempio la qualità di immagine di un telescopio riflettore da 15 cm. su Saturno è equivalente a quella di un telescopio rifrattore da 10 cm. A parte problemi di collimazione delle ottiche. Ma questo apparente vantaggio dei rifrattori, viene poi completamente ribaltato se il confronto viene fatto su oggetti deboli (galassie, nebulose). Il telescopio riflettore, a parità di prezzo possiede sempre un diametro più che doppio, e di conseguenza un potere risolutivo maggiore; inoltre il maggiore diametro permette di raccogliere più luce e di raggiungere magnitudini più elevate.
Lo
schema ottico del rifrattore è basato su un cammino ottico 'ottimale',
ossia privo di ostruzioni (specchio secondario del newtoniano)
In questo schema la luce entra da sinistra e passa attraverso l'obiettivo primario, arriva su un prisma raddrizzatore e quindi all'oculare. In questo modo l'immagine è meno disturbata dalla presenza di ulteriori elementi presenti negli altri schemi ottici; I telescopi rifrattori forniscono immagini molto più contrastate degli altri telescopi. Ma ciò non è completamente vero, in quanto una lente assorbe più luce di uno specchio, e in generale i rifrattori di piccolo diametro non sono l'ideale per l'osservazione di oggetti del cielo profondo. Esistono in commercio speciali obiettivi alla fluorite (tripletti ED o ELD = extra low dispersion) utilizzati nei cosiddetti rifrattori apocromatici, che superano l'ostacolo dell'assorbimento della luce, per di più riescono a correggere altri errori ottici insiti nella stessa natura della lente. Le immagini che si ottengono con tali strumenti risultano all'unanimità le migliori in assoluto! E ciò ovviamente costa !