Leggo sul "Corriere della Sera" di sabato 15 Novembre, vigilia di elezioni, che il buon Di Pietro durante il suo giro elettorale, per ben due volte e' stato vittima di un allarme "bomba".
Gia' a Roma prontamente Teleulivo, nome ormai riconosciuto semiufficialmente anche dalla Commissione di Vigilanza, il Corrierone e gli altri giornali del regime, avevano cercato di mettere in relazione uno stranissimo ordigno, che ancora non si capisce cosa diavolo fosse, con una minaccia destinata al duo D'Alema-Di Pietro.
Non vorremmo scherzare su certe cose, ma e' lo stesso turista belga che ha scoperto "l'ordigno" a dire che "secondo me e' uno scherzo". La sveglia, meccanica, non emetteva nemmeno il tipico ticchettio.
Qualche sinistro burlone aveva nell'occasione tirato in ballo anche la strategia della tensione ed i servizi deviati, dimenticando che ormai e' la Sinistra responsabile dei servizi e dell'ordine pubblico.
Comunque non e' di questo che vogliamo parlare, ci preme qui annotare il commento maschio di Di Pietro: "Non abbiamo avuto paura, siamo venuti lo stesso,....Non ce la faranno mai a farmi tacere".
Tacere? Ma caro senatore, qui non e' questione di metterla a tacere, perche' piu' zitto di cosi' si muore. Perche' non comincia invece a dire qualcosa, qualcosa d'intelligente per esempio, qualcosa di suo per intenderci?
Perche' stia attento: per quanto i giornalisti di regime siano stati
ben istruiti, prima o poi, magari per sbaglio, qualche domanda gliela
faranno pure.
Fiduciosi rimaniamo in attesa di conoscere il di Lei
Pensiero.
P.S. Per non passare per i soliti faziosi, diremo che anche all'Economist (15 novembre) farebbe piacere conoscere il Di Pietro Pensiero...