20 November 2000

PAG. 1


 
Filitheyo Island, Faafu Atoll - Maldives, Sept. 2000

Finalmente ho trovato un po' di tempo per tornare a scorrere le foto e, soprattutto, le cipree riportate dall'ultimo viaggio estivo in India e alla Maldive. Malacologicamente parlando, nulla da dire sull'India: stagione sbagliata, tanta pioggia, spiaggie e mare impraticabili, ma natura e persone che, per fortuna, riescono ancora a sorprendere.
La seconda parte del viaggio si è quindi caricata, fin dal primo minuto di arrivo a Filitheyo, di grandi speranze e di grandi attese.
Mi avevano detto che l'Atollo di Faafu era stato aperto al turismo solo da pochi mesi e che il resort che ci avrebbe ospitato era stato costruito rispettando al massimo l'ambiente, in particolare quello marino. Le migliori premesse per grandi immersioni, banchi corallini mozzafiato e forse....qualche interessante esemplare di ciprea, magari di B. stolida rufodentata, anche "fresh dead", perchè no!
E invece... complessivamente una grande delusione dal mare, dai coralli e perfino dai pesci di barriera, certamente non abbondanti come nei precedenti due viaggi alle Maldive. Ma la cosa peggiore è stata senza dubbio scoprire che da 3 anni, a causa del Nino, il corallo è tutto morto alle Maldive (e non solo), fin nei più sperduti e remoti angoli dell'arcipelago (inutile sottolineare che le agenzie turistiche si guardano bene dall'avvisare). Cercando con attenzione, qualche rara rifioritura di corallo vivo è possibile trovarla, soprattutto nelle zone più isolate, con più corrente e quindi meno frequentate dalle pinne dei turisti. Speranze per le generazioni future!
Ad ogni modo, la vacanza era comunque necessario cercare di spenderla nel migliore dei modi e allora...qualche immersione e soprattutto grandi camminate in lungo e in largo a perlustrare ogni cm di spiaggia con la bassa marea, in cerca di qualche cosa di interessante. E le sorprese (quelle positive, intendo) non sono mancate. La mappa dell'isola può essere un buon punto di riferimento per descrivere gli esemplari di ciprea rinvenuti e le caratteristiche precise dell'ambiente marino in cui si trovavano.

 

The Map of Filitheyo Island

Fin dai primi giorni, l'istinto è stato quello di perlustare il lato ad Est dell'isola, a diretto contatto con il reef esterno dell'atollo di Faafu.
La corrente sempre piuttosto forte e le onde impetuose dell'oceano che si infrangevano nel giro di pochi metri passando dai -30m a pochi centrimetri di profondità facevano infatti presagire un ambiente ossigenato e ricco di vita marina, ma insidioso da perlustrare con maschera e pinne. Finchè una bassa marea particolarmente forte e un mare più calmo del solito non hanno scoperto un ampio tratto di mare prospicente la stretta spiaggia. Ma soprattutto hanno reso accessibile in pochi centimetri di acqua un buon numero di ampi lastroni di corallo morto da sollevare. Armato di guanti e con l'aiuto prezioso della paziente moglie, in meno di un paio d'ore oltre 20 esemplari di Mauritia histrio erano finiti sotto osservazione o... nelle tasche dei pantaloncini. Generalmente di piccola taglia (misure variabili tra 42 e 52 mm), pochi (un paio) gli esemplari immaturi. Numerosi invece gli esemplari difettosi. Sia gli uni che gli altri sono stati ovviamente accuratamente riposti nella loro posizione originale, non senza rilevare alcune curiosità:

  • oltre la metà degli esemplari rinvenuti erano raggruppati a coppie sotto uno stesso riparo ma in nessun caso ho potuto rilevare la presenza di uova;
  • la maggioranza delle coppie erano composte da un esemplare più chiaro e da uno marcatamente più scuro (un segno di dimorfismo sessuale?).

 

La più bella delle "coppie"  di M. histrio rinvenute a Filitheyo
The best between the "pairs" of M. histrio found at Filitheyo

Sorprendentemente poche le altre specie rinvenute vive su questo lato dell'isola: un paio di esemplari di Lyncina carneola, due Erronea listeri, alcune Erosaria moneta, tre Lyncina lynx.
A fine vacanza, presa la necessaria confidenza con i luoghi, nei minuti immediante successivi il tetto di alta marea, con una corrente accettabile, ho potuto esplorare la zona alla destra della pass n° 7 (vedi cartina) con profondità comprese tra 2 e 4 metri. Un bell'esemplare di L. leviathan titan (dimensione di soli 53mm ma quasi gem) e numerosi di Lambis chiragra artritica dai colori assolutamente incredibili sono finiti sotto l'obiettivo della macchina digitale. Notevole, a mio avviso, l'immagine dell'animale in estensione della L. leviathan titan che sembra avvalorare la tesi della netta separazione da L. carneola, separazione confermata anche dal diverso habitat (interditale e molto più prossimo alla riva per L. carneola). Si notino infatti le lunghe e ramificate papille che, a quanto risulta (anche dalle mie poche osservazioni), non sarebbero mai presenti in L. carneola.

 

Lyncina leviathan titan collected alive off the estern beach of Filitheyo Island, Faafu Atoll - Maldives, Sept. 2000

Nel frattempo, avevo iniziato le immersioni. Come già anticipato, tranne che nei luoghi più riparati della barriera e soprattutto nei piccoli anfratti , anche in profondità il corallo duro è inesorabilmente morto. Miglior sorte sembra essere toccata al corallo molle, ancora presente. Moltissime le Cypraea tigris esposte o a spasso, sia di giorno che di notte a profondità comprese tra i 16 e i 20 metri, nei numerosi punti di immersione dell'Atollo di Faafu. Ho potuto fotografare oltre una dozzina di esemplari di questa comunissima ma sempre affascinante specie.  Di questi, ben 4 sono stati in realtà trovati in pieno giorno, perlustrando con maschera e pinne la laguna antistante la spiaggia a sud-ovest dell'isola di Filitheyo, in un paio di metri d'acqua. Altri 2 sono stati trovati in immersione circa a metà del  muro che, sempre sul lato sud dell'isola, precipita rapidamente ad oltre 25m di profondità (interessante anche il rinvenimento nella stessa zona di un esemplare vivo ma piuttosto piccolodi Murex palmarosae) Le misure delle C. tigris si sono rivelate piuttosto costanti (tra i 90 e i 97mm) mentre sono estremamente variabili le colorazioni e le maculazioni del dorso (si vedano alcune delle immagini qui sotto riprodotte). Tre gli esemplari con il dorso bianchissimo e la conchiglia pesante, piuttosto ricercati dai collezionisti. Uno di questi è qui raffigurato con l'animale parzialmente in estensione.
Praticamente tutti gli esemplari si presentavano con profondi graffi sul dorso e sono quindi tornati (tutti ... tranne uno) a rinfoltire la popolazione di Filitheyo.

 

Cypraea tigris collected alive from the lagoon in front of the south-west beach of Filitheyo Island or diving from -12/-20m deep.
Faafu Atoll - Maldives, Sept. 2000

Per il resto, durante le immersioni ho potuto raccogliere, sempre a profondità variabili tra i 18 e i 24 metri:

  • un buon numero di Cribrarula cribraria, tutte rinvenute alla base di piccole grotte, morte ma in perfette condizioni e di misure variabili tra 15 e 24 mm. (appartengono senza dubbio alla sottospecie nominale C. cribraria cribraria);
  • un paio di L. leviathan titan e di L. argus contrastriata;
  • sorprendentemente, alcune L. lynx, talora esposte e in tutto simili a quelle che si rinvengono in acque basse;
  • e, soprattutto, 3 esemplari di Leporicypraea mappa. La  dentatura rosso vivo e la mancanza della macchia basale consentono di ascriverli inequivocabilmente alla sottospecie L. mappa geographica. Erano tutti esemplari morti già da qualche tempo vista la presenza delle prime incrostazioni calcareee che è stato possibile asportare con una leggera spazzolatura. Un po' della lucentezza originaria è comunque ancora presente (soprattutto nell'esemplare di minor taglia) mentre l'esemplare di maggiori dimensioni ha un interessante dorso parzialmente privo del caratteristico disegno. Solo uno degli esemplari è decisamente maturo a testimoniare forse una certa difficoltà di ambientamento di L. mappa alle acque Maldiviane. Per quanto di mia conoscenza, infatti, questa specie è sempre stata considerata piuttosto rara alle Maldive.

 

Dead collected diving at  -20/22m., Faafu Atoll - Maldives, Sept. 2000

Il lato sud-ovest dell'Isola di Filitheyo ha comunque riservato poche altre sorprese. Tra tutte, la più interessante è senza dubbio rappresentata da un esemplare vivo di Mauritia scurra. La piccola taglia, di 35.8 mm., non è certamente di aiuto per una corretta attribuzione subspecifica. A prima vista presenta infatti caratteri intermedi tra la sottospecie nominale e la sottospecie M. scurra indica (le Maldive dovrebbero effettivamente essere ai confini degli areali delle due sottospecie). I numerosi esemplari spiaggiati e subfossili rinvenuti fanno tuttavia propendere per l'attribuzione dell'areale maldiviano alla sottospecie nominale M. scurra scurra (se veda l'immagine a pag.2 per un confronto tra l'esemplare raccolto vivo ed alcuni subfossili trovati sull'isola di Filitheyo).
Complessivamente deludente il lato nord.
Malgrado le molte ore spese a perlustrare ogni più piccola lastra di corallo morto, è stato possibile rinvenire solo un certo numero di Erosaria moneta ed Erosaria annulus (piccole ma molto deltoidi e callose), una Erosaria erosa ed un paio di Luria isabella.

Ma ciò che non era (più?) presente in acqua, faceva capolino tra la sabbia della spiaggia! La spiaggia sul lato nord dell'isola è stata infatti oggetto di grandi interventi umani durante la costruzione del resort. La gran parte della sabbia appare riportata e anche il breve tratto di mare antistante appare martoriato dal lavoro delle ruspe e delle scavatrici. Tonnellate di corallo morto e di sabbia corallina sono state frantumate, rigirate, spostate, accumulate per innalzare di qualche (ma significativo) centimetro la spiaggia e poterla così allargare per il piacere dei turisti....e dei collezionisti.
E' semplicemente indescrivibile il numero di esemplari morti e soprattutto di stupendi esemplari subfossili che è stato possibile rinvenire in pochi giorni, lungo un centinaio di metri di spiaggia. Per lo più si trattava di cipree ma non mancavano coni (i più entusiasmanti per colorazione) terebre, strombus, ecc..
Ho personalmente accumulato diverse centinaia di esemplari nel tratto di spiaggia antistante il nostro bungalow...ma, ahimè, una dura selezione si è resa necessaria. Inutile negare il timore di incontrare problemi in dogana al momento di ripartire per l'Italia. Anche perchè i maldiviani hanno più volte dimostrato di non essere teneri con i turisti! Non vi dico il disappunto quando, gironzolando per Malè in attesa dell'imbarco, ho scoperto che una M. histrio subfossile (molto bella ad onor del vero) non solo era tranquillamente acquistabile in un negozio per turisti (insieme a centinaia di altre conchiglie filippine!) ma che il suo prezzo (speciale per me, ovviamente) era di ben 100 $ (americani, naturalmente).

A pag. 2 una rassegna, ricca di immagini, degli esemplari subfossili raccolti.

 

Continue to Pag 2
 


© Francesco Zavattaro, 2000. All images by Francesco Zavattaro if not differently stated. Use of the images outside this site not allowed.


 Back to the page 

E-Mail address