Cossutta negli Usa dalla Baraldini

Simonetta Cossu

Liberazione 28 novembre 1997

Armando Cossutta sarà negli Stati Uniti tra il 1° e il 7 dicembre. Una visita importante visti gli incontri che il presidente di Rifondazione comunista ha in programma: con Silvia Baraldini, la cittadina italiana detenuta da 14 anni in un carcere americano e di cui si chiede il trasferimento in Italia; con il Segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite Hennadi Udovenko. Previsti inoltre incontri con vari esponenti della sinistra americana: un forum con la redazione di "Monthly Review", la storica rivista della sinistra marxista Usa diretto da Paul Sweezy; con Noam Chomsky, Victor Navasly direttore di "The Nation", Ramsey Clark, ex-ministro della Giustizia dell'amministrazione Johnson e, infine, con Angela Davis. Insieme a Cossutta ci sarà Lucio Manisco, eurodeputato del Prc che ben conosce la realtà della repubblica stellata.

Il programma della visita è stato presentato ieri mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa in una sala di Montecitorio. Presente anche Elizabeth Fink, l'avvocato americano di Silvia Baraldini.

Il caso Baraldini, ha dichiarato Cossutta, non può più essere ignorato. Le campagne dell'opinione pubblica a sostegno della richiesta di trasferimento, le ormai numerose risoluzioni votate dal parlamento europeo, (l'ultima approvata a larga maggioranza la scorsa settimana), il consenso quasi unanime raccolto dalle mozioni presentate nel Parlamento italiano, sono - ha detto Cossutta - fatti che non possono più essere ignorati dall’amministrazione Usa e che il caso Baraldini «deve essere risolto». «La trattativa a livello di ministri di giustizia non basta - ha proseguito il presidente del Prc occorre "elevare" la trattativa a livello politico: Prodi ora deve parlare del caso direttamente con Clinton».

Cossutta ha poi riferito del suo incontro a questo riguardo avvenuto lo scorso lunedì, con Romano Prodi, con Veltroni e con il ministro di Grazia e Giustizia. «Abbiamo - ha detto Cossutta - sollevato il problema del suo rientro in Italia con grande serietà politica e abbiamo fatto presente che esiste una possibilità giuridica normale che consentono il suo trasferimento: l'applicazione della convenzione di Strasburgo sottoscritta da entrambi gli stati. Non esiste - ha concluso il presidente del Prc - nessuna motivazione oggettiva per cui questo venga rifiutato e la legge non applicata».

Ma la visita nella grande mela non si limiterà a portare la solidarietà del partito a Silvia e alla ricerca di ulteriori iniziative relative al caso. Cossutta e Manisco hanno infatti in programma importanti incontri alle Nazioni Unite dal momento che la visita coincide con la riunione dell'Assemblea Generale, in programma il 4 e 5 dicembre, quando si discuterà della riforma del Consiglio di sicurezza. Gli incontri, dei due esponenti del Prc, avranno non solo lo scopo di avviare una indagine conoscitiva ma serviranno anche per individuare direttive efficaci alle giuste rivendicazioni italiane di ricoprire un ruolo all'interno dell'organo esecutivo dell'Onu.

Nell'incontro con il segretario generale Annan, si parlerà soprattutto della crisi finanziaria che mette in forse la sopravvivenza stessa dell'Onu. Basti pensare che tra il dicembre '97 e il gennaio '98 si esauriranno i fondi destinati a molte missioni di pace in Medio Oriente, Africa e sud-est asiatico e che 7.800 dipendenti delle diverse sedi resteranno senza stipendio. Tra i responsabili di questa situazione le direttive del Congresso Usa e dell'amministrazione Clinton esplicitate nella riduzione unilaterale da 1,5 miliardi di dollari a 819 milioni della morosità dei contributi che Washington deve all'Onu. Quest'ultima cifra inoltre è stata recentemente sospesa perché il Congresso si oppone ai programmi del "Family Planning", quello che ha l'altro si occupa dei programmi per il controllo delle nascite.

Il segretario generale Kofi Annan ha proposto una riforma dell'organismo internazionale che prevede riduzione di spesa e di personale, una ristrutturazione degli organismi e dei servizi, ma anche il rilancio del ruolo dell'Onu, una iniziativa che andrebbe sostenuta con ogni mezzo non solo in Italia ma anche dall'Unione europea. «Nei suoi contatti all'Onu, ha dichiarato Manisco, Cossutta esplorerà quali potrebbero essere queste iniziative nonché esaminare con gli esponenti dell'Onu alcune possibilità alternative europee alle direttive seguite dagli Usa»