20 November 2000
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![]() Finalmente ho trovato un po' di tempo per tornare a scorrere
le foto e, soprattutto, le cipree riportate dall'ultimo viaggio estivo
in India e alla Maldive. Malacologicamente parlando, nulla da dire sull'India:
stagione sbagliata, tanta pioggia, spiaggie e mare impraticabili, ma natura
e persone che, per fortuna, riescono ancora a sorprendere.
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![]() Fin dai primi giorni, l'istinto è stato quello
di perlustare il lato ad Est dell'isola, a diretto contatto con il reef
esterno dell'atollo di Faafu.
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La più bella delle "coppie" di M. histrio rinvenute a Filitheyo |
The best between
the "pairs" of M. histrio found at Filitheyo
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![]() Sorprendentemente poche le altre specie rinvenute vive
su questo lato dell'isola: un paio di esemplari di Lyncina carneola,
due Erronea listeri, alcune Erosaria moneta, tre Lyncina
lynx.
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![]() Nel frattempo, avevo iniziato le immersioni. Come già
anticipato, tranne che nei luoghi più riparati della barriera e
soprattutto nei piccoli anfratti , anche in profondità il corallo
duro è inesorabilmente morto. Miglior sorte sembra essere toccata
al corallo molle, ancora presente. Moltissime le Cypraea tigris
esposte o a spasso, sia di giorno che di notte a profondità comprese
tra i 16 e i 20 metri, nei numerosi punti di immersione dell'Atollo di
Faafu. Ho potuto fotografare oltre una dozzina di esemplari di questa comunissima
ma sempre affascinante specie. Di questi, ben 4 sono stati in realtà
trovati in pieno giorno, perlustrando con maschera e pinne la laguna antistante
la spiaggia a sud-ovest dell'isola di Filitheyo, in un paio di metri d'acqua.
Altri 2 sono stati trovati in immersione circa a metà del
muro che, sempre sul lato sud dell'isola, precipita rapidamente ad oltre
25m di profondità (interessante anche il rinvenimento nella stessa
zona di un esemplare vivo ma piuttosto piccolodi Murex palmarosae)
Le misure delle C. tigris si sono rivelate piuttosto costanti (tra
i 90 e i 97mm) mentre sono estremamente variabili le colorazioni e le maculazioni
del dorso (si vedano alcune delle immagini qui sotto riprodotte). Tre gli
esemplari con il dorso bianchissimo e la conchiglia pesante, piuttosto
ricercati dai collezionisti. Uno di questi è qui raffigurato con
l'animale parzialmente in estensione.
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![]() Per il resto, durante le immersioni ho potuto raccogliere, sempre a profondità variabili tra i 18 e i 24 metri:
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![]() Il lato sud-ovest dell'Isola di Filitheyo ha comunque
riservato poche altre sorprese. Tra tutte, la più interessante è
senza dubbio rappresentata da un esemplare vivo di Mauritia scurra.
La piccola taglia, di 35.8 mm., non è certamente di aiuto per una
corretta attribuzione subspecifica. A prima vista presenta infatti caratteri
intermedi tra la sottospecie nominale e la sottospecie M. scurra indica
(le
Maldive dovrebbero effettivamente essere ai confini degli areali delle
due sottospecie). I numerosi esemplari spiaggiati e subfossili rinvenuti
fanno tuttavia propendere per l'attribuzione dell'areale maldiviano alla
sottospecie nominale M. scurra scurra (se veda l'immagine a pag.2
per un confronto tra l'esemplare raccolto vivo ed alcuni subfossili trovati
sull'isola di Filitheyo).
Ma ciò che non era (più?) presente in acqua,
faceva capolino tra la sabbia della spiaggia! La spiaggia sul lato nord
dell'isola è stata infatti oggetto di grandi interventi umani durante
la costruzione del resort. La gran parte della sabbia appare riportata
e anche il breve tratto di mare antistante appare martoriato dal lavoro
delle ruspe e delle scavatrici. Tonnellate di corallo morto e di sabbia
corallina sono state frantumate, rigirate, spostate, accumulate per innalzare
di qualche (ma significativo) centimetro la spiaggia e poterla così
allargare per il piacere dei turisti....e dei collezionisti.
A pag. 2 una rassegna, ricca di immagini, degli esemplari subfossili raccolti. |
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