Ricavi di vendita (dei beni venduti nel periodo)
e costi di acquisto (dei beni acquistati in quel periodo)
non si possono confrontare:
perché non sono atti omogenei.
Dal pto di vista ragionieristico, il momento importante non è la stipula di un contratto ( come in diritto), ma la liquidazione della prestazione.
NB la bolla è stata sostituita dal DDT documento di trasporto (dove normalmente non figura il prezzo)
la bolla come il DDT non sono documenti contabilmente rilevanti.
E al momento della ricezione della fattura che il debito diventa liquido
PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA
si cfr valori omogenei
costi e ricavi devono essere attribuiti allo stesso periodo
.. ricavi e costi avvenuti nel periodo ¹ da ricavi e costi attribuibili a quel periodo
ci sono operazioni che iniziano in un periodo e che terminano in un altro o che iniziano e terminano nello stesso periodo.
Occorre quindi spezzare il continuum dellattività economica
il metodo è di rettificare i COSTI tenendo fermi i RICAVI
si considera un valore certo: i Ricavi.
Poi si trovano i costi che hanno generato i ricavi.
Ma non è facile perché non ci sono valori certi (un operazione che è iniziata e terminata nello stesso periodo, magari contribuisce ad altre operazioni)
materia accessoria = quella che viene aggiunta alla materia prima
materia di consumo = viene distrutta per il prodotto finale (es. carburante)
materie in corso di lavorazione = bene non ancora completato
semilavorati = idem, ma possono essere venduti in quello stadio.
Sono costi riferibili al venduto = costo del venduto. =
[costo dei fattori utilizzati] X [prodotto ottenuto]
GESTIONE ESTERNA |
GESTTIONE INTERNA |
RICAVI DI VENDITA |
CONSUMO DEI FATTORI |
COSTO DI ACQUISTO |
OTTENIMENTO DEL PRODOTTO |
se si confrontano ricavi di vendita e consumo dei fattori, si ottiene il computo economico costi e ricavi della produzione venduta
se si confrontano consumo dei fattori e ottenimento dei fattori, si ottiene il conto economico a costi e ricavi della produzione ottenuta
il risultato economico è dato da ricavi di vendita - costo di vendita
devo ricavare il costo di vendita
non potendo sapere qual è il consumo dei fattori per ogni prodotto si fa un RAGIONAMENTO DERIVATO:
si prende per ciascun fattore il VALORE DELLE GIACENZE ALLINIZIO E FINE DEL PERIODO (attraverso linventario)
da qui si calcola il CONSUMO per differenza
se si vendono vestiti.. il ragionamento fila, ma per i SARTI?
Potrei fare consumo della stoffa 10+5-8=7 ma ho anche la manodopera (i servizi non hanno rimanenze)
allora i vestiti non venduti fatti con quella manodopera????
le rimanenze iniziali sono consumi da attribuire al periodo in corso
le rimanenze finali sono consumi da attribuire al periodo successivo
abbiamo parlato di quantità .... ma il cartellino del prezzo non cè .. qual è il prezzo della stoffa per fare il vestito?
Per ricavare il prezzo di un prodotto esiste la contabilità dei costi
costi diretti = per i quali è misurabile il quantitativo del fattore della produzione utilizzato per il prodotto
(esempio: £ al metro quadro )costi indiretti = è impossibile o non economico fare la proporzione
(esempio: affitto del negozio)
però attraverso un processo di ripartizione si può attribuire al prodotto
ESEMPIO PRATICO DI CONTABILITA DEI COSTI
La fabbrica produce allinterno telai e forcelle.. mentre acquista dellestero materie prime, fa produrre su proprio disegno il manubrio .. verniciatura.. e decalcomanie ...
di ciascuno di questi elementi deve conoscere il prezzo
descrizione della merce | quantità | prezzo in US$ | importo complessivo in US$ |
cambio (bici a) | 400 |
100$ |
40,000.$ |
catene (M. bike) | 400 |
20$ |
8,000.$ |
cambi (bici da passeggio) | 400 |
10$ |
4,000.$ |
totale | 52,000.$ |
||
+ insurance and freight | 680$ |
||
totale dovuto al fornitore | 52,680$ |
+ spese di trasporto £.310.000
+ facchinaggio £.200.000
però arrivano soltanto 390 cambi
il cambio del dollaro è 1610
CALCOLO DEL COSTO DELLE MATERIE PRIME
descrizione |
cambio per bici da corsa |
catene per M. bike |
cambio per bici da passeggio |
TOTALE |
costo globale per acquisto: FOB |
40,000$ |
8,000$ |
4,000$ |
52,000$ |
controvalore in lire |
£.64.400.000 |
£12.880.000 |
£6.440.000 |
£83.720.000 |
oneri accessori ripartiti a seconda del valore della merce |
£.1.254.518 |
£.266.703 |
£.123.435 |
£.1.604.912 |
totale |
£ 65.634.548 |
£.13.126.909 |
£ 6.563.455 |
£. 85.324.912 |
n° pezzi ricevuti |
390 |
400 |
400 |
|
valore a pezzo |
168.294 |
32.816 |
16.409 |
+costi sospesi |
- costi desercizio |
+ costi di esercizio |
- costi sospesi |
produzioni interne capitalizzate |
|
macchine |
produzioni interne da capitalizzare (- costi o + ricavi) |
prodotti assegnati al titolare |
|
conto prelievo utili titolare (sx dello stato patrimoniale) |
prodotti assegnati al titolare |
energia elettrica (non cè obbligo e non si fa) |
|
consumi energia elettrica |
costruzioni in economia |
prodotti assegnati ai dipendenti |
|
retribuzione in natura (costi del personale) |
prodotti.... |
IL CAPITALE NETTO DI FUNZIONAMENTO
non ha un significato proprio, è solo un parametro per il calcolo del risultato economico di periodo.
Esiste un principio generale secondo cui:
qualsiasi elemento dellattivo ha un valore pari al valore di realizzo futuro, al netto dei costi da sostenere scontato alla data di valutazione (ad un tasso presunto di utile)
esistono molti modi per trovare il tasso: esempio: redditività media dellimpresa....
questo principio si scontra però con la difficoltà di stimare il valore realizzabile
.. è troppo complicato calcolare il valore.. si può fare solo se lazienda è in equilibrio... perciò viene VALUTATO AL COSTO!!!
Il COSTO di acquisto di un fattore è componente elementare .. loggetto di riferimento è fattore elementare il cui costo è composto da più elementi elementari.
Es. materie prime: costo di acquisto + componenti accessori allacquisto + costi di trasformazione + centro di costo (reparto o ripartizione aziendale)
il costo elementare è quello che riguarda un lotto ed è un valore originario globale e si trova alla voce "acquisti........"
MODALITA DI ATTRIBUZIONE DEI COSTI:
oggetti di riferimento
il fattore di produzione
il prodotto o il volume di produzione o mix di prodotti
ripartizione dellattività aziendale
geograficamente
fisicamente
contabilmente
differenza tra
(vale per ogni oggetto di riferimento)costi diretti
costi indiretti
classificazione tra
(sempre riferita ad un volume di produzione e un periodo di tempo)costi variabili (variano proporzionalmente al volume di produzione)
costi non variabili
il costo diretto è da non confondersi col DIRECT COSTING che è il costo primo variabile
tecnica del direct costing: costo primo variabile
ci si riferisce alla modalità di valutazione delle rimanenze o di altri storni di costi inerenti il calcolo del risultato di periodo.
VALUTARE LE RIMANENZE FINALI, ATTRIBUENDO AI PRODOTTI I SOLI COSTI VARIABILI
conseguenza: i costi fissi (non variabili) saranno costi che incideranno sul risultato di periodo indipendentemente dal volume di vendita.
Cioè se il magazzino è variato positivamente, rinvio più costi variabili, quelli fissi sono solo del periodo.
Costi di prodotto: quelli che vengono rinviati al futuro
costi di periodo : quelli che gravano sul periodo.
Questa è nella cultura nord americana
Il c.c. usa la classificazione dei costi diretti/indiretti
i costi variabili intermedi o regressi sono costi direttamente proporzionali alla produzione, ma non alle vendite
caricare questi costi sulle rimanenze finali NON E CORRETTO!.
CONSEGUENZA DELLUSO DEL COSTO PRIMO VARIABILE:
ricavi di vendita (5 unita a 10) = 50
costi fissi intermedi = 26
costi variabili intermedi = 24
costi mercantili amministrativi = 10
tot = 60
SI PRODUCONO 6 UNITA
( il costo variabile è di 24/6 = 4 ogni pezzo)
dobbiamo imputare al prodotto i costi variabili
50-4= -46 costo del venduto
sottraendo i costi amm. E mercantili (-10)
50-46-10 = -6
LE RIMANENZE FINALI = 4
INVECE NELLALTRO CASO SONO 8
nellanno successivo:
vendita=11 * 10lire = 110
costi fissi industriali 26
costi variabili industriali 40
costi mercantili e amm. 12
come si calcola il costo unitario del prodotto venduto?
Rimanenze finali =0
conto economico METODO DEL COSTO PRIMO VARIABILE
Ricavi di vendita 110
costo del venduto
Rim Iniziali 4
costi industriali 66
tot= 70
costi mercantili e amm 12
tot 82
TOT +28
conto economico metodo del COSTO PIENO INDUSTRIALE
ricavi di vendita 110
Rimanenze iniziali 8
Costi industriali 66
cma 12
tot 86
TOT +14
i costi diretti si assegnano alloggetto mediante misurazione
i costi indiretti invece.....
TECNICA DELLIMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI
(nb.. un costo può essere indiretto per un oggetto e diretto per un altro)
costi da ripartire/oggetto di riferimento * 100% = tot %
è uno strumento di calcolo.. attribuisce quote a vari oggetti.
a base unica (una sola chiave di ripartizione)
a base multipla
tutti i costi indiretti si imputano con una sola base di ripartizione.
Si vede quanti prodotto ci sono (scelta soggettiva) ..poi si fa la ripartizione
totale del costo / base di riferimento = coefficiente (£ per grammo)
per ridurre larbitrarietà si passa dalla base unica alla base multipla
dividere i costi indiretti in gruppi omogenei
per ciascun gruppo scegliere una base utilizzando alcuni principi
principio di causalità: la base è la cause diretta del sostenimento del costo
si instaura un rapportto di proporzione .. tanto è più alta la base, tanto più tale costo deve essere imputato es. energia elettrica (causa del consumo: durata del ciclo di lavorazione)principio delluso-beneficio : scelgo la base che sia rappresentativa del beneficio che traggo dal fattore
es. sorveglianza .. lo stesso indice di prima: la durata del ciclo di lavorazione della macchina sorvegliata, è in questo caso indice del beneficio.
PARTE MANCANTE: PRIMA ORA DEL GIORNO 21-10-96
....SEGUE
IL foglio di distribuzione costi per centri, serve per far vedere i flussi di informazioni che passano da un centro allaltro.
Esistono 3 categorie di centri:
principali
dove avviene la trasformazione del prodottoausiliari
forniscono i servizi ai principalicomuni
servono al funzionamento di tutta lazienda
CENTRO AUSILIARIO 1 |
|
CENTRO AUSILIARIO 2 |
|
CENTRO COMUNE |
|
CENTRO PRINCIPALE 1 |
|
CENTRO PRINCIPALE 2 |
|
COSTI RICAVI E RISULTATI RELATIVI ALLA RIPARTIZIONE AZIENDALE
i sistemi per ottenere tali risultati sono:
sistema unico (contiene i conti sia della coge che della coa )
sistema duplice (tiene separati i conti)
sistemi contabili (entrambi.. coge e coa tenuti con la partita doppia.. e si ha la quadratura)
sistemi non contabili ( la coge con partita doppia, la coa con sistema libero)
la coa riprende dalla coge tutti i costi e ricavi di esercizio
gli altri vengono trascurati; li elabora, li integra con dati propri, perviene a risultati parziali e restituisce informazioni alla coge evidenziando le differenze tra coge e coa attraverso dei conti. ..
sicuramente coge + coa + errore = 0 e questa è la QUADRATURA
La coan tende a separare gli elementi
pregi e difetti:
i risultati sono viziati di soggettività
obiettivo conoscitivo:
esite il conto ec. :
a costi ricavi e rimanenze
a costi e ricavi della produzione
a costi e ricavi della produzione venduta (è il risultato al quale vogliamo pervenire)
mette in relazione:
(+) ricavi di vendita
(-) costi del venduto
(-) costi industriali
(+) rimanenze iniziali
(-) rimanenze finali
-----------------------COSTO DEL VENDUTO (che è il risultato a cui vogliamo pervenire)
esistono vari sistemi :
il sys duplice contabile è il migliore però richiede strutture più complesse (con il computer non ci sono problemi)
i dati di partenza sono gli stessi della COGE ... avviene un travaso da goge a coa
nella coge si ha sempre una contropartita, ( acquisti a cassa (cassa = contropartita)) qui non esistono valori numerari finanziari (cassa) di contropartita...
perciò si usano conti di riferimento che servono soltanto per la ripresa dei conti dalla coge
. si prende il piano dei conti della COGE e si trascrive tutto nei c/riferimento
.. quando carico un costo dalla coge alla coa è come se togliessi costi dalla coge.
SONO CONTI A SPECCHIO
ES. COSTO DEL PERSONALE:
COGE COA
costo del personale |
|
10 |
|
7 |
|
stipendi c/rif |
|
10 |
|
7 |
|
In coge vengono rilevate operazioni di gestione
In coa invece:
la cont. Esterna è ripresa dalla COGE
quella interna (che viene trascurata dalla coge, es trasferimento di materie da reparti): alla fine della gestione si fa linventario (foto per vedere i livelli) per rilevare la contabilità interna
in coa, i consumi non vengono calcolati, vengono MISURATI
(devono esistere documenti che documentano le operazioni interne)
conto dellinventario permanente:
c/ elementare magazzino materie |
|
Giacenze iniziali (esiste in coge) |
Prelievi (NON esiste in coge) |
Acquisti (esiste in coge) |
in ogni momento si può vedere il saldo
Giacenze iniziali: sono costi=> in dare del c/mag. Materie... => devo metterlo in avere del c/riferiemnto
in coge: conto economico a rimanenze iniziali
rim.iniz è in avere!!!!! Perché anche il c/riferimento va in avere????????????????
Perché quella scrittura (c/ec a rim iniz) è un riassunto, in realtà avremmo dovuto scrivere
rimanenze iniziali(c/reddito) a rimanenze iniziali(c/patrimoniale)
cioè :
in coge:
¹ |
¹ |
attività |
|
rimanenze |
|
passività |
|
capitale netto |
il passaggio sarebbe:
R.iniziale c/reddito |
|
X |
X |
R iniziale c/patrimoniale |
|
X |
|
C/economico |
|
X |
|
I centri di costo ricevono costi diretti e indiretti dai componenti elementari
per i costi diretti non cè problema,
per i costi indiretti, occorre utilizzare una base (unica o multipla)
base multipla = quando il centro scarica sul prodotto si tratta sempre di base multipla.. ma può anche scaricare su un altro centro (sempre base multipla)
usare lo stesso criterio di ripartizione è errato.
centri di costo (caricano componenti di costo o dal c/costo o da comp. elementari |
|
C/riferimento |
|
X |
|
Componenti elementari |
|
X |
|
c/produzione |
|
i centri di costi devono sempre chiudere a 0
centri di costo (caricano componenti di costo o dal c/costo o da comp. elementari |
|
.. anche per il C/ produzione esiste un problema di inventario permanente perché avremmo produzione in corso allinizio e alla fine del periodo.
Componenti elementari |
|
Ri |
|
c/produzione |
|
Ri |
|
C/riferimento |
|
Ri |
|
c/magazzino prodotti |
|
Ri |
|
viene scaricato al momento della vendita |
in coge : c/finanziario a c/vendite
in co.an. la vendita è gestione esterna però può essere interpretata come gestione interna (come fuoriuscita)
c/magazzino |
|
RI |
tot rimanenze finali di prodotti finiti |
c/ricavi e margini |
|
costo industriale pieno della prod. venduta |
c. mag prodott. Fin. |
|
conto prod |
|
mag. Comp. elem |
|
rim fin c/ rif |
|
invece per le rimanenze iniziali.........
c/riferimento |
|
centri di costo |
|
c/ mag. materie |
|
comp. elementari |
|
c/produzione |
|
c/ricavi e margini |
|
RICAVI DI VENDITA |
|
gli obiettivi conoscitivi della coge e della coa possono non essere gli stessi...
per la valutazione del magazzino devono essere gli stessi (vedi i 3 conti accesi magazzino materie).
Le rimanenze finali sono storni di costo (rinvio dei costi al futuro) è importante che la configurazione dei costi prescelti sia uguale alla coge (non possiamo rinviare costi che non abbiamo contabilizzato) NON VI POSSONO ESSERE DIFFERENZE..
le difformità vengono messe in evidenza in COA : nei c/ accesi alle differenze. Si distinguono in:
differenze dovute a diversi criteri di valutazione (il termine diff. Di incorp. Significa che nel prodotto ci sono differenze nelle valutazioni degli elementi ad esso incorporati)
esempio a: le materie prime.
In coge si adatta il metodo del LIFO.. in COA il costo medio ponderato.
Si fanno 2 scritture: una come se la differenza non ci fosse, poi come se ci fosse (per semplicità)
c/ magazzino materie |
|
tot |
tot |
saldo = 100 |
1. se non ci fosse differenza:
2. con differenza
in COGE valutando al LIFO si ottiene 90 invece di 100
il c/ di riferimento è < del c/ magazzino materie!
Ci sarà quindi una differenza in dare
r. finali c/riferimento |
|
90 |
|
differenze di incorporazione |
|
10 |
|
c/ magazzino materie |
|
100 |
|
quel 10 in dare è per la quadratura della coa con la coge
il significato di quella differenza.. significa un meno costo .. cioè 100 viene diminuito di 10:
esempio b: gli ammortamenti
che succede se una macchina è completamente ammortizzata?
Se non si facessero variazioni, il prodotto che esce dalla macchina ammortizzata avrà un costo inferiore a quello di una macchina non ammortizzata.
Per tutte le macchine calcolo la quota di ammortamento in base al costo di una nuova ( per questo e per altri motivi)
in Coa si calcolano quote in valori diversi .. normalmente + elevati
ammortamenti (coa) |
|
200 |
|
differenze di incorporazione |
|
20 |
|
ammortamenti c/rif |
|
180 |
|
elementi che si trovano solo in coa o solo in coge
si chiamano
componenti supplementari incorporati (se esistono solo in coa)
componenti non incorporati (se esistono solo in coge)
componenti supplementari incorporati (se esistono solo in coa)
i costi figurativi:
costi relativi a fattori della produzione posti in uso gratuito da parte del titolare o soci .. sono costi reali (realmente avvenuti) è solo lorigine contrattuale ad essere diversa. .. perché non ho un esborso.
Per tale motivo non si trovano in COGE...
i principali costi figurativi sono:
interesse di computo sul capitale investito
il prezzo di un prodotto dovrebbe essere indipendente dal fatto che un azienda abbia il capitale proprio e non debba pagare interessi per la produzione del prodotto.
il titolare o i soci possono svolgere altre mansioni che potevano essere svolte da terzi (servizi a titolo gratuito .. questi costi vengono definiti : SALARIO DIREZIONALE
beni di uso durevole messi a disposizione gratuita dellimpresa (es. fabbricato) : FITTO FIGURATIVO O AMMORTAMENTO FIGURATIVO.
!! (caso che in realtà non rientra nei costi figurativi veri e propri) differenze tra costi e ammortamenti
quando il ciclo di ammortamento del prodotto è terminato, in coge non viene rilevato niente e la macchina eroga servizi gratuiti... ma in realtà non è così!!!!!!! Quindi non è un costo figurativo. È un errore di valutazione. (prima si imputavano + costi)alcuni costi figurativi possono essere considerati costi di opportunità, cioè costi relativi ad una occasione mancata.
Viene introdotto il BENEFICIO FONDIARIO.. es per un terreno utilizzato per magazzino... questo costo non viene ammortizzato in coge perché non si consuma.... i fautori del beneficio fondiario dicono di imputare il costo di una change mancata...
in realtà occorre imputare gli interessi dei soldi per comprare il terreno.
Ma il costo opportunità è estraneo alla coa.
I costi figurativi vanno inseriti in coa.
Componenti supplementari incorporati |
|
X |
|
Interessi passivi |
|
X |
|
cioè
interessi passivi a comp. Supplementari incorporati
2. componenti non incorporati (se esistono solo in coge)
COMPONENTI STRAORDINARI DI REDDITO
da quando è entrato in vigore il c.c. si distinguono a seconda che si manifestino in un ciclo normale di produzione o meno.
Il processo di ammortamento si basa su previsione NORMALIZZATA della vita di un cespite.
.. se si è ottimisti, viene dismesso prima della fine dellammortamento
..se si è pessimisti, viene dismesso in buone condizioni.
--- questi sono elementi saltuari, ma ricorrenti.. il concetto di straordinarietà non dovrebbe essere a loro attribuito.
Lo spostamento della seda, ristrutturazione, incendio, furti... sono elementi straordinari
LA COA tende a costi/ricavi/margini riferiti al prodotto, in condizioni di NORMALITA
il conto da imputare ai prodotti in giacenza, deve essere un costo calcolato secondo il normale svolgimento dellattività.
Se si sono verificati ELEMENTI SERIAMENTE STRAORDINARI, la coa li esclude.
Occorre disporre di conti accesi per quegli elementi:
¹ componenti non incorporati |
|
y |
z |
minusvalenze c/riferimento |
|
y |
|
plusvalenze c/riferimento |
|
z |
|
le tipiche informazioni di ritorno dalla Coa alla coge sono date dal SALDO DEI CONTI (mag. Materie, produzioni, prodotti finiti)
il magazzino fisico è quasi sempre diverso da quello contabile per molti motivi:
errori
furti perdite
cali naturali
cali di lavorazione
difficoltà di misurazione
Rimanenze finali c/rif |
|
180 |
|
magazzino materie |
|
tot |
tot |
---------- R. finali =200 |
|
differenze di inventario |
|
20 |
|
le 200 sono diverse da quello che troveremo in coge..
non possiamo però correggere la coge.. perciò
se sappiamo la natura dellerrore, e siamo ancora in tempo a correggerlo, possiamo farlo... ma di solito o è difficile o inconveniente .
se non riusciamo a correggere lerrore:
magazzino materie |
|
x |
|
y |
|
----- tot = z |
prodotto a |
|
X |
|
prodotto b |
|
y |
|
rimanenze c/riferimento |
|
z-n |
|
differenze di inventario |
|
n |
|
I conti accesi a differenze di ratei e risconti in coa non hanno niente a che vedere con i ratei e risconti in coge.
Il periodo di riferimento è diverso.
In coa: gli stipendi sono diversi di mese in mese .... bisogna quantificare il costo in relazione a quel periodo...
la voce rateo è intesa come differenza tra coge e coa
es. la 14° che grava solo in un mese deve essere ripartita
MESE DI MARZO
costo del lavoro |
|
100 |
|
10 (quota di competenza del mese) |
|
costo del lavoro c/riferimento |
|
100 |
|
differenze di ratei e risconti |
|
10 |
|
10 |
|
10 |
|
10 |
|
..... |
|
10 |
|
----------- tot =110 |
MESE DI DICEMBRE
IN QUESTO MESE CALCOLO LA TFT=120
costo del lavoro |
|
100 |
|
10 |
|
differenze di ratei e risconti |
|
10 |
|
110 |
10 |
10 |
|
10 |
|
..... |
|
10 |
|
----------- tot =110 |
costo del lavoro c/riferimento |
|
100 |
|
120 |
13 GIUGNO: LA TREDICESIMA (STESSA COSA)
ULTIMA VOCE DELLE DIFFERENZE:
costo preventivo = costo relativo a fattori della produzione che non sono stati acquistati, o acquistati ma non utilizzati.. calcolo il costo sulla base di previsioni (sono costi ipotetici)
costo consuntivo .. se dopo levento.
Ipotesi su cui si basa una previsione:
la fisso come obiettivo ..e agisco affinché si realizzi.
Così facendo fisso come obiettivo il costo:
un costo standard serve per valutare lattività..è un costo:
preventivo
ipotetico
parametrico (serve da parametro)
diversi standard:
standard normale
standard buono
standard ottimistico
standard ideale (massimo teoricamente ottenibile)
possiamo quindi fissare degli standard
costo di utilizzo = quantità utilizzata * costo medio ponderato
costo standard = quantità che si presume di consumare * prezzo standard del fattore che si presume consumare
costo standard = Q standard * P standard
costo effettivo = Q effettivo * P effettivo
quindi
costo standard = Q standard (10) * P standard(100) =1000
costo effettivo = Q effettivo(11) * P effettivo (95) = 1045
la responsabilità di un maggior costo è il fatto che ci è stato bisogno di un unità in più
non esistono solo centri di costo, ma anche
centri di profitto: ... conti nei quali si ha un carico ad un valore di costo e lo scarico ad un diverso valore che potrebbe essere interpretato come ricavo... come se il centro, nel fare lo scarico vende il bene.
Un centro trasferisce ad un altro centro non al costo medio, ma al costo standard... e si trasforma in centro di servizi.
Si scarica dal centro (es. centro manutenzione) negli altri centri ...(ad es. in base alle ore per centro)
principio tecnico obiettivo (guardo al consumo effettivo)
si basa su un principio di "capacità contributiva" invece di causalità uso beneficio
guardo al prodotto: più è ricco, più può assorbire costi... guardo avanti..
criteri diversi:
come parametro metto ad es. il prezzo di vendita.. (ma ci potrebbero essere più costi)
la base che si sceglie è diversa tra il ricavo di vendita e i costi effettuati.
Centri amministrazione |
|
55 |
|
50 |
|
100 |
------- 105 |
5 sovrassorbimento: la coa ha assorbito più costi della coge |
|
Ricavi e margini a |
|
55 |
|
¹ c. var |
|
5 |
|
ricavi e margini B |
|
50 |
|
è corretto valutare il magazzino al costo standard? .. no, per lo stesso motivo per cui non uso i costi figurativi.
... inoltre parametri ottimistici ci dicono che qualsiasi costo sbagliato fa si che costo effettivo < costo standard
rinvio al fututro meno costi di quelli contabilizzati per NORMALIZZARE.
C/ ricavi e margini |
|
costo industriale del venduto (1) |
ricavi di vendita (2) |
costi amministrativi |
|
1. costi industriali del venduto a ricavi e margini
2. c/ riferimento a ricavi e margini
c/ R & M (a) |
|
costo industriale del venduto (A) |
Ricavi di vendita (A) |
costi amministrativi |
|
conti DIVERSI |
|
differenze di incorporazione |
differenze di incorporazione |
componenti supplementari incorporati |
|
componenti non incorporati |
componenti non incorporati |
differenze di inventari |
differenze di inventari |
conguagli |
conguagli |
variazioni valori prestabiliti |
variazioni valori prestabiliti |
c/ R & M (b) |
|
costo industriale del venduto (b) |
Ricavi di vendita (b) |
costi amministrativi |
|
RICAVI E MARGINI | DIFFERENZE | CONTI DI RIFERIMENTO | CONTI ELEMENTARI | CENTRI DI COSTO | CONTI PRODUZIONE | CONTO MAGAZZINO |
APERTI * | APERTI * | APERTI * | CHIUSI | CHIUSI | CHIUSI | CHIUSI |
(*) Per chiudere quelle categorie si utilizza un conto di riepilogo risultati
c/ R & M (a) |
|
---------- tot PB PERDITA |
|
C/differenze |
|
differenze di incorporazione |
|
---------- tot C S inc |
|
c/riepilogo risultati |
|
VA |
|
PB |
|
differenze di incorporazione |
differenze di incorporazione |
c.s.inc |
c.s. inc |
tot= risultato della coge 10 |
|
c/ R & M (a) |
|
----------- tot VA UTILE |
|
c/ riferimento |
|
rimanenze iniziali |
|
acquisti |
|
------------ 90 |
---------- 100 |
rimangono aperti tutti i conti di riferimento
------------------------ ¹ rimanenze iniziali c/riferimento |
---------------------------- ¹ vendite |
costi acquisto fattori |
rimanenze finali |
----------------------- |
---------------------------- |
con la scrittura ¹ a ¹ si ha la quadratura della Coa tenuta col sistema duplice contabile autobilanciante.
Da la garanzia di non aver commesso errori.
REVISIONE AZIENDALE
PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA
LA GESTIONE INTERNA
VALORI DERIVATI
ESEMPIO PRATICO DI CONTABILITA DEI COSTI
tecnica del direct costing: costo primo variabile
LA BASE
la base unica aziendale
la base multipla
CONTABILITA ANALITICA
il sistema duplice contabile
DIFFERENZE DI INCORPORAZIONE
elementi che si trovano solo in coa o solo in coge
I COSTI STANDARD