I Notte in guerra.

di Michele Notte


English version.

Mio padre, Luigi Notte, nacque a Frosolone, Molise, nel 1891. Benche' figlio unico in una famiglia di tre, fu chiamato alle armi durante la Prima Guerra Mondiale e passo' tre anni interi in trincea.
La Morte non riusci' ad acchiapparlo allora, ma riusci' durante l'ultimo anno di guerra (1918) a farlo ammalare di un caso grave di asma che lo porto' a fine prematura il 1945, a soli 54 anni.
Mio padre non amava raccontare fatti di guerra. Solo sporadicamente ne faceva qualche accenno, come per cercare di dimenticare quegli orrori. Ma mi confesso' che aveva ancora l'incubo delle urla strazianti dei feriti, Italiani e Austriaci, che rimanevano a morire dissanguati nella terra di nessuno fra le trincee opposte quando, come spesso accadeva, non ci si riusciva a mettere d'accordo per una breve tregua a scopo umanitario!

Egli ebbe due figli maschi, Michele e Giovanni. Entrambi furono chiamati alle armi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Io, Michele, fui chiamato nel Febbraio 1941, e rimasi in servizio fino al Dicembre 1945. Seguono le mie memorie, cominciando con Premessa. Non ne ho ancora fatta la traduzione inglese.

Mio fratello Giovanni venne chiamato in Marina nell'estate del 1943, pochi mesi prima dell'Armistizio ed inviato all'Accademia Navale per Ufficiali di Complemento di Brioni.
Qualche giorno dopo l'Armistizio egli fu fatto prigioniero di guerra ed inviato in Austria in vari campi di concentramento, dove rimase fino al giugno 1945. Avendo in suo possesso un'agendina tascabile, comincio' a scrivere giornalmente le sue impressioni degli avvenimenti che lo riguardavano. L'agendina duro' quattro mesi, pur avendo egli usato caratteri minutissimi.
Dopo continuo' a scrivere in un quaderno che gli fu trafugato, assieme alle poche cose in suo possesso, quando arrivo' in Italia!. L'agendina era in tasca e cosi' si salvo'.
Giovanni mori' prematuramente, di insufficienza cardiaca, su un autobus pubblico di Roma, nel 1987. Non ho alcun dubbio che la prigionia abbia avuto parte preponderante sulla sua fine.
Forse egli si era dimenticato dell'agendina, che e' stata trovata caduta dietro un tiretto della sua scrivania, ai primi del 1995.
Le sue memorie sono qui riportate in italiano sotto Premessa ed in Inglese come Foreword.


Queste memorie vengono qui presentate in pubblico dominio nella speranza che i giovani imparino a considerare la guerra non come un'avventura, ma come un terribile dramma per l'umanita' intera!

NOTA:Questa presentazione non sarebbe completa senza una descrizione del nostro paese, FROSOLONE (IS), situato a 900 metri di altezza sugli Appennini molisani. Il carattere degli individui e' largamente formato dai luoghi e dalla societa' in cui sono nati e cresciuti!