La musica nella Terra-di-Mezzo

Saggio di :Gene Hargrove
Teraduzione italiana di :Giuseppe Truono

Anche se JRR Tolkien non tratta direttamante della musica nel Signore degli Anelli, l'Appendice F, "a proposito della traduzione", fornisce un'utile base sulla quale è possibile ricostruire il suo punto di vista circa questo argomento. In questo saggio, Tolkien, tratta dei linguaggi in uso nella Terra-di-Mezzo, considerandoli indubbi predecessori indo-europei al moderno inglese. L'inglese è presentato come la lingua ufficiale dei popoli della Collina, Gondor e Rohan. Tolkien dice che il linguaggio degli Hobbit era "un dialetto rustico, mentre a Gondor e Rohan era in uso un linguaggio più antico, più puro e formale". Facendo riferimento alla storia della lingua inglese, l'inglese moderno non è altro che una forma corrotta, degenerata del dialetto londinese, meno complessa e sofisticata delle prime forme dell'antico inglese, al quale il termine "antico" si riferisce. Tolkien non presenta alcuna differenza tra il linguaggio di Gondor e della Collina nel Signore degli Anelli, ma commenta in "a proposito della traduzione" sulle differenti regole grammaticali, con specifico riguardo al pronome per la seconda persona. E' l'incapacità di Pipino a distinguere fra le forme familiari e deferenziali di "tu", che convince i gondoriani che egli deve necessariamente essere un personaggio molto importante per la sua gente, dal momento che si rivolge a tutti, Théoden compreso, in maniera familiare (i gondoriani usavano il verbo essere come ausiliare al verbo venire al posto del verbo avere, seguendo la grammatica germanica). Di contro, gli Hobbit ebbero molte più difficoltà con il linguaggio dei Rohirrim con i quali si limitarono a rilevare molte parole simili. Nel Signore degli Anelli, Théoden e Merry trascorrono molto tempo a dibattere sull'origine delle parole. Pipino ed i suoi amici gondoriani no. Un discorso a parte deve essere fatto per il nome dei luoghi, Tolkien in questo caso (come egli stesso ammette in un'intervista alla BBC) di aver fatto ricorso al gallese ed in maniera meno evidente al finlandese. Tolkien sceglie la lingua franca e gotica per contrassegnare il modo di parlare degli Uomini della Valle dell'Anduin, della Valle e del Mark. Il linguaggio degli Sturoi e degli Uomini Brea, cioè il Dunedano (linguaggio parlato dai Númenórean), è celtico. Tolkien, ribadisce che il linguaggio degli Elfi gioca il ruolo del greco e del latino ma, se si osservano bene i Canti in Quenya e Sindarin non tradotti nella lingua corrente, si vede chiaramente che il linguaggio è di matrice germanica.

Sebbene in una nota a piè di pagina, Tolkien avverte che l'adozione di questi primi linguaggi medievali per rappresentare il linguaggio del Signore degli Anelli - per esempio, quello dei Cavalieri di Rohan - "non implica che i Rohirrim somiglino moltissimo agli antichi inglesi, nella cultura o nell'arte, per le armi o per il modo di combattere, eccetto in un caso generale dovuto alle loro circostanze", la musica, o meglio, il canto, a causa del suo stretto legame con l'evoluzione del linguaggio nel Medioevo, è probabilmente un'eccezione al suo generale avvertimento.

Nel 597 Pope Gregory, incaricò alcuni missionari di convertire i Germani al Cristianesimo. Mentre svolgevano questo compito, insegnarono loro a scrivere e convertire il proprio linguaggio parlato in forma scritta. I Germani modellarono il proprio messaggio scritto sul proprio linguaggio orale. Prima del 597, questi popoli gernanici conservavano una letteratura orale, soprattutto lài, che essi cantavano o suonavano con l'accompagnamento di piccole arpe di legno. Questi canti erano narrazioni che celebravano imprese eroiche. Erano composti da versi ritmici senza rima, legati internamente da alliterazioni. "Canto funebre per Théoden" e "Canto dei Tumuli di Tumulilande" sono esempi di questo tipo di canto e per analogia possono essere presi a rappresentare le primitive forme di musica umana nella Terra-di-Mezzo. "Il Canto dei Tumuli", in particolare, svolge la tradizionale funzione di registrazione storica, con la lista di persone importanti cadute in battaglia. L'evoluzione della poesia e dei canti nel Medioevo si realizzò mediante la trasformazione dei canti ritmici non rimati, basati su alliterazioni in direzione di versi rimati, caratteristici della poesia e della musica moderna. Esempi di questo più tardo tipo di poesia e di musica possono essere ritrovati nel poema Arnoriano "L'enigma di Granpasso" (anche se Bilbo ne reclama la paternità) e anche il poema gondoriano "L'enigma di Boromir" e, a livello popolare "Athelas". Tolkien stesso era particolarmente interessato alla letteratura in inglese antico, da "Beowulf" a "Gawain and the Green Knight", che sostiene a fini diversi del Medioevo. In "Gawain" la trasformazione in rime metriche non è ancora completa. La stanza principale è alliterativa, seguita da una piccola stanza rimata. Nel Signore degli Anelli, sebbene molti versi siano rimati, non sono ancora completamente metrici. Quasi tutti hanno pause e cesure circa alla metà di ogni verso, anche quando sono abbastanza diversi metricamente. Le cesure dividono ogni verso in due semi-versi. "Il canto di Galadriel" ha due cesure per verso, che dividono ciascun verso in tre. L'assenza della forma metrica e la presenza di cesure, pongono particolari problemi al tentativo di scrivere o ricostruire l'autentica musica della Terra-di-Mezzo. Poichè il numero di sillabe può variare drammaticamente e l'inserimento di cesure può, in più, contribuire a questa irregolarità, devono essere trovate melodie che possano accomodare queste variazioni, anche se melodie semplici e riconoscibili.

Il tipo di musica sviluppata per accompagnare la poesia dei primi popoli germanici fu il Canto Gregoriano, uno dei cinque tipi di canto fermo, un canto monofonico dal ritmo libero, che lo differnzia dalla musica misurata. Il canto gregoriano era monofonico in quanto consistente in una singola linea o melodia, senza un accompagnamento, considerato parte dell'opera stessa, elemento che caratterizza la polifonia e l'omofonia. Data l'irregolarità del verso non ci possono essere dubbi sul fatto che la musica del Signore degli Anelli fu originariamente canto con ritmo libero. Particolare attenzione al testo del Signore degli Anelli rivela inoltre che in quasi tutti i casi, le canzoni erano eseguite senza l'accompagnamento di strumenti musicali, eccezion fatta per la musica dei Nani nella casa di Bilbo ne Lo Hobbit e per la musica degli Elfi di Rivendell, in particolar modo "Il Canto di Eärendil" anche se esso può essere a ragione considerato un esempio di canto germanico. Tolkien dice che a Rivendell, ognuno era "attratto dalla musica delle voci e degli strumenti" e "la bellezza delle melodie e l'intreccio delle parole". Quando Bilbo comincia a cantare, il "sogno della musica" si trasforma "in una voce". Tutte queste osservazioni suggeriscono che la musica strumentale e la musica vocale erano distinte e probabilmente non eseguite simultaneamente.

La polifonia, che simultaneamente combina diverse linee melodiche in parti, senze che vi siano linee subordinate alle altre, cominciò a svilupparsi sul finire del Medievo. C'è una piccola prova che essa sia esista anche nella Terra-di-Mezzo, eccetto, una volta ancora per i Nani, che può essere un errore, benché appaia molto chiaramente fuori della Terra-di-Mezzo, nel vuoto. Nel Silmarillion Iluvatar utilizza la polifonia quando insegna agli Ainur, i Primi Santi, a cantare in parti, per poi aggiungere una terza parte egli stesso, il Terzo Tema col quale genera gli Uomini. In tutta probabilità, il canto degli Ainur rappresenta la forma più avanzata di musica dell'intera opera Tolkeniana, un modello che non ha eguali, ma nemmeno simili, nell'intera storia della Terra-di-Mezzo. Se consideriamo verosimile quanto detto finora, giungiamo alla conclusione che la musica nella Terra-di-Mezzo doveva essere molto differente da quella moderna, dal momento che fu costituita da una singola linea melodica, senza accordi (musica con accordi è l'omofonia, frutto di un successivo sviluppo della polifonia).

Dato che la polifonia era estremamente rara nella Terra-di-Mezzo al tempo del Signore degli Anelli, la ricostruzione fedele di un canto, dovrebbe basarsi su di una singola linea melodica senza alcun accompagnamento strumentale. Dal momento che risulterebbe molto difficile a gente abituata alla omofonia (una linea melodica, accompagnata, come minimo, dall'arrangiamento strumentale di accordi, tre o più note armoniche suonate simultaneamente) apprezzare una serie infinita di note disadorne, voci disaccompagnate, qualche compromesso con l'originalità si rende necessario.

Le percussioni sono un altro problema. L'ascoltatore di musica moderna si aspetta un ritmo complesso formato cioè da battute in tempo e contro tempo, ma questo tipo di ritmo è incompatibile con la musica pre-moderna, la quale dà rilievo ai ritmi liberi di ciascun verso della canzone. Dato che le partiture dei canti gregoriani non indicano la durata delle note, resta sconosciuto il modo in cui ciascun brano veniva eseguito. Molto probabilmente il risultato era diverso per ciacusna esecuzione, proprio come, quando si rilegge più volte ad alta voce lo stesso passo di un libro, non lo si fa mai nello stesso modo. E' anche probabile che il cantante, deliberatamente, sperimentasse ogni volta vari modi di eseguire lo stesso brano. Egli era agevolato nella scelta del ritmo da dare al canto, dal tema del canto stesso (così che un canto funebre era eseguito pressappoco in un modo, una canto di vittoria in un altro, un inno alla natura in un altro ancora). Nella musica misurata, ogni verso è ritmicamente identico agli altri. I tempi complessi aiutano a nascondere la monotonia di questi versi. Nella musica monofonica, il ritmo di ciascun verso è unico, determinato dall'arrangiamento delle parole e dal piazzamento della cesura. In questo tipo di musica, un tempo complesso può concorrere con il ritmo libero e occultare l'unicità ritmica dei versi. A causa di questo problema, la maggior parte delle battute si trovavano probabilmente alla fine della linea. La cosa certa è che l'ascoltatore moderno desidera un beat complesso, e, per fornirlo, occorre fare un ulteriore compromesso.

Dal momento che la musica postmoderna o alternativa sta abbandonando un modello musicale metricamente misurato, diventa possibile trovare un compromesso che permetta i ritmi liberi della musica pre-moderna. Per esempio, la musica di Laurie Anderson, senza i suoi suoni elettronici, coinciderebbe con il canto fermo (canto gregoriano), se si è disposti anche ad ignorare gli accordi. Nella sue canzoni, le parole formano la musica. Inoltre, quando canta, le parole sono indipendenti dalla musica. Laurie passa dal cantato al parlato, fermandosi frequentemente per creare effetti drammatici. Altre musiche strumentali più elaborate si presentano tra i versi piuttosto che come un accompagnamento.

Circa gli strumenti musicali in uso nella Terra-di-Mezzo, i Nani suonano "piccoli violini", "flauti", "clarinetti", "viole", "tamburi" e l'"arpa". Ne "La canzone della locanda", un gatto suona il "violino". Il "Canto di Durin" fa menzione di "arpe" e di "trombe". Nel Medioevo, l'arpa era lo strumento base, suonato tra i versi dei lài germanici. Il violino era strumento a corda, suonato a spalla o arma, ma spesso retto verticalmente, appoggiato sul grembo, come la viola. La viola consisteva in una versione più larga del violino, suonata verticalmente sul grembo. Non la si deve considerare però, nè un'antenata della viola rinascimentale, né del violino. Il flauto era quasi certamente flauto dritto o "blockflute", il flauto più comunemente usato nel Medioevo per l'accompagnamento di danze e canti. Il clarinetto era probabilmente, leggermente più grande del flauto e dotato di ancia. Le trombe non erano strumenti musicali giacché, come le trombe militari, potevano produrre un limitato numero di note, erano quindi utilizzate essenzialmente per le fanfare. Strumento a percussione poteva essere qualunque oggetto potesse essere battuto, i primi strumenti a percussione furono appunto le batterie di pentole.

Dal momento che è lo stesso Tolkien ad avvertire che le analogie tra i popoli germanici e quelli della Terra-di-Mezzo, si limitano al solo carattere linguistico senza sconfinare in altri ambiti, chiunque voglia comporre musica per i canti del Signore degli Anelli può fare come crede. Tolkien stesso è disposto ad accettare l'opera di Swann "The Road Goes Ever On". Sebbene mi piaccia "Upon The Earth The Fire is Red", e posso anche immaginare gli Hobbit che la cantano, Swann scrive le sue canzoni per mostrare le sue capacità al pianoforte durante le esecuzioni dal vivo, ed il pianoforte, come tutti sanno, non esisteva nella Terra-di-Mezzo. In "Namarie", che Tolkien canta a Swann, e che egli usa al posto della sua stessa versione, la musica è chiaramente canto gregoriano. Swann nota che "Tolkien approvò cinque [canzoni] ma non gli piacque la mia musica per "Namarie". L'aveva sentita in modo diverso nella sua testa, disse, e canticchiò un canto gregoriano". Sebbene Tolkien approvasse le altre canzoni senza riserve, sarebbe stato più felice se la musica fosse stata eseguita con le tecniche e con strumenti musicali più appropriati al Medioevo. Un giusto compromesso dovrebbe fondarsi su: canti fermi medievali, strumenti musicali discendenti da quel periodo e che consentano ritmi liberi.


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