Bertinotti incontra il ministro messicano Green «Il Messico riprenda le trattative con l'Ezln» Paola Pittei |
Liberazione 2 agosto 1998
La signora Rosario Green, ministro degli Esteri del Messico, che nei giorni scorsi era in visita a Roma, dove ha incontrato il ministro degli Esteri Dini e il presidente del Consiglio Prodi, non si è lasciata scappare l'occasione per chiedere un incontro con il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti che l'anno scorso in Chiapas ha avuto un lungo colloquio con il subcomandante Marcos.
«E' stata la signora Green a chiedere un incontro con noi - conferma Ramon Mantovani responsabile Esteri del Prc che insieme a Fausto Bertinotti ha incontrato il ministro messicano - e noi abbiamo accolto questo invito per ribadire le nostre posizioni sia sul governo messicano, sia sul Chiapas».
Perché questa richiesta?
«Il vero motivo della richiesta del colloquio sta nella mancata approvazione da parte del parlamento italiano dell'accordo per il libero commercio fra l'Unione europea e il Messico, che il nostro partito ha bocciato in aula nel gennaio scorso. Questo è un tema che sta molto a cuore al governo Zedillo, ma su questo siamo stati molti chiari: il Prc si batterà contro la ratifica dell'accordo Ue finché il governo messicano non riprenderà le trattative di pace con l'Ezln».
Quali sono state le risposte del ministro sul Chiapas e sull'Ezln?
«La signora Green ha rappresentato in toto le posizioni del suo governo: una totale chiusura ad ogni nostra richiesta».
Un colloquio quindi caratterizzato da un forte contrasto.
«Sicuramente. Ma è stata un'occasione importante per ribadire la nostra incondizionata solidarietà con l'Ezln. Inoltre abbiamo ribadito che consideriamo il governo messicano responsabile sia della sospensione delle trattative, avendo tradito gli accordi di San Andres, sia della guerra di bassa intensità che si svolge in Chiapas. E a questo proposito abbiamo chiesto al governo messicano di riprendere le trattative e di tornare al rispetto di quegli accordi. Infine abbiamo chiesto che venga ritirata l'espulsione dei 130 italiani dal Messico, sottolineando che i quattro deputati che non sono stati espulsi erano ugualmente "responsabili" come gli altri delle azioni di pace svolte nel paese».