Mailing list Innamorati di Maria


Bollettino telematico per la formazione spirituale del gruppo mariano di Internet - - - - - - NUMERO 12

Maggio '98
Mese dedicato a Maria Santissima

Piccolo indice
Meditazioni | Ave Maria... | Maria Santissima | Quando inizia la Pasqua ? | Consacrazione al Cuore Immacolato | Intenzioni di preghiere | 13 Maggio a Fatima | Novene - Corone - Tridui | L'angolo delle preghiere | Messaggio di Medjugorje | Che cosa c'è in Internet | Il cuore del gruppo | I vostri commenti | Notizie | Conclusione...

Meditazioni
Il messaggio di Gesù ricevuto da una carismatica il 6 marzo '95
"Mia Madre piange veramente, figli miei. Se una madre terrena piangesse lacrime di sangue verrebbe riconosciuta come madre di grande amore. La Madre Celeste invece viene derisa. E' argomento di scandalo per coloro che se ne servono nella stampa; è oggetto di derisione per coloro che indossano le mie vesti; è motivo di superstizione per chi crede fanaticamente come fosse oggetto di superstizione a cui attaccarsi per essere liberato da ogni male. Maria in questo momento di profondo dolore indossa la vesta dell'umiliazione e versa lacrime di sangue per puro amore perché vede i suoi figli andare verso la perdizione. Nessuno più l'ascolta, anzi ne fa oggetto di derisione. Amatela profondamente, fratelli. Amatela, perché Lei vi porterà alla salvezza a vedrete trionfare il mio Nome attraverso il suo nome.
Non confondetevi nella delusione degli uomini. Non rinunciate ad essere figli di Maria e oggetto del Suo Amore, perché Lei si definisce Madre dell'umanità, perché di questo grande titolo l'ha rivestita il Padre. Seguite le sue orme e avrete certa la salvezza. Ricopritevi del Suo manto, il manto dell'umiltà.
Non abbiate orecchi per gli uomini e siate silenziosi come Lei. Rimanete intatti nello spirito e, piuttosto che pronunciare parole vane, tacete: Lei nel silenzio meditava e congiungeva con Dio. DateLe spazio nel vostro cuore perché il Suo Cuore sia unito al vostro e abbiate a fare un'unica comunione, unità perfetta fra Madre e figli, ed Ella vi farà sedere al suo desco nella casa di Nazareth.
Non sentitevi mai sminuiti ad essere poveri ed umili, ma abbiate l'orgoglio di essere figli di tale Madre e degni figli, attraverso Lei, del Padre. Dunque venerate questa sacra immagine che piange lacrime di dolore per i suoi figli.
Io (Gesù) vi do il mio Cuore: amatela col mio Cuore."

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Ave Maria...
E'
Recitare con grande pietà l'Ave Maria, cioè il saluto angelico, di cui pochi cristiani anche istruiti conoscono il pregio, il merito, l'eccellenza e la necessità. Per farne conoscere il valore spirituale, la Vergine è apparsa a grandi santi molto illuminati, come san Domenico, san Giovanni da Capestrano, il beato Alano della Rupe. Essi composero libri interi sulle meraviglie di questa preghiera e la sua efficacia per convertire le anime, Proclamarono a gran voce e predicarono apertamente quanto segue:
- la salvezza del mondo è iniziata con l'Ave Maria; così, anche la salvezza di ciascuno dipende da tale preghiera;
- questa preghiera fece produrre il frutto di vita alla terra arida e sterile; così, se recitata bene, farà germogliare anche in noi la parola di Dio e il frutto di vita, Gesù Cristo;
- l'Ave Maria è una rugiada celeste che irriga la terra, cioè l'anima, perché dia frutto a suo tempo; chi non è irrorato dalla rugiada celeste di questa preghiera non porta frutti, ma solo triboli e spine, e va incontro alla maledizione.
Ecco quanto la Santa Vergine rivelò al beato Alano della Rupe, come è scritto nel suo libro "De dignitate Rosari" e come è riferito poi da Cartagena: "Sappi, figlio mio, e portalo a conoscenza di tutti, che è indizio probabile e vicino di dannazione eterna il recitare con avversione, tiepidezza e negligenza il Saluto angelico". Sono parole, queste, molto consolanti e terribili a un tempo, che si stenterebbe a credere se non ce le garantissero per vere quel sant'uomo e, prima di lui, san Domenico e, dopo, tante insigni personalità insieme all'esperienza di parecchi secoli.
Si è sempre notato, infatti, che coloro che portano il marchio della riprovazione, come tutti gli eretici, gli empi, gli orgogliosi e i mondani, odiano e disprezzano l'Ave Maria e il Rosario.
Gli eretici imparano ancora a recitare il pater, ma non l'Ave Maria, né il Rosario. Li considerano con orrore. Porterebbero su di sé più volentieri una biscia che una corona. Anche gli orgogliosi, per quanto cattolici, hanno le stesse inclinazioni del loro padre Lucifero, disprezzando l'Ave Maria o non hanno per essa che indifferenza, e considerano il Rosario come devozione da donnette, buona unicamente per gli ignoranti e coloro che non sanno leggere. L'esperienza invece insegna -l'abbiamo visto- che quelli che presentano grandi segni di predestinazione amano, gustano e recitano con piacere l'Ave Maria; e più sono uniti a Dio, più amano questa preghiera. E' ciò che la Beata Vergine diceva ancora al beato Alano dopo le parole sopra riferite.

(Tratto dal libro "Trattato della vera devozione a Maria" di S. Luigi Maria da Monfart)

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Maria Santissima - La concezione della Chiesa
La maternità spirituale di Maria SS. costituisce «ua consolantissima verità, che per libero beneplacito del sapientissimo Iddio fa parte integrante del mistero dell'umana salvezza; essa, perciò dev'essere ritenuta per fede da tutti i cristiani"; Paolo VI, Esortazione Apostolica Signum magnum del 13-5-1967). Paolo VI, nel discorso conclusivo della terza sessione del Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964, dichiarava solennemente: «A gloria dunque della Vergine e a nostro conforto, noi proclamiamo Maria Santissima Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo di Dio, tanto dei fedeli come dei pastori, che la chiamano Madre amorosissima; e vogliamo che con tale titolo soavissimo d'ora innanzi la Vergine venga ancor più onorata e rispettata». A partire da questa proclamazione, la funzione materna di Maria nei confronti della Chiesa è stata sempre più oggetto dell'insegnamento del magistero; recentemente l'enciclica Redemptoris Mater ha diffusamente sviluppato questo tema. Il fondamento della maternità spirituale della Vergine nei confronti della Chiesa consiste del fatto che Gesù, il Figlio di Maria, è il "Capo del Corpo che è la Chiesa": Gesù è un unica persona, "uno" con tutti i battezzati, ed è, in potenza, capo di tutti gli uomini, i quali sono chiamati a far parte della Chiesa. L'unità di Gesù con i battezzati è tale per cui è impossibile che Maria possa essere soltanto madre del Capo della Chiesa senza essere madre di tutto il corpo dell Chiesa stessa. S. Pio X ha magnificamente spiegato questi concetti:
"Nello stesso seno dunque della castissima Madre, Cristo prese la carne e insieme si unì un corpo Spirituale, formato da coloro "che avrebbero creduto in Lui". In tal modo si può dire che Maria, portando nel suo seno il Salvatore, abbia portato anche coloro la cui vita era contenuta in quella del Salvatore. Tutti noi, dunque, che siamo uniti a Cristo, e, a dir dell'Apostolo, "membra del corpo di Lui, della sua carne e delle sue ossa" (Ef 5,30), siamo usciti dal seno di Maria, e a somiglianza di un corpo unito al suo capo. Quindi per una ragione tutta spirituale e mistica, noi siamo chiamati figli di Maria, ed ella è Madre di noi tutti. "Madre, a dir vero, spirituale ma senza dubbio Madre delle membra di Cristo che siamo noi" (S.Aug., De sancta Virginitate, c. 6)".

* * *

Appare chiaro, a questo punto, che Maria ha cominciato ad essere Madre della Chiesa quando ha cominciato ad essere Madre di Gesù, cioè quando ha formulato il suo assenso di fede e di obbedienza all'angelo. In questo senso si esprime Pio XII:
"Quando la piccola fanciulla di Nazaret pronunciò il suo "Fiat" in seguito al messaggio dell'Angelo ed il Verbo si fece carne nel suo seno, Ella divenne non solo la madre di Dio nell'ordine fisico della natura, ma anche nell'ordine soprannaturale della grazia; Ella diventò anche la madre di tutti coloro che per mezzo dello Spirito Santo sarebbero diventati una cosa sola, sotto la guida del suo divin Figlio. La madre del capo sarebbe diventata la madre delle membra. La madre della vite sarebbe stata la madre dei tralci"

* * *

Questa indicazione del magistero è in armonia perfetta con la S.Scrittura, in particolare con alcune pericopi del Vangelo di S.Luca L'Angelo si rivolge a Maria con parole che fanno intendere, fin da subito, che l'Incarnazione non sarebbe stato soltanto un fatto riguardante Gesù e la Vergine; certamente Ella ha preso coscienza gradualmente, nel corso della sua vita, di tutto ciò che il suo ruolo nella storia della salvezza avrebbe implicato, ma fin da subito, ha in qualche modo compreso che sarebbe divenuta la Madre di un nuovo popolo. Il primo elemento che ci orienta in questa direzione è costituito dal fatto che l'Angelo saluta Maria con la parola chaire= gioisci; questa espressione è tradotta dalla Bibbia della CEI con "Ti saluto", e dalla Vulgata con "Ave"; pur non potendo definire erronee queste versioni, tuttavia esse, a prima vista, non permettono di osservare gli importanti significati che questo saluto comporta. Il saluto "gioisci, piena di grazia, il Signore è con te", costituisce una locuzione ricca di riferimenti a diversi passi dell'Antico Testamento -Maria, ben conscia di questo, si chiede infatti "che senso avesse tale saluto"- In particolare l'espressione "gioisci" ricordava ad ogni ebreo che conosceva le Scritture, e quindi anche alla Vergine, alcuni importanti oracoli profetici:
"Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!"
"Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te oracolo del Signore -."
"Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme!"

Questo sigifica che il messaggero celeste stava annunciando a Maria che in lei si sarebbero compiute le profezie in cui il popolo di Giuda e di Israele venivano salutati con medesima espressione "gioisci". A Maria fin da subito, tramite questa stessa espressione, viene rivelato che nella sua persona era virtualmente presente tutto il nuovo Israele. Più tardi Maria comprenderà appieno che il nuovo Israele è la Chiesa, ma già fin d'ora è invitata ad accettare di assumere in sè la personalità corporativa del popolo della nuova alleanza. Di questo popolo Marià è chiamata anche ad esserne Madre: S. Luca descrive le parole dell'angelo:
[36]Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
Questo fatto non serve soltanto come motivo di credibilità per la vergine stessa; un evento miracoloso senz'altro era opportuno per confermare nella fede la Madonna; tuttavia l'angelo, esponendo questo prodigio con un discorso ricchissimo di riferimenti all'Antico Testamento, invita Maria ad interpretare il fatto alla luce della Scrittura. Il prodigio della concezione verginale di Gesù, relazionato dall'angelo con la concezione miracolosa da parte di Elisabetta, è relazionato implicitamente -a causa del contesto- con tutte le donne sterili dell'Antico Testamento, che cocepiscono per intevento di Dio. Tutte le donne sterili miracolate da Dio nell'antico testamento (Sara, sposa di Abramo, Anna, madre di Samuele, etc.) fino ad Elisabetta -tutte sterili a cui Dio toglie la maledizione della sterilità- erano tutte prefigurazioni di Maria; in Lei, attraverso un prodigio particolarmente straordinario -non più una sterile, ma una vergine concepisce e partorisce- viene ad essere significata la fine definitiva della maledizione, indicata dalla sterilità stessa. Il Vangelo ci mostra come Maria comprenda in questo senso le parole dell'angelo: un'indizio importante è costituito dalle parole del Magnificat "ha guardato l'umiltà della sua serva": la parola greca che solitamente viene tradotta con umiltà (gr. tapeinosis), senza perdere questa indicazione, indica soprattutto umiliazione, precisamente l'umiliazione della donna sterile, considerata, secondo l'antica mentalità ebraica, portatrice di maledizione. Maria riprende quasi alla lettera le parole di Anna, la madre sterile di Samuele, che aveva fatto a Dio questo voto:
"Signore degli eserciti, se guarderai l'umiliazione (gr. tapeinosis) della tua serva e ti ricorderai di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vitaÉ". (Sam 1,11)

S. Luca usa ancora un termine molto simile a tapeinosis per indicare l'umilazione di Elisabetta, derivante dalla sua sterilità:
[24]Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: [25] "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna (=umilazione) tra gli uomini".

La frase del Magnificat "ha guardato l'umiltà della sua serva" vuol dire soprattutto che Dio aveva guardato la situazione di sterilità dell'antico Israele, ormai giunto, come tale, ad una crisi senza via di sbocco; l'antico Israele era come una donna sterile, "maledetta"; in Maria, Figlia di Sion, questa condizione è mutata; la sterile maledetta è ora la Vergine benedetta tra le donne, Vergine eppure ricca di figli, Maria, Chiesa e Madre della Chiesa. Maria può interpretare come riferiti a lei alcuni oracoli pronunciati, in un primo senso letterale, nei confronti di Gerusalemme

[21]Tu penserai: "Chi mi ha generato costoro? Io ero priva di figli e sterile; questi chi li ha allevati? Ecco, ero rimasta sola e costoro dove erano?".

[1]Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. [2]Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, [3]poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un tempo deserte. [4]Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. [5]Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra.

* * *

Quando Maria ha risposto all"angelo "Ecco la serva del Signore", riconoscendo e accettando la funzione assegnatale da Dio , e "Si faccia di me secondo la tua parola" prestando l'ossequio della fede al mistero che le si rivelava , ha accettato di concepire anche la Chiesa; come afferma S.Agostino, "il suo amore ha collaborato affinché nella Chiesa vengano generati credenti che sono le membra di quel capo di cui essa è diventata fisicamente la madre". Nel fiat il primo atto di questo amore. Molto bene Hugo Rahner afferma: "Tutta la storia della Chiesa è lo sviluppo del mistero che si compie nel cuore di Maria".

Don Alfredo Morselli

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Quando inizia la Pasqua ?
Non solo nei giorni della Settimana Santa e del periodo pasquale, ma per tutto l'anno ecclesiastico, ci si pongono domande su Gesù Cristo, sulla sua missione e sul suo significato. Alcune di queste domande rimangono senza risposta. Ed anche quando ci sembra di essere vicini ad una risposta, qualcosa ci ostacola di nuovo. Così, da un lato, siamo continuamente esposti alle esigenze della vita ed alle parole e, dall'altro, alla poca chiarezza. Non siamo nella condizione di rispondere a tutto con i nostri mezzi umani. Il dono della fede è un obiettivo solo parzialmente raggiungibile con i mezzi umani. La grazia è un mezzo reale. Ma questo non sempre ci fa piacere, così come non fece piacere neppure agli apostoli ed ai contemporanei di Gesù. Perciò ad esempio quando si parla della fede nella sua resurrezione, è interessante il modo in cui apostoli e discepoli giunsero alla sua comprensione. La fede nella resurrezione si andò gradatamente rafforzando nel loro cuore, secondo un proprio ordine e tempo. Non tutto si concluse quel mattino della resurrezione. Ricordiamo il sepolcro vuoto, il dubbio che qualcuno avesse rubato il suo corpo e poi Tommaso, Emmaus, la venuta di Gesù tra gli apostoli che si accingevano a preparare la colazione sulla riva del lago. Anche l'accusa agli apostoli di averlo rubato quando il sepolcro era al sicuro. Sarebbe trascorso un altro po' di tempo prima che Pietro riconoscesse in piazza pubblicamente che Gesù era vivo, che era risorto.
Il cammino della fede che gli apostoli hanno dovuto percorrere non è a noi interdetto e bisogna percorrerlo. Non è come un passaggio attraverso un fiume, ma è continuo e bisogna sapere che non è un attimo e che ci imbatteremo in nuove domande e risposte.
L'unanime celebrazione della Pasqua in tutta la Chiesa è una grande testimonianza ed incoraggiamento. La Chiesa una volta l'anno si raccoglie in modo particolare attorno al Risorto, sebbene ogni volta sia raccolta sui sacramenti, sulla preghiera, alla Sua presenza. Per questo la nostra celebrazione del Risorto non inizia e non si conclude con la Pasqua del calendario. Non si conclude neppure con la fine del periodo pasquale con la celebrazione di Pentecoste. Da una Pasqua ben preparata e cristianamente celebrata provengono la forza e la risposta a molte questioni di vita e di fede.
La Vergine è al centro dell'assemblea degli apostoli che medita sul mistero e sul significato della Resurrezione di Gesù e continua ad esserlo anche oggi. Oggi medita insieme a noi e ci fornisce utili indicazioni e consigli. Con lei il nostro cammino di credenti è più semplice. La sua unione con la Chiesa e con ogni individuo è una grazia preziosa.

Fr. Ivan Landeka

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Consacrazione al Cuore Immacolato

Madre Celeste,
noi dell'Innamorati di Maria ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato.
Il tuo Cuore sia per noi un sicuro rifugio.
Siamo tanto innamorati di te, Mamma.
Insegnaci a vivere cristianamente la nostra vita.
Insegnaci ad essere obbedienti alla volontà del Signore.
Insegnaci a pregare con il cuore come tu vuoi.

Mamma, ti chiediamo un grande dono:
Che il nostro cuore sia sempre con il tuo fino alla fine della nostra vita.

Nei momenti di prova il tuo Cuore sia per noi Vita.
Nell'amarezza del mondo il tuo Cuore sia per noi Dolcezza.
Nei momenti di abbattimento il tuo Cuore sia per noi Speranza.

Mamma, come è dolce essere tuo figlio !!

Amen.

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Intenzioni di preghiere

- Che Internet non sia uno strumento di impurità ma utile
alla crescita della persona.

13 Maggio a Fatima
Nella prima parte di questo secolo, cioè fino al 1914, la società
umana presentava un aspetto brillante. Vi era un indiscutibile
progresso in tutti i campi. La vita economica aveva raggiunto
una prosperità senza precedenti. La vita sociale era facile e
attraente. L'umanità sembrava avanzare verso l'età dell'oro.
Tuttavia alcuni sintomi gravi non erano intonati ai colori ridenti
di questo quadro. Vi erano miserie materiali e morali. Ma pochi
misuravano in tutta la loro portata la importanza di questi fatti.
La grande maggioranza si aspettava che la scienza e il progresso
risolvessero tutti i problemi. La prima guerra mondiale venne a
opporre una terribile smentita a queste prospettive. Le difficoltà
si aggravarono incessantemente in tutti i sensi finché, nel 1939,
sopravvenne la seconda guerra mondiale.
E così arriviamo alla situazione attuale, in cui si può dire che
non vi è sulla terra una sola nazione che non sia alle prese,
in quasi tutti i campi, con crisi gravissime. In altri termini, se
analizziamo la vita interna di ogni nazione, notiamo in essa
uno stato di agitazione, di disordine, di scatenamento di appetiti
e di ambizioni, di sovvertimento di valori, che, se non è ancora
anarchia aperta, in ogni caso avanza in questa direzione. Nessun
uomo di Stato contemporaneo ha ancora saputo presentare una
soluzione che sbarri il passo a questo processo patologico di
portata universale. L'elemento essenziale dei messaggi della
Madonna e dell'Angelo del Portogallo a Fatima, nell'anno 1917,
consiste proprio nell'aprire gli occhi degli uomini sulla gravità di
questa situazione, nell'insegnare loro la sua spiegazione alla luce
dei piani della divina Provvidenza, e nell'indicare i mezzi
necessari per evitare la catastrofe. La Madre di Dio ci insegna
la storia della nostra epoca e, ancora di più, il suo futuro.
L'Impero Romano d'Occidente si chiuse con un cataclisma
illuminato e analizzato dal genio di quel grande Dottore che fu
sant'Agostino. Il tramonto del Medioevo fu previsto da un grande
profeta, san Vincenzo Ferrer. La Rivoluzione francese, che segna
la fine dell'Evo Moderno, fu prevista da un altro grande profeta
nello stesso tempo grande Dottore, san Luigi Maria Grignion di
Montfort. L'Evo Contemporaneo, che sembra sul punto di
chiudersi con una nuova crisi, ha un privilegio maggiore.
A parlare agli uomini è venuta la Madonna. Sant'Agostino non
poté fare altro che spiegare ai posteri le cause della tragedia
di cui era spettatore. San Vincenzo Ferrer e san Luigi Maria
Grignion di Montfort cercarono invano di allontanare la
tempesta: gli uomini non li vollero ascoltare.
La Madonna, nello stesso tempo, spiega i motivi della crisi
e indica il suo rimedio, profetizzando la catastrofe nel caso
che gli uomini non la ascoltino. Da tutti i punti di vista,
per la natura del contenuto e per la dignità di chi le ha fatte,
le rivelazioni di Fatima superano, quindi, tutto quanto la
Provvidenza ha detto agli uomini nella imminenza delle
grandi burrasche della storia.

Per tutti questi motivi si può affermare categoricamente,
e senza nessun timore di essere
contraddetti, che le apparizioni della Madonna e dell'Angelo
della Pace a Fatima costituiscono l'avvenimento più
importante e più entusiasmante del secolo XX.

Novene - Corone - Tridui

Maggio

29/4-7/5 Novena alla Madonna di Pompei
3-12
Novena a S.Leopoldo Mandic
4-12 Coroncina alla Madonna di Fatima
8 Supplica alla Madonna di Pompei
13-21 Novena a S.Rita
15-23 Novena a Maria Ausiliatrice
17-25 Novena alla Madonna di Caravaggio
31-12/6 Tredicina a S.Antonio da Padova

Per tutte la novene e coroncine vi
consigliamo: "Il libro delle novene"
Editrice Ancilla L.40.000

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L'angolo delle preghiere

Cerco la gioia

Signore Gesù, ho cercato la gioia lungo i sentieri della vita. A ogni creatura ho chiesto la felicità: ne gustai alcune briciole come l'affamato gusta il tozzo di pane. Ma non fui mai sazio. "Signore, hai fatto il mio cuore per te, e rimane inquieto finché non riposo in te".
Tu solo, Signore, puoi farmi felice. Signore, donami per sempre la tua gioia perché io pure possa donarla ai fratelli che piangono.

Amen.

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Messaggio di Medjugorje

Medjugorje 25-04-97
16 anni e 10 mesi dalla prima apparizione

Cari figli, oggi vi invito ad aprirvi a Dio come un fiore si apre ai raggi del sole del mattino. Figlioli non abbiate paura. Io sono con voi e intercedo presso Dio per ognuno di voi, perché il vostro cuore accetti il dono della conversione. Solo così, figlioli, capirete l'importanza della grazia in questi tempi e Dio vi diventerà più vicino.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Che cosa c'è in Internet

Ci sono già molti siti dedicati alla fede Cattolica in Internet ma purtroppo ci sono anche molti siti di sette che esternamente confondono i Cattolici. Io ho cercato di selezionare i siti interamente Cattolici .

Vi segnaliamo il Trattato della Vera Devozione a Maria on line
http://sanlorenzo.dataport.it/Veradevozione/Trattatoindice.htm
Tutto il trattato è on line ed è veramente molto ben fatto.

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Il cuore del gruppo
Cari amici,
il nostro bollettino "Innamorati di Maria" stà per compiere un anno di vita in Rete. Vorrei ringraziare tutti perché senza di voi il bollettino non avrebbe avuto il suo piccolo cammino. L'obbiettivo del 1° anno era: "
Portare la presenza della Madre Celeste in Internet". Oggi posso testimoniare che questo è avvenuto. La Madonna ha chiamato tutti voi qui in questo sito senza che facessimo pubblicità (o banner).
Stiamo per entrare nel 2° anno e l'obbiettivo sarà: "
Evangelizzare Internet".
A tutti voi che siete iscritti al gruppo spedirò una mail di "strategia" =.)
Forza, forza, forza !!! Dio entrerà anche via Internet nei cuori dei suoi figli !!
Caesar
.

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Se è da pubblicare sul bollettino barrare-

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Notizie
LA PASQUA A MEDJUGORJE
Durante la Settimana Santa ed anche a Pasqua sono giungi continuamente a Medjugorje nuovi gruppi di pellegrini che qui hanno voluto prepararsi ed insieme celebrare la più importante festività cristiana. Circa diecimila pellegrini hanno celebrato la Pasqua presso il santuario di Medjugorje. Proprio per il gran numero di fedeli, la liturgia del Giovedì Santo ed i riti del Venerdì e Sabato Santo sono stati organizzati in nove lingue, specifiche per ciascun gruppo linguistico. Tra i pellegrini stranieri i gruppi più numerosi erano quelli di Austria, Germania, Italia, America, Francia, Argentina, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria, Romania, Messico, Paesi Bassi, Australia, Libano, Canada, Nuova Zelanda, Belgio, Slovenia e Slovacchia. Eccezionalmente numerosi durante tutte queste giornate sono stati anche i pellegrini provenienti da tutte le regioni della Croazia e dalle parrocchie circostanti, venuti a Medjugorje per la confessione pasquale. A testimonianza del gran numero di pellegrini che hanno visitato Medjugorje durante i giorni di Pasqua, basterà dire che tutte le sere, durante il programma di preghiera della durata di tre ore, in media una ventina di sacerdoti hanno confessato.

Il giorno di Pasqua il Provinciale dei francescani dell'Erzegovina, fra Tomislav Pervan, ha benedetto la statua del "Risorto", opera e dono dello scultore contemporaneo Andrej Ajdic. La statua di bronzo è alta 6 metri ed è stata provvisoriamente collocata dietro la chiesa parrocchiale. Attorno al "Risorto" verrà presto realizzato anche uno spazio di preghiera, in modo che una tale opera artisticamente valida possa essere un incentivo alla preghiera ed alla vita spirituale. Una miniatura del "Risorto" è stata donata al Santo Padre in occasione della sua visita pastorale in Slovenia.

I N F O R M A Z I O N I su Medjugorje
Informiamo tutti i gruppi di pellegrini ed i singoli che vengono in pellegrinaggio a Medjugorje che il programma di preghiera serale in chiesa, nel periodo invernale, si tiene dalle 17 alle 20 (alle 17 il Rosario, alle 18 la Santa Messa, le benedizioni e la terza parte del rosario).
L'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare si tiene il mercoledì ed il sabato dalle 21 alle 22 ed il giovedì subito dopo la S. Messa serale. L'adorazione e la preghiera dinanzi al Crocifisso si tiene tutti i venerdì in Chiesa dopo la Santa Messa serale. Tutte le domeniche alle 15 si recita il Rosario sulla Collina delle apparizioni e tutti i venerdì alla stessa ora la Via Crucis a Krizevac. Ci si puo confessare tutte le sere almeno un'ora prima dell'inizio del programma di preghiera.
Le Sante Messe per i vari gruppi linguistici si tengono nel corso della mattinata previo adeguati accordi.
Tutte le informazioni relative al programma di preghiera presso il Santuario della Regina della Pace di Medjugorje, ed anche altre informazioni possono essere richieste all'Ufficio Informazioni, tel. 387 88 65 19 88, dalle 08.00 alle 17.00. Invitiamo quindi tutti gli organizzatori di gruppi di pellegrini di informare i propri partecipanti, al momento dell'arrivo a Medjugorje, della possibilità di richiedere notizie importanti presso l'Uffici Informazioni situato affianco davanti alla casa parrocchiale e non all'Ufficio Parrocchiale.

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Conclusione...

Il 24 di Maggio questo bollettino compierà un anno di vita in Internet. Ho avuto tante esperienze nuove e tante gioie ma anche tanto sacrificio. Non ho voluto fare pubblicità perché la Mamma Celeste stessa avrebbe chiamato i suoi figli. Ed eccoci qua... Personalmente, anche se non vi conosco fisicamente, sento un grande affetto verso tutti voi amici di Innamorati di Maria. L'obbiettivo del 2° anno è : "Evangelizzazione di Internet " !!
Uniamoci e.... all'attacco !!!!
Caesar

Il mese di Giugno è dedicato al S. Cuore di Gesù quindi se qualcuno vuole spedirmi qualche materiale può usufruire l'angolo delle segnalazioni.Vi ringrazio per le vostre preghiere e per i vostri commenti positivi per questo piccolo bollettino.

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Ti ringrazio Mamma Celeste perché so che ogni persona che ha visitato questa pagina è stata chiamata da te.
Ti chiedo di proteggere e di accompagnare queste anime nella loro vita.
Fa ,o Madre, che tutti possano conoscere presto
l'Amore di Dio.


"
Se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia."- Madonna di Medjugorje

Questa pagina è dedicata all' Ausiliatrice
- 24-05-97 Maria Ausiliatrice -

May you live to see & feel the GOD's LAND

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