Updated 3 sept. 2001 |
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![]() Per gli amanti delle cipree, non mancano neppure le grandi rarità, prima fra tutte una delle più ricche ed interessanti popolazioni di Lyncina broderipii (Sowerby 1832). Ma sicuramente molto ancora si nasconde lungo le coste e tra le isolette del Corno d'Africa. La situazione politica, sociale e militare della Somalia non facilitano certo (o forse per fortuna) lo sviluppo di un mercato organizzato, come quello ad esempio di recente sviluppatosi in Madagascar. Poche e scarne di informazioni sono quindi a tutt'oggi le fonti di approvvigionamento. Uno dei nuovi luoghi di raccolta sembra essere rappresentato da un gruppo di isolette denominate Isole Bajuni (ma persino la grafia è incerta). Il materiale che ho avuto l'opportunità di acquisire è tutto di grande interesse per la qualità, sempre eccezionale, degli esemplari. Di recente, in particolare, ho potuto visionare dall'amico Bruno Briano due esemplari, entrambi nello stesso lotto proveniente dalle Isole Bajuni , di grande fascino ma di dubbia attribuzione. Comincio con il presentarli (vedi Pic. 1): - A misura 18,5 mm, ora è nella mia collezione. Indubbiamente, per forma, callosità, maculazioni marginali e colore della base si avvicina ad Erronea coloba (Melvill 1888). Qualche dubbio è sollevato dalla presenza di una leggera banda dorsale (appena percettibile in Pic. 1 ma molto più evidente in Pic. 2). - B misura 17,4 mm, attualmente è nella collezione di B. Briano. In questo caso, forma, banda dorsale (ben visibile), colorazione della base e dentatura richiamano maggiormente Erronea chinensis, magari la rara sottospecie E. chinensis somaliana Lorenz 1989. Tuttavia, soprattutto nella vista dal vivo, i due esemplari, pur caratterizzati da diversa callosità e colore della base, appaiono ugualmente maturi e appartengono senza dubbio alla stessa specie. Ma quale? Erronea chinensis o Erronea coloba? |
![]() And the new findings clearly show the peculiarity of these waters, crossroads between Red Sea, Arabic Sea and Indian Ocean. Many the endemic species or forms found and belonging to many Families, including Cypraeidae. Among them I suold like to underline the extraordinary Chimeria incomparabilis Briano 1993. For cowry lovers, a consistent group of rarities comes from here, among them the most in great demand is for sure Lyncina broderipii (Sowerby 1832). But much more is probably
still undisclosed along the coast of Somalia. The political, social and
military situation in this area do not allow (maybe luckily) the growth
of an organized market, as recently happened in Madagascar, for example.
One of the few new
places of shell collecting seems to be a group of small islands named Bajuni
(but even the spelling is doubtful).
Nevertheless, most of all when seen alive, both the two specimens, even if different for grade of callosity and color of the base, appear well mature and belong without any doubt to the same species. But which one? Erronea chinensis or Erronea coloba? |
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![]() Io sono propenso per una attribuzione ad Erronea coloba. E se ciò fosse definitivamente confermato da nuovo materiale, costituirebbe un interessante allargamento dell'areale di questa bella e ricercata specie. Al punto, che non sarebbe forse azzardato attribuire il rango di sottospecie a questa popolazione isolata e distinta, assegnandole quindi un nuovo nome. A titolo assolutamente provvisorio e quindi senza pretese tassonomiche, propongo: (Il taxon africana è già stato utilizzato nella Fam. Cypraeidae ma mai nel Genere Erronea) A ciò si aggiunga che tracce di banda dorsale sono visibili anche in tutti gli esemplari dal dorso chiaro di E. coloba presenti nella mia collezione. |
![]() I'm inclined to classify them as specimens of Erronea coloba. If this hypothesis could be confirmed by new material, this should define a very interesting extension of the areale of this nice species. And probably it might even be reasonable to recognize this isolated and distinct population as a valid subspecies with a new name. Provisionally and therefore without any taxonomic value, I propose: .(The taxon africana was already used in Cypraeidae but never in the Genus Erronea) I can also add that traces of dorsal band are visible on most of the specimens of E. coloba with light colored dorsum available in my collection. |
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![]() Come, peraltro, non posso escludere che le provenienze non siano diverse da quelle dichiarate, data la scarsa verificabilità delle fonti informative, anche a giudizio dell'amico Briano. Questi pensieri mi hanno arrovellato la mente per alcune settimane fino a quando, dopo innumerevoli confronti con i molti esemplari delle due specie nella mia collezione, non sono arrivato a trovare quella che, almeno a mio modesto giudizio, potrebbe essere la chiave del dilemma: la fossula. Non solo la columella nei due esemplari A e B è completamente liscia e priva di pliche, ma la stessa fossula appare estremamente ridotta. Quest'ultimo carattere è stato sempre riscontrato nella decina di esemplari con diverse provenienze di E. coloba nella mia collezione. Sembra essere invece molto raramente presente in E. chinensis, la cui fossula è molto più ampia e sovente caratterizzata dalla presenza di denticoli interni (solo un paio di esemplari sui 50 nella mia collezione presentano una fossula scarsamente definita). Per completezza, si forniscono le immagini dell'esemplare A confrontato con: - due esemplare nani di E. coloba provenienti dal Gujarat, nel Nord-est dell'India, rispettivamente di 23.1 e 21.4 mm (Pic. 3). Come si può forse notare, l'esemplare di destra presenta, tra l'altro, tracce di banda dorsale. - Un esemplare di E. coloba di 25 mm proveniente dalla Thailandia (Pic. 4). Notevole, a mio avviso, la somiglianza nella forma generale delle due conchiglie e nella struttura delle dentature, soprattutto dal lato columellare. - Un esemplare dalla forma allungata di E. coloba di 27 mm proveniente dal Gujarat (Pic. 5), da confrontare anche con B. - Un esemplare dalla forma molto deltoide di E. chinensis variolaria di 26 mm proveniente dal Sud Africa (Pic. 6). - Due esemplari di E. chinensis somaliana?, rispettivamente di 24,3 e 30 mm proveniente dalla Somalia (ma di dubbia attribuzione alla sottospecie) (Pic. 7). |
![]() These thoughts troubled me for weeks. Then, after numberless confrontations with the many specimens of the two species belonging to my collection, I realized what, in my opinion, might prove to be the key to our dilemma: the fossula. In specimens A & B, not only is the columella completely smooth and theethless, but the fossula also appears to be extremely reduced. The latter characteristic was always observed in the dozen of specimens of E. coloba - of different origins - belonging to my coollection. This is rarely the case, instead, with E. chinensis. Here, the fossula is much wider and characterized by the presence of internal denticles (only a couple of specimens out of the 50 or so in my collection present a scarsely developed fossula). For the sake of completeness we provide the pictures of specimen A compared with: - two dwarf specimens of E. coloba coming from the Gujarat, in the North-est of India, sized respectively 23.1 and 21.4 mm (Pic. 3). As everyone might easily verify, the right specimen has traces of dorsal band. - One specimen of E. coloba, sized 25mm, coming from Thailand (Pic. 4). Remarkable, in my opinion, the close resemblance between the general shape and the structure of denticles (most of all on the columellar side) of the two shells. - One elongated specimen of E. coloba, sized 27mm, again coming from Gujarat (Pic. 5) (to be compared with B, also). - One definitely deltoid shaped specimen of E. chinensis variolaria of 26 mm coming from South Africa (pic. 6). - Two specimens of E. chinensis somaliana?, sized respectively 24.3 and 30 mm coming from Somalia (but doubtfully assigned to the subspecies) (Pic. 7). |
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Picture 4 - Comparison with E. coloba, 25 mm, from Thailand
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Picture 5 - Comparison with E. coloba,
![]() Ben diversa la maculazione marginale negli esemplari A e B: di dimensioni relative ben maggiori, dai contorni meno netti e scarsamente estesa sulla base. Anche tale carattere ( così come la forma, la colorazione della base e le caratteristiche della fossula) sembra rientrare meglio nel tipo di E. coloba piuttosto che in quello di E. chinensis. Ad aggiungere interesse a questa segnalazione va rilevato che, in ogni caso, l'esemplare B dovrebbe costituire un nuovo record minimo di misura (se di E. coloba o di E. chinensis somaliana è cosa ancora da chiarirsi). Certamente una conclusione
più sicura potrebbe essere tratta solo dopo un attento esame comparativo
con esemplari certi di E. chinensis somaliana o, meglio ancora,
con il materiale usato nella descrizione originale di questo taxon.
Anche maggiori informazioni sulla popolazione delle Isole Bajuni potrebbe
essere di grande aiuto.
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![]() The marginal spots are very different in the case of specimens A and B, being of much larger size, less clearly defined and scarsely extending over the base. This feature also (besides others such as shape, base colouring and fossula characteristics) seems to belong more realistically to the E. coloba type, rather than to E. chinensis. An additional item of interest is the fact that, in any case, specimen B seems to break a new record as to minimal size (though it is not yet clear whether it be of E. coloba or of E. chinensis somaliana). For sure, a final conclusion
could be drawn only after a careful comparison with certain specimens of
E.
chinensis somaliana or, even better, with the original type material
used to name this subspecies. Also more detailed information about the
population of Bajuni Iss. should be of great interest.
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