XVII Secolo

Lo storico romagnolo seicentesco Matteo Vecchiazzani, ci offre alcune notizie su alcuni Mazzolini della sua epoca dei quali era anche conoscente se non amico. Inoltre, all'inizio della Parte Seconda della sua "Historia di Forlimpopoli", si trovano, aggiunti dal figlio Orazio, i nomi e le armi dei Consiglieri della città di Forlimpopoli, ovvero l'elenco delle trenta famiglie più importanti. In tale elenco figurano due Mazzolini: "IL S: DOTTOR DOMENICO MAZZOLINI" messo in terza posizione se si escludono il Cardinale Capponi (cui l'opera era dedicata), Il Principe Savelli e il Marchese Capponi e "IL S:or M: ANT:o MAZZOLINI" in ventiseiesima posizione. Entrambi i Mazzolini hanno la stessa arma e o stesso motto (FERIT TERIT). L'arma riportata e la più antica attestazione storicamente documentata in mio possesso.

Anno 1600: Giuseppe, Vescovo di Pescia

Nessuna notizia.

Anno 1627: Tommaso

Tommaso di Agostino era un medico che acquistò grande fama in Roma. Nativo di Forlimpopoli, fu' chiamato ad insegnare a Ravenna dove morì nel 1627. Sposato con Giulia Folci, è sepolto a Ravenna nella chiesa di S. Apollinare. Il Vecchiazzani, lo cita a pag. 319 della Parte Seconda, Libro XXI, della sua Historia di Forlimpopoli:

"Nell'anno seguente [1627], Tomaso Mazzolini Fisico di non ordinario valore Pompiliese sperimentato in Roma, ritrovandosi condotto dal Publico in Ravenna, congiunto con Giulia Folci Gentildonna, corrotto da una febre maligna fu' sepolto in S. Apollinare, ove se ne vede per ancora bellissimo Epitaffio; Casato, che in Cesena, isperimentò un misto di contraria, e favorevole fortuna, alla fine oggi si conferma in Forlimpopoli, ove sta' per Vicario Generale Domenico fratello del Deffonto Mazzolino."

Prima metà del secolo: Domenico

Domenico di Agostino, fratello di Tommaso, ed amico dello storico Vecchiazzani, era Vicario generale per la Santa Sede in Romagna già nel 1627 come si vede dal brano riferito a Tommaso. Fu' anche rappresentante della sua città presso il Patriarca di Costantinopoli e il Preside di Romagna (1642). Successivamente passò aale dipendenze del Card. Barberini. Le notizie, provenienti dallo Spreti, sono confermate del Vecchiazzani nelle ultimissime pagine della sua opera che termina nel 1647 (pag. 326 e 329):

"….Anzi il lor Capitolo commosso da zelo Pastorale hà incaricato à Monsignor Battista Spada Patriarca di Costantinopoli, Presidente in Romagna, lor Canonico e Vicario, la visita di codesta Abbadia, nella quale li 19 di Maggio la terza Domenica dopo Pasqua hà tenuto ordinatione, e Cresima, e doppo hà perfezionato la visita servito dal Vicario Mazzolini, e dal Notaro Vecchiazzani, nella quale si rese ammirabile con la solita prudenza isperimentata in gravissimi affari di S. Chiesa"

"..Il Card. Antonio Barberini Legato ampliss. Di Bologna, Ferrara , e Romagna fù riverito in Pesaro dal Dottor Domenico Mazzolini, e Matteo Vecchiazzani….."

Sempre secondo lo Spreti, fu' Domenico a trasferirsi a Roma all'inizio del 1700 fondando il ramo romano della famiglia ed un suo discendente (Giovanni di Giuseppe), sarebbe il diretto progenitore del ramo romano dei Conti Quinto e Serafino.

Anno 1687: Carlo Andrea

Sonate per camera a tre, due violini, e clavicembalo o tiorba; opera prima/ di Carlo Andrea Mazzolini bolognese ... - [parti] - Bologna : G. Micheletti, 1687 - 3 parti (31 p. ciascuna) ; in 40. Dedica: al ... Conte Nicolò Fava. - Sartori B I,II, Editore: Micheletti, Gioseffo
Localizzazioni: Biblioteca Estense - MO89, Biblioteca del Museo Civico Bibliografico e del Conservatorio G.B. Martini - BO310. Codice del documento: DE90130901401

Anno 1691: Fernando, Procuratore Distrettuale

Nessuna notizia.

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