Europa, lalternativa possibile Anubi D'Avossa Lussurgiu intervista a: Ramon Mantovani (responsabile Esteri del Prc) |
Liberazione 11 dicembre 1997
II segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, sarà, domani e domenica, a Barcellona e a Parigi . Perché? Per rilanciare la dimensione europea della battaglia per l'orario ridotto. E lo farà in giorni segnati dalla decisione del governo francese di Lionel Jospin di varare le 35 ore per legge, alla vigilia di una fase importante di discussione in Italia sulla stessa questione. A parlare di questa nuova azione del Prc oltre frontiera, è il responsabile internazionale, Ramon Mantovani.
«E' chiaro - osserva - che quando sarà varata la legge italiana sulla riduzione dell'orario di lavoro, si porrà il problema di come estendere a tutta l'Europa questo obiettivo. Già nell'ultimo congresso di Izquierda unida il rieletto coordinatore generale, Julio Anguita, ha lanciato come centrale la battaglia per le 35 ore, sfidando sindacati e socialisti. In febbraio, a Milano, noi terremo un convegno e un meeting internazionale con la partecipazione di diversi partiti della sinistra antagonista europea».
Nella capitale catalana, Bertinotti parlerà anche delle prospettive della sinistra antagonista europea.
A Barcellona, due importanti riviste della sinistra spagnola hanno invitato Fausto Bertinotti a tenere una conferenza esattamente su queste questioni. In Spagna, infatti, si è acceso un interessante dibattito sullesperienza di Rifondazione comunista e, segnatamente, sul nostro rapporto con il governo Prodi. I socialisti e i fuoriusciti da Izquierda unida (Pdni, partito democratico della nuova sinistra, e IC, Iniciativa per Catalunya) indicano strumentalmente la nostra esperienza ad esempio, in polemica con Anguita che non sarebbe capace, a loro avviso, di un rapporto costruttivo a sinistra. E per questo importante che sia chiara la vera natura della nostra relazione con l'Ulivo, che è tutto tranne che una semplice questione di schieramento politico, in una logica tradizionale di azione istituzionale.
Lappuntamento parigino di domenica riunisce il segretario di Rifondazione comunista e quello del Pcf, Hue. Qual è lo stato dell'iniziativa comune fra i due partiti?
A Parigi realizzeremo un ulteriore arricchimento del nostro rapporto con il Pcf, che negli ultimi anni, soprattutto dopo il meeting nella capitale francese di un anno e mezzo or sono, è diventato molto intenso ed ha verificato una amplissima convergenza sullanalisi dellEuropa e sulle proposte politiche.
Intanto, i due partiti sono coinvolti in una sorta di fronte sovranazionale per le 35 ore.
Come la decisione di Jospin è stata, nei fatti, decisiva per il raggiungimento dellaccordo fra noi e Prodi, cosi la legge in Italia impedisce un isolamento della Francia governata dalle sinistre, e determina un nuovo clima in Europa. Questo mutamento di scena già influenza il dibattito interno alla socialdemocrazia tedesca e, speriamo, può contribuire ad un ulteriore estensione dellesperienza di governi che si sottraggono alle politiche neoliberiste e mettono in discussione - nei fatti limpianto di Maastricht. Insomma, un ampliamento di quel piccolo varco aperto nel "patto di stabilità" da Lionel Jospin al vertice dei capi di governo dei Quindici ad Amsterdam.
Ad Amsterdam, alla vigilia di quel vertice, arrivarono le "marce" cui diede il suo apporto anche il Prc. E a Lussemburgo, per la prima volta, il sindacato europeo ha rilanciato l'orario ridotto. Le lotte sociali hanno avuto un certo peso in quel mutamento d'orizzonte...
In effetti è così. Non a caso noi abbiamo sempre insistito, anche negli incontri fra i partiti, sulla necessità di sviluppare un movimento di massa su scala continentale. Senza le manifestazioni di Amsterdam, a conclusione della marce europee contro disoccupazione, precarietà ed esclusione, e del Lussemburgo, dove era in campo la stessa Confederazione europea dei sindacati, le iniziative politiche nei parlamenti e nell'azione dei governi francese ed italiano non avrebbero speranza di riuscita. Il nostro partito si è contraddistinto per la capacità di interlocuzione diretta con le realtà di lotta e di movimento che hanno animato quelle scadenze, fino ad impegnare le sue forze nel sostegno alla costruzione di sedi di coordinamento a livello europeo.
Questa azione della sinistra antagonista non rischia di essere confinata in una dimensione soprattutto mediterranea?
Anche nellEuropa del Nord, che come è noto esprime partiti della sinistra antagonista contrari alla costruzione europea, c'è un grande interesse per i contenuti sociali e per il valore politico ad essi connesso della battaglia che n! Sud del continente stiamo conducendo. E' indicativo che il Partito della Sinistra svedese abbia rivolto un invito speciale al Prc per il proprio congresso, che si terrà fra un mese. E a quell'appuntamento andrà una delegazione guidata dallo stesso segretario di Rifondazione.