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![]() - C. lefaiti Martin & Poppe 1989 - C. taitae Burgess 1993 - C. pelliserpentis Lorenz 1999 - e numerose presunte sottospecie e varietà. Non è mia intenzione entrare in un così complesso mondo. Certamente molti contributi sono stati di recente pubblicati su questo Genere tanto amato anche dai collezionisti per l'indiscutibile fascino delle specie che vi appartengono, tutte caratterizzate dal dorso finemente maculato che contrasta con la base talora bianchissima. Una sintesi aggiornata è oggi disponibile nella nuova edizione dell'ormai famosissima guida di Lorenz ma molto continuerà ad essere scritto e pubblicato in futuro. Il sito di Lorenz costituisce al momento la migliore risorsa della rete per seguire gli sviluppi degli studi e degli approfondimenti sul Genere Cribrarula, da sempre al centro degli interessi di questo studioso di cose malacologiche. Ma tra le tante specie, è proprio la più antica (tassonomicamente parlando) a riservarci le sorprese forse più interessanti. Certamente, Cribrarula cribraria Linneo 1758 è una specie fortemente variabile nel suo immenso areale che dall'Est Africa si protende fino al centro del Pacifico, dando vita ad una infinità di varietà e forme, talora difficili da riconoscere ma sempre molto attraenti e ricercate. Tra tutte, la popolazione
che più mi ha da sempre affascinato è quella che si distribuisce
lungo le coste del West Australia e che non è forse azzardato estendere
anche al Mar di Timor e a parte delle Isole della Sonda.
Per lungo tempo a questa popolazione è stato attribuito il taxon C. fallax Smith 1881, oggi invece riconosciuto come il nome legittimo della specie prima nota come C. haddnightae Trenberth 1973; più di recente era stata quindi ribattezzata, come C. cribraria occidentalis da Raybaudi nel 1987, come sottospecie distinta dalla variante di profondità con le ocellazioni giallo/arancio e a cui è stata riservata la denominazione di C. cribraria exmouthensis Melvill 1888. Qui si accoglie la proposta ,avanzata da Lorenz, di riconoscere in
E proprio in quel lavoro veniva segnalata l'inesistenza di ritrovamenti di cribraria a Sud di Mandurah, fino alla grande Geograph Bay, e tuttavia venivano anche raffigurati alcuni esemplari dichiarati dragati e "trawled" in acque profonde, addirittura nella zona di Albany. Fin qui le cose note. Nel frattempo, dalla zona di Rottnest sono arrivati nelle nostre collezioni numerosi esemplari, talora spettacolari per dimensione e colore, della forma ormai a tutti nota come "rottnestensis", mentre continua a rimanere rarissima, ricercatissima e costosissima la varietà di profondità, scurissima, con gli ocelli di un colore marcatamente aranciato e il cui luogo principale di ritrovamento è molto più a nord, nella zona di Broome. Poco o nulla, almeno per quanto di mia conoscenza, si è invece detto di nuovo circa la presenza di cribraria nella zona a Sud di Mandurah. Ho qui il piacere di presentare 3 esemplari che mi sono stati proposti recentemente, tutti con provenienza "ex-pisce", ossia dallo stomaco dei "Queen Snapper" catturati nelle acque profonde (oltre i 50 metri di profondità) prospicienti le coste tra Bunbury ed Augusta. |
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![]() - A => mm. 28, l'esemplare forse meno maturo, anche se la dentatura appare forte e completa; - B => mm. 30, l'esemplare forse più interessante a fini di studio. Quest' esemplare è nel frattempo finito nella collezione dell'amico Massimo Cerutti, che ringrazio per la disponibilità fornita. - C => mm. 27, l'esemplare più calloso ed affascinante per la maculazione rada e nitida; Come gia detto, tutti sono pervenuti con cartellino indicante provenienze "ex-pisce" dalla zona tra Bunburry ed Augusta. Sono in ottime condizioni di conservazione. A mio avviso sono esemplari piuttosto significativi in quanto:
- D => 29.5 mm., molto calloso, piuttosto pesante e di colorazione chiara ma normale per la specie; - E => 35 mm., gigante estremamente globoso e dalla colorazione molto scura. |
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![]() - sono personalmente interessato a visionare, fotografare e descrivire, scambiare e persino acquistare (se le condizioni proposte lo renderanno possibile) tutti gli esemplari di questa specie, e di questa popolazione in particolare, che vorrete sottopormi, sia per studio sia da collezione; - sono ovviamente interessato a ricevere notizie, immagini e altri particolari sugli esemplari in vostro possesso che possano arricchire le mie conoscenze, con l'impegno a renderle disponibili per tutti attraverso la rete; - rinnovo l'invito, rivolto a chiunque ritenga di avere qualche cosa di utile da dire e/o documentare, ad utilizzare queste pagine e questo sito per contribuire in prima persona al dibattito su questa come su altre specie della famiglia Cypraeidae. |
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