17 November 2000

Leporicypraea mappa Linneus, 1758 è senza dubbio una delle specie maggiormente ricercate dai collezionisti di tutto il mondo. Generalmente abbastanza comune, la grande bellezza e varietà del disegno e dei colori hanno sicuramente indotto anche i più convinti "lumperisti" a non accontentarsi di un solo esemplare da esporre nella propria collezione. Non poteva quindi sottrarsi anche questa specie alla proliferazione di nomi e di tentativi di fare ordine nella sua complessa tassonomia, al fine di giungere ad una soddisfaciente articolazione in sottospecie e forme di chiara e sicura identificazione. E' mio personale convincimento che in questo, più che in molti altri casi analoghi, si sia molto vicini ad una sistematizzazione soddisfaciente sia sul piano scientifico che sul piano più strettamente collezionistico (almeno per il significato che il termine soddisfaciente può avere in materia di evoluzione e articolazione filogenetica di una specie). La recente revisione di Lorenz, pubblicata nella seconda edizione della "Guida", certamente fornisce una chiave di lettura della distribuzione della specie nel suo immenso areale, rispondente alle esigenze anche del più sofisticato ed evoluto appassionato di sottospecie, varietà e forme.
5 sottospecie e almeno 3 varietà importanti costituiscono senza dubbio un articolato schema di classificazione.
Non mancano tuttavia alcuni dubbi e perplessità, su cui conto di dare un mio personale e modesto contributo più avanti.

Ritengo infatti che per molti collezionisti attualmente il problema principale sia quello di avere una chiave di identificazione dei propri esemplari che li aiuti a districarsi in descrizioni che, ad onor del vero, non sempre sono di reale aiuto.
Essendo anch'io attratto da questa specie, ho negli anni raccolto o acquistato un centinaio di esemplari di tutte le provenienze. La necessità di riclassificare questo materiale (e quello talora fattomi visionare da amici collezionisti) mi ha recentemente indotto a costruirmi una chiave efficace, in grado soprattutto di fornirmi un valido aiuto nell'attribuzione alla popolazione di appartenenza degli esemplari "ambigui", risolvendo di conseguenza anche la loro corretta collocazione tassonomica.

La Tavola che segue, e che funge da schema per la classificazione, è costruita in modo da poter essere letta sulle due dimensioni:

  • in verticale è possibile leggere le caratteristiche di ciascuna delle 5 popolazioni a cui, secondo Lorenz, è possibile ed opportuno attribuire il rango di sottospecie;
  • in orizzontale è possibile verificare a quale sottospecie possa essere attribuita una data caratteristica riscontrata in uno specifico esemplare.
A titolo esemplificativo, leggendo in orizzontale, la tabella ci informa che la totale assenza della macchia al centro della base (basal blotch: absent) è un carattere sempre presente, e quindi distintivo, solo in due sottospecie (m. geographica e m. rewa) mentre è talora riscontrabile negli ambìti esemplari con colorazione rossastra della sottospecie nominale mappa mappa. Conseguentemente, il rinvenimento di questo carattere riduce di molto i dubbi e le difficoltà di classificazione dell'esemplare. Nell'esempio proposto, sarà sufficiente verificare la maculazione dei margini (il carattere che più differenzia m. geographica da m. rewa) per giungere ad una attribuzione ragionevolmente certa (da validare definitivamente con una ricognizione anche di tutti gli altri caratteri minori letti in verticale).

In blu sono indicati i caratteri distintivi maggiormente caratterizzanti una o al massimo due popolazioni. La loro chiara identificazione in uno specifico esemplare consente quasi sempre di giungere ad una corretta e non ambigua classificazione.
Lo sfondo verde identifica approssimativamente l'areale dell'Oceano Indiano mentre quello porpora l'areale dell'Oceano Pacifico.

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Table Key to the identification of variants in L. mappa complex

mappa rosea
mappa geographica
mappa mappa
mappa viridis(*)
mappa rewa
Teeth:
orange-red
Mostly deep orange or scarlet teeth
Always deep orange or scarlet
teeth
Teeth:
pale yellow
Usually straw-yellow 
teeth
Sometimes
pale yellow teeth are present
Teeth:  brown-yellow or orange-yellow
Sometimes orange-yellow teeth
Outside the P.I. teeth could be a little darker
(in Guam area, for example)
Mostly orange-yellow or brown-yellow teeth
Always orange-yellow or brown-yellow teeth
Internal teeth: pale coloured
Usually internal teeth are pale coloured
 
Always pale coloured internal teeth
Always pale internal teeth (sometimes brownish)
Internal teeth: dark coloured (dark brown or black)
Rarely internal teeth have brownish stainings
Always blackish internal teeth
Always dark brown or blackish internal teeth
Basal blotch: absent
Basal blotch always absent
Sometimes the basal blotch is not visible in specimens with reddish overcast
(f. panerythra)
Basal blotch always absent
Basal blotch:
light and/or confused
Basal blotch always present. Usually base and margins  have a purple shade
Basal blotch always present. However, it could be very light
Basal blotch:
very strong
Often the basal blotch is quite strong
Basal blotch always well visible
Marginal spots:
quite small but well defined and numerous
Usually small but well defined and numerous
marginal spots
Usually, small but well defined and quite numerous marginal spots
Marginal spots:
quite large, well defined and spaced
 
Always quite large, well defined and spaced marginal spots
Marginal spots:
confused, indistinct, crowded
Sometimes marginal spots are small and crowded
Usually indistinct and confused marginal spots. Could be crowded.
Sometimes marginal spots are hardly visible in overcasted specimens
(f. montrouzieri and others)
Always crowded and confused marginal spots
Shape:
cylindrical
Shape always cylindrical
(Sometimes
slightly oval)
Shape:
elongated-oval
 
Shape always elongated-oval
Shape: NOT elongate oval
or cylindrical
Shape variable. Usually deltoid and/or globose-pyriform.
Shape
very variable but usually globose
 
Shape mostly globose-pyriform
Posterior margins:
pitted
Frequently posterior margins present various degree of pitting
Sometimes, outsides the P.I., margins can be pitted
(in Guam area, for example)
Posterior margins always pitted
Posterior margins:
NOT pitted
Usually (but not always) smooth margins
Rarely margins are completely smooth
Usually (but not always) smooth margins
Always smooth margins
Distribution
South-Est Africa, Madagascar, Mascaren Iss.
South Red Sea,
Indian Ocean,
Java and Sumatra Region,
North West Australia
Est Malaysian Peninsula to W. Pacific (to Japan, Queensland and Micronesia)
Melanesian Region (mostly N. Caled.) and Polynesia (mostly French Polynesia)
Western Polynesia (Fiji-Tonga Region)
(*) The use of the taxon mappa viridis for both the melanesian and the polinesian populations is here questioned.
 
 

Una rassegna iconografica della specie, ricca di numerosi esemplari, è pubblicata da Lorenz. Attualmente risultano disponibili (usa il tasto sinistro del mouse per aprire in una nuova finestra):

A detailed iconographic review of the species is given by Lorenz.
At the moment are available (use the left botton of your mouse to open in a new window):

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