COMMENTO
DI GIANLUCA TAGLIAVINI (il tasierista che ha suonato con Paice)
....Sono
sincero, mi sembrava di conoscerlo da tanto tempo, non dava "quel distacco"
che puo' dare una persona che non conosci o che da poco frequenti.....
Pensavo
che non avrei visto Ian se non 5 minuti prima del concerto invece.....eccolo
li, davanti a me a rispondere tutte le domande fattegli dai musicisti e
giornalisti in auditorio; vorrei fare una piccola polemica riguardo al
seminario: tengo a precisare che mai ne avevo visto uno anche se da alcuni
miei amici musicisti fossi stato gia' illuminato e devo ammettere che il
pubblico piu' che chiedergli nozioni tecniche dello strumento, preferiva
fargli domande del tipo: - Ci sara' mai una riunion con
Blackmore ? - Preferisci Steve Morse ? Perche' Ritchie se ne e' andato
? ( io mi chiedo, ma che cacchio di domande fate ? ). Alcune comunque erano
appropiate anche se un po' strane:
D -
Ian, raccontaci dell' esperienza avuta con THE MAZE in Italia ?
R -
.......Ah...Ok.....Venimmo in Italia 3 mesi, precisamente in un teatro
di Milano per suonare in un Musical. Sembrava che da questo poi nascesse
un contratto discografico con l' eventuale promozione radiofonica, televisiva,
ecc. ecc....
Durante
le prove, il regista si rese conto che io e il tastierista non stavamo
molto bene sul palco, non sapeva se metterci a sinistra, a destra, in centro
finche', ebbe un lampo di gènio.....ci mise dietro alle quinte "che
soddisfazione". Chitarra e basso a un certo punto dello spettacolo dovevano
scendere e girare tra il pubblico e noi da dietro divisi da un muro che
serviva da tagliafuoco spesso circa 10 cm. dovevamo suonare a tutto volume
per farci sentire con il rischio di sbagliare perche' non sentivamo gli
altri due !!!!
Vivevamo
la giornata in un Motel vicino, uscivamo solamente per andare in teatro;
io e il tastierista addirittura non ci vestivamo neanche, suonavamo in
pigiama ( tanto non ci vedeva nessuno ) poi, dopo il bis della rappresentazione
ci infilavamo un paio di pantaloni, una camicia e con tutto lo staff salutavamo
la platea; ......i commenti : ..... - e quei due da dove saltano fuori
!!! .........chi sono !!!!!
Devo
ammettere che non e' stata una bella esperienza, una cosa ricordo molto
bene: Le ragazze........quante belle ragazze in Italia .
D -
Poi com' e' andata a finire ?
R -
Finiti i 3 mesi, siamo "scappati" in Germania e da li ho conosciuto Blackmore.
Riguardo
il suo rapporto interpersonale con il resto della band, dopo una breve
pausa riflessiva Ian risponde:
...............Per
quanto riguarda Jon, non posso dire altro che........ in questi 30 anni
di carriera musicale non ha mai, dico mai dato segni di " squilibri " inteso
come........un gentleman, un vero gentleman sempre disponibile a risolvere
qualsiasi problema ; ......e' una persona molto equilibrata, intelligente,
colta, divora un libro dopo l' altro.
Una
cosa che si e' sempre chiesto e' che cosa ci fa con una rock 'n roll
band (tengo a precisare che Jon e' un ottimo musicista, ha un portamento
musicale notevole, ma lui si sente piu' classico, evidentemente il destino
ha voluto cosi'.......
Anche
di Steve ha parlato molto bene ( d' altro canto non poteva )......
-.........
L' entrata di Steve, chitarrista piu' giovane di tutti noi Purple, non
poteva che fare bene alle nostre composizioni ; una vera e propia svolta
alla band. Il suo motto e' vivere di musica....lo fa costantemente tutti
i giorni, non ne puo' fare a meno....e' la sua vita;
il suo
unico hobby ( tempo permettendo) e' quello di pilotare il suo piccolo aereo
che tiene all' aereoporto vicino casa.
Veramente
una persona disponibilissima questo Ian Paice !!!
Finito
il seminario scopro con tutta sorpresa che Ian vuole fare il soundcheck
con noi perche' tutto fili liscio e una volta presentati e sistemati, mi
guarda chiedendo di provare Demon's eye perche' francamente non se la ricordava......
Attacco
le prime note della canzone, mi ferma e mi chiede - Qual' e' il battere
e il levare ?
.....
Ok Ian mo' ti spiego.
E' stata
un emozione fortissima, quando ha cominciato a suonare; Io, al suo fianco,
praticamente attaccati l' uno con l' altro, non mi sembrava vero, solo
immaginandomelo mentre lo ascoltavo in cuffia prima di dormire lo vedevo
cosi', io al posto del vecchio Jon......
IL CONCERTO:
...non
so'...sembrava quasi che fossi fuori luogo....che cosa ci facevo
con IAN PAICE, ah si.....lui e' l' ospite.....e tutta questa gente che
canta e acclama ?
.......
ah si, e' qui' per Ian Paice.....non importa, con lui c' ero anch' io,
molto piu' vicino di quanto mai avessi immaginato, vicino al mito con cui
ho rotto le scatole a tutti i batteristi che han suonato con me !!!!
Finito
il concerto, siamo andati a mangiare in un ristorante che per noi ( accordatoci
in primo momento ) ha gentilmente tenuto aperto, e alla fine abbiamo scattato
alcune foto; Scherzando mi chiamava Gian Lord. Poi io, Max e sua moglie
l' abbiamo accompagnato in HOTEL salutandoci con una bella stretta di mano...........
.........Ecco
tutto qua, il mio racconto e' finito !
GIANLUCA
TAVAGLINI |