Bologna, 3 aprile 1998				               
Alla Presidente del Consiglio regionale

RISOLUZIONE
presentata dal consigliere Rocco Gerardo Giacomino e dalla consigliera Patrizia Cantoni

Premesso

- che il cittadino italiano Dino Frisullo il 21 marzo scorso si trovava a Dyarbakir (Turchia) 
per partecipare alle festività curde ‘Newroz’ e per manifestare in favore dei diritti 
fondamentali del popolo curdo;
- che, per questi motivi, egli è stato arrestato dalla polizia turca ed incriminato con l’accusa 
di ‘incitazione alla violenza’;
- che tale accusa non trova alcun fondamento nel comportamento tenuto da Dino Frisullo, 
comportamento che rientra nell’esercizio delle libertà fondamentali di riunione e di 
manifestazione del pensiero;
- che l’arbitrarietà del comportamento delle autorità turche è testimoniato anche dalle 
dichiarazioni di numerosi cittadini stranieri presenti alle celebrazioni del ‘Newroz’, tra i 
quali diversi parlamentari ed esponenti politici europei, che hanno espresso la propria 
deplorazione per la condotta delle forze dell’ordine turche, le quali, durante lo 
svolgimento delle suddette celebrazioni, hanno proceduto al fermo indiscriminato di 
parecchie persone, in molti casi dopo averle aggredite;
 
considerato
 
- che il governo italiano ha già compiuto delle azioni diplomatici per ottenere l’immediato 
rilascio di Dino Frisullo, basandosi anche sugli impegni presi dal governo turco con la 
firma delle convenzioni europee ed internazionali per il rispetto dei diritti dell’uomo;

appreso

- che il Parlamento europeo ha approvato all’unanimità, nella giornata di ieri (2 aprile 
1998), una risoluzione per l’immediata liberazione del cittadino italiano, che si trova 
tuttora imprigionato, in attesa del processo, in un carcere turco di massima sicurezza;    
       
IL CONSIGLIO REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA
chiede al Governo italiano ed al Ministro degli Esteri:

- di rafforzare l’impegno diplomatico presso le autorità turche per ottenere l’immediato 
rilascio di Dino Frisullo;
- di deplorare fermamente l’operato delle forze dell’ordine turche;
- di pretendere dal governo turco il rispetto dei diritti umani fondamentali - richiesto dalle 
convenzioni europee ed internazionali di cui la Turchia è firmataria - e, in particolar 
modo, di garantire il diritto di opinione e di libera manifestazione del pensiero, come 
condizione essenziale per l’approfondimento delle relazioni e dalla cooperazione fra 
l’Unione Europea e la Turchia.
		Rocco Gerardo Giacomino			Patrizia Cantoni

    Source: geocities.com/CapitolHill/6633

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