«Il diritto di voto degli italiani all'estero? È sacrosanto. Ma attenti agli strumentalizzatori».

Daniela Preziosi intervista

Mario Brunetti (deputato Prc)

Liberazione 30 novembre 1997

«Il diritto di voto degli italiani all'estero? E' sacrosanto». Mario Brunetti, deputato del Prc, spiega che Rifondazione «si è battuta e si batterà» perché queste riforme vadano a buon fine. «Certo, il guaio è che finora questi argomenti, e in parte anche gli organismi come il Cgie (vedi scheda, ndr), sono stati quasi dei terminali di An, con la presenza ingombrante di Mirko Tremaglia e delle sue iniziative che quasi sempre non avevano niente a che fare con le esigenze degli emigrati.

Oggi, invece, con le proposte di riforma, questi organismi potranno più concretamente collegarsi alla vita reale degli italiani all'estero». «Il primo punto è che le elezioni dei Comites (vedi ancora scheda, ndr) siano veramente democratiche. A volte, intorno ai consolati, è facile che circolino personaggi "maneggioni", che hanno soldi e possono farsi eleggere. Questo vale anche per il voto al parlamento italiano. Non si può assolutamente pensare al voto per corrispondenza, troppo esposto al pericolo dei brogli. Nelle ultime elezioni dei Comites ci sono arrivate segnalazioni di brogli dalla Germania, dall'Argentina...

Bisogna votare nei consolati, una volta che sia stato fatto un censimento preciso degli aventi diritto. Bisogna garantire, per ogni tipo di votazione, trasparenza e informazione». «Bisogna individuare gli aventi diritto: gli italiani fuor dall'Italia sono milioni e milioni. Tremaglia dice che gli aventi diritto di voto sono 5 milioni. Ma come fa a saperlo? Su cosa fa i conti?» «E poi chi eleggere? Non è possibile che al parlamento vada un "rappresentante" di categoria, sarebbe incostituzionale. Noi proponiamo che vengano candidati nelle liste nazionali, come gli altri candidati».

«Ma non si tratta solamente del diritto di voto. Gli emigrati lo ripetono spesso, le emigrate ancora di più. Si tratta anche di garantire i lavoratori e le lavoratrici. Le donne, nella stragrande maggioranza dei casi, oggi vivono una situazione drammatica: rischiano di essere tagliate fuori dal mercato dei paesi ospiti, perché magari troppo anziane, e tagliate fuori anche dalle pensioni sociali italiani perché non hanno mai acceso un rapporto di lavoro in Italia, da dove sono partite bambine, oppure mogli casalinghe».

«Il colpo di grazia, noi di Rifondazione non smetteremo mai di dirlo, lo diede proprio l'attuale ministro degli Esteri Dini, con la sua controriforma del sistema pensionistico. Me lo ricordo bene il '95, anche su questo facemmo battaglia in parlamento».

Ma i problemi non sono finiti: «Ci sono moltissime scuole italiane lasciate nell'abbandono totale, che sopravvivono solo grazie ai volontari. E non parliamo degli istituti di cultura. Il fatto è che in troppi si sono dimenticati degli italiani e delle italiane che sono partiti. E in troppi se ne ricordano solo per motivi strumentali. In mezzo ci sono quelli che vogliono fare proposte serie. Per fortuna mi sembra che adesso le cose si stiano pian piano mettendo per il meglio».

Le sigle/Scheda

Il Consiglio Generale degli italiani all'estero (Cgie) è la rappresentanza di tutti gli emigrati con cittadinanza italiana. Si occupa di mantenere i rapporti istituzionali e culturali con l'Italia e dell'integrazione dei cittadini nei paesi ospitanti. E' composto per il 65 per cento dei rappresentanti dei cittadini e per il restante 35 dai rappresentati dei partiti e del ministero degli Esteri. Una proposta di modifica vuole sostituire la presenza dei partiti con quella delle associazioni significative (sindacati etc). Un'altra proposta mira a far diventare obbligatorio e vincolante il parere del Cgie sui provvedimenti a favore degli italiani all'estero.

I Comites (Comitati degli Italiani all'estero) sono organismi elettivi delle comunità di almeno tremila italiani. Le elezioni si svolgono in base alle presentazione delle candidature nelle liste.

Il Comitato interministeriale per l'immigrazione coordina gli interventi per gli italiani all'estero.