VORREI AVERE NELLA MIA CASA:
UNA DONNA RAGIONEVOLE,
UN GATTO CHE PASSI TRA I LIBRI,
DEGLI AMICI IN OGNI STAGIONE
SENZA I QUALI NON POSSO VIVERE...

( Guillame Apollinaire, "Le bestiaire ou Cortege d'Orphée" )


IL NOME DEI GATTI

Mettere un nome ai gatti è un'impresa difficile,
Non un gioco dei tanti che fate nei giorni di festa;
Potreste dapprima anche pensare che io sia matto da legare
Quando vi dico che un gatto deve avere TRE NOMI DIVERSI.
Prima di tutto, c'è il nome che la famiglia usa ogni giorno,
Come Pietro, Augusto, Alonzo o Giacomo,
Come Vittorio o Gionata, Giorgio o Bill Baley -
Tutti nomi sensati da usare ogni giorno.
Ma se pensate che vi suonino meglio ci sono nomi più fantasiosi,
Alcuni per i signori, altri per le dame:
Come Platone, Admeto, Elettra o Demetrio -
Sempre nomi sensati da usare ogni giorno.
Ma io vi dico che un gatto ha bisogno di un nome che sia particolare,
Caratteristico, insomma, e molto più dignitoso,
Come potrebbe altrimenti tenere la coda diritta,
O mettere in mostra i baffi, o sentirsi orgoglioso?
Nomi di questo tipo posso inventarne mille,
Come Munkustrap, Quaxo o Coricopat,
Come Bombalurina o Jellylorum -
Nomi che non appartengono mai a più di un gatto alla volta.
Ma oltre a questi c'è ancora un nome che manca,
Nome che non potrete mai indovinare;
Nome che nessuna ricerca umana potrà mai scovare -
Ma il GATTO LO SA, anche se mai vorrà confidarlo.
Quando vedete un gatto in profonda meditazione,
La ragione, io vi dico, è sempre la stessa:
La sua mente è perduta in estatica contemplazione
Del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
Del suo ineffabile effabile
Effineffabile
Profondo e inscrutabile unico Nome.

( T. S. Eliot, "Old Possum's Book of Practical Cats" )

DONNE E GATTI

Lei giocava con la sua gatta
E che meraviglia era vedere
La bianca mano e la bianca zampa
Trastullarsi nell'ombra della sera!

Lei nascondeva - la scellerata -
Sotto i guanti di filo nero
Le micidiali unghie d'agata
Taglienti e chiare come un rasoio.

Anche l'altra faceva la smorfiosa
E ritraeva i suoi artigli d'acciaio,
Ma il diavolo non ci perdeva nulla…
E nel boudoir, in cui tintinnava, aereo,
Il suo riso, scintillavano quattro punti fosforescenti.

( Paul Verlaine, "Femme et chatte" )

LA LIBBERTA' DE PENSIERO

Un Gatto bianco, ch'era presidente
Der circolo der Libbero Pensiero,
Sentì che un Gatto nero,
Libbero pensatore come lui,
Je faceva la critica
Riguardo a la politica
Ch'era contraria a li princìpi sui.
- Giacché nun badi a li fattacci tui,
- Je disse er Gatto bianco inviperito -
Rassegnerai le propie dimissione
Ed uscirai da le file der partito:
Ché qui la pòi pensà libberamente
Come te pare a te, ma a condizzione
Che t'associ a l'idee der presidente
E a le proposte de la commissione!
- E' vero, ho torto, ho aggito malamente… -
Rispose er Gatto nero.
E pe' restà ner Libbero Pensiero
Da quela vorta nun pensò più gnente.

( Trilussa )


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