Protagonisti! Fausto Bertinotti |
Liberazione 15 ottobre 1997
Siamo stati, noi di Rifondazione comunista, protagonisti di una grande, dura, difficilissima lotta politica. Ce l'abbiamo fatta.
Ancora una volta. Un altro passo avanti nella costruzione di una forza antagonista, ma avversa ad ogni forma di settarismo e di minoritarismo è stato compiuto con la rottura di ieri e con l'intesa di oggi. Al centro della nostra lotta abbiamo messo la richiesta di imprimere all'azione del governo un segno riformatore. Abbiamo ottenuto un risultato importante per il nostro popolo, per la sinistra, per noi.
Abbiamo potuto realizzare questa intesa perché abbiamo saputo prima andare fino in fondo, fino alla crisi del governo, per sostenere i nostri obiettivi, obiettivi assolutamente necessari per uscire dal continuiamo di una politica che non vede altro dal risanamento del bilancio, pure necessario. Abbiamo messo al centro della nostra lotta i temi fondamentali del paese, le grandi questioni sociali. Ora un passo avanti, con l'intesa tra il governo e il PRC, si è realizzato.
Un obiettivo strategico per una diversa società del lavoro, la riduzione dell'orario di lavoro, è entrata nell'azione di governo grazie alla nostra iniziativa. Una legge prevederà le 35 ore al 1° gennaio 2001. La Francia non è più sola.
Ci sarà, inoltre, uno spostamento nella finanziaria tale da ridurre i tagli alle spese sociali e aumentare quel che si prende dalla lotta all'elusione e all'evasione. E' ancora poco. Ma è un'indicazione positiva.
Sulle pensioni la tutela contro il prolungamento dell'età pensionabile ora prevista per gli operai si estende agli altri lavori della stessa gravosità. E' un principio che unisce. L'intesa col governo prevede un rafforzamento della maggioranza attraverso più impegnativi confronti e l'impegno a definire insieme, sugli atti di governo più significativi, per la durata di tutto il 1998, l'azione riformatrice del governo. Faremo la nostra parte.
Ma, fin d'ora, c'è la smentita nei fatti di tutte le accuse che ci sono state mosse in questi ultimi mesi. La campagna di diffamazione sistematica contro di noi proseguirà perché è la nuova forma che l'anticomunismo prende nella società capitalista massmediatica. Le forze dellestablishment non ci sopportano. Ma dovranno abituarsi alla nostra presenza. Nei confronti del governo, come nel Paese. Oggi vantiamo un risultato utile per tutti. Per tutte e tutti, domani, il 25 ottobre saremo in tanti a Roma, a proseguire la lotta, a dar voce alle speranze.