Mailing list Innamorati di Maria |
Bollettino telematico per la
formazione spirituale del gruppo mariano di Internet - - - - - - NUMERO 12
Maggio
'98
Mese
dedicato a Maria Santissima
Meditazioni
Il
messaggio di Gesù ricevuto da una carismatica il 6 marzo '95
"Mia Madre piange veramente, figli miei.
Se una madre terrena piangesse lacrime di sangue verrebbe
riconosciuta come madre di grande amore. La Madre Celeste invece
viene derisa. E' argomento di scandalo per coloro che se ne
servono nella stampa; è oggetto di derisione per coloro che
indossano le mie vesti; è motivo di superstizione per chi crede
fanaticamente come fosse oggetto di superstizione a cui
attaccarsi per essere liberato da ogni male. Maria in questo
momento di profondo dolore indossa la vesta dell'umiliazione e
versa lacrime di sangue per puro amore perché vede i suoi figli
andare verso la perdizione. Nessuno più l'ascolta, anzi ne fa
oggetto di derisione. Amatela profondamente, fratelli. Amatela,
perché Lei vi porterà alla salvezza a vedrete trionfare il mio
Nome attraverso il suo nome.
Non confondetevi nella delusione degli uomini. Non rinunciate ad
essere figli di Maria e oggetto del Suo Amore, perché Lei si
definisce Madre dell'umanità, perché di questo grande titolo
l'ha rivestita il Padre. Seguite le sue orme e avrete certa la
salvezza. Ricopritevi del Suo manto, il manto dell'umiltà.
Non abbiate orecchi per gli uomini e siate silenziosi come Lei.
Rimanete intatti nello spirito e, piuttosto che pronunciare
parole vane, tacete: Lei nel silenzio meditava e congiungeva con
Dio. DateLe spazio nel vostro cuore perché il Suo Cuore sia
unito al vostro e abbiate a fare un'unica comunione, unità
perfetta fra Madre e figli, ed Ella vi farà sedere al suo desco
nella casa di Nazareth.
Non sentitevi mai sminuiti ad essere poveri ed umili, ma abbiate
l'orgoglio di essere figli di tale Madre e degni figli,
attraverso Lei, del Padre. Dunque venerate questa sacra immagine
che piange lacrime di dolore per i suoi figli.
Io (Gesù) vi do il mio Cuore: amatela col mio Cuore."
Ave Maria...
E' Recitare con
grande pietà l'Ave Maria, cioè il saluto angelico, di cui pochi
cristiani anche istruiti conoscono il pregio, il merito,
l'eccellenza e la necessità. Per farne conoscere il valore
spirituale, la Vergine è apparsa a grandi santi molto
illuminati, come san Domenico, san Giovanni da Capestrano, il
beato Alano della Rupe. Essi composero libri interi sulle
meraviglie di questa preghiera e la sua efficacia per convertire
le anime, Proclamarono a gran voce e predicarono apertamente
quanto segue:
- la salvezza del mondo è iniziata con l'Ave Maria; così, anche
la salvezza di ciascuno dipende da tale preghiera;
- questa preghiera fece produrre il frutto di vita alla terra
arida e sterile; così, se recitata bene, farà germogliare anche
in noi la parola di Dio e il frutto di vita, Gesù Cristo;
- l'Ave Maria è una rugiada celeste che irriga la terra, cioè
l'anima, perché dia frutto a suo tempo; chi non è irrorato
dalla rugiada celeste di questa preghiera non porta frutti, ma
solo triboli e spine, e va incontro alla maledizione.
Ecco quanto la Santa Vergine rivelò al beato Alano della Rupe,
come è scritto nel suo libro "De dignitate Rosari" e
come è riferito poi da Cartagena: "Sappi, figlio mio, e
portalo a conoscenza di tutti, che è indizio probabile e vicino
di dannazione eterna il recitare con avversione, tiepidezza e
negligenza il Saluto angelico". Sono parole, queste, molto
consolanti e terribili a un tempo, che si stenterebbe a credere
se non ce le garantissero per vere quel sant'uomo e, prima di
lui, san Domenico e, dopo, tante insigni personalità insieme
all'esperienza di parecchi secoli.
Si è sempre notato, infatti, che coloro che portano il marchio
della riprovazione, come tutti gli eretici, gli empi, gli
orgogliosi e i mondani, odiano e disprezzano l'Ave Maria e il
Rosario.
Gli eretici imparano ancora a recitare il pater, ma non l'Ave
Maria, né il Rosario. Li considerano con orrore. Porterebbero su
di sé più volentieri una biscia che una corona. Anche gli
orgogliosi, per quanto cattolici, hanno le stesse inclinazioni
del loro padre Lucifero, disprezzando l'Ave Maria o non hanno per
essa che indifferenza, e considerano il Rosario come devozione da
donnette, buona unicamente per gli ignoranti e coloro che non
sanno leggere. L'esperienza invece insegna -l'abbiamo visto- che
quelli che presentano grandi segni di predestinazione amano,
gustano e recitano con piacere l'Ave Maria; e più sono uniti a
Dio, più amano questa preghiera. E' ciò che la Beata Vergine
diceva ancora al beato Alano dopo le parole sopra riferite.
(Tratto dal libro "Trattato della vera devozione a
Maria" di S. Luigi Maria da Monfart)
Maria
Santissima
- La concezione
della Chiesa
La maternità spirituale di Maria SS.
costituisce «ua consolantissima verità, che per libero
beneplacito del sapientissimo Iddio fa parte integrante del
mistero dell'umana salvezza; essa, perciò dev'essere ritenuta
per fede da tutti i cristiani"; Paolo VI, Esortazione
Apostolica Signum magnum del 13-5-1967). Paolo VI, nel
discorso conclusivo della terza sessione del Concilio Vaticano
II, il 21 novembre 1964, dichiarava solennemente: «A gloria
dunque della Vergine e a nostro conforto, noi proclamiamo Maria
Santissima Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo di Dio,
tanto dei fedeli come dei pastori, che la chiamano Madre
amorosissima; e vogliamo che con tale titolo soavissimo d'ora
innanzi la Vergine venga ancor più onorata e rispettata». A
partire da questa proclamazione, la funzione materna di Maria nei
confronti della Chiesa è stata sempre più oggetto
dell'insegnamento del magistero; recentemente l'enciclica Redemptoris
Mater ha diffusamente sviluppato questo tema. Il fondamento
della maternità spirituale della Vergine nei confronti della
Chiesa consiste del fatto che Gesù, il Figlio di Maria, è il
"Capo del Corpo che è la Chiesa": Gesù è un unica
persona, "uno" con tutti i battezzati, ed è, in
potenza, capo di tutti gli uomini, i quali sono chiamati a far
parte della Chiesa. L'unità di Gesù con i battezzati è tale
per cui è impossibile che Maria possa essere soltanto madre del
Capo della Chiesa senza essere madre di tutto il corpo dell
Chiesa stessa. S. Pio X ha magnificamente spiegato questi
concetti:
"Nello stesso seno dunque della castissima Madre, Cristo
prese la carne e insieme si unì un corpo Spirituale, formato da
coloro "che avrebbero creduto in Lui". In tal modo si
può dire che Maria, portando nel suo seno il Salvatore, abbia
portato anche coloro la cui vita era contenuta in quella del
Salvatore. Tutti noi, dunque, che siamo uniti a Cristo, e, a dir
dell'Apostolo, "membra del corpo di Lui, della sua carne e
delle sue ossa" (Ef 5,30), siamo usciti dal seno di
Maria, e a somiglianza di un corpo unito al suo capo. Quindi per
una ragione tutta spirituale e mistica, noi siamo chiamati figli
di Maria, ed ella è Madre di noi tutti. "Madre, a dir vero,
spirituale ma senza dubbio Madre delle membra di Cristo che siamo
noi" (S.Aug., De sancta Virginitate, c. 6)".
* * *
Appare chiaro, a questo punto,
che Maria ha cominciato ad essere Madre della Chiesa quando ha
cominciato ad essere Madre di Gesù, cioè quando ha formulato il
suo assenso di fede e di obbedienza all'angelo. In questo senso
si esprime Pio XII:
"Quando la piccola fanciulla di Nazaret pronunciò il suo
"Fiat" in seguito al messaggio dell'Angelo ed il Verbo
si fece carne nel suo seno, Ella divenne non solo la madre di Dio
nell'ordine fisico della natura, ma anche nell'ordine
soprannaturale della grazia; Ella diventò anche la madre di
tutti coloro che per mezzo dello Spirito Santo sarebbero
diventati una cosa sola, sotto la guida del suo divin Figlio. La
madre del capo sarebbe diventata la madre delle membra. La madre
della vite sarebbe stata la madre dei tralci"
* * *
Questa indicazione del
magistero è in armonia perfetta con la S.Scrittura, in
particolare con alcune pericopi del Vangelo di S.Luca L'Angelo si
rivolge a Maria con parole che fanno intendere, fin da subito,
che l'Incarnazione non sarebbe stato soltanto un fatto
riguardante Gesù e la Vergine; certamente Ella ha preso
coscienza gradualmente, nel corso della sua vita, di tutto ciò
che il suo ruolo nella storia della salvezza avrebbe implicato,
ma fin da subito, ha in qualche modo compreso che sarebbe
divenuta la Madre di un nuovo popolo. Il primo elemento che ci
orienta in questa direzione è costituito dal fatto che l'Angelo
saluta Maria con la parola chaire= gioisci; questa espressione è
tradotta dalla Bibbia della CEI con "Ti saluto", e
dalla Vulgata con "Ave"; pur non potendo definire
erronee queste versioni, tuttavia esse, a prima vista, non
permettono di osservare gli importanti significati che questo
saluto comporta. Il saluto "gioisci, piena di grazia, il
Signore è con te", costituisce una locuzione ricca di
riferimenti a diversi passi dell'Antico Testamento -Maria, ben
conscia di questo, si chiede infatti "che senso avesse tale
saluto"- In particolare l'espressione "gioisci"
ricordava ad ogni ebreo che conosceva le Scritture, e quindi
anche alla Vergine, alcuni importanti oracoli profetici:
"Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con
tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!"
"Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad
abitare in mezzo a te oracolo del Signore -."
"Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di
Gerusalemme!"
Questo sigifica che il
messaggero celeste stava annunciando a Maria che in lei si
sarebbero compiute le profezie in cui il popolo di Giuda e di
Israele venivano salutati con medesima espressione
"gioisci". A Maria fin da subito, tramite questa stessa
espressione, viene rivelato che nella sua persona era
virtualmente presente tutto il nuovo Israele. Più tardi Maria
comprenderà appieno che il nuovo Israele è la Chiesa, ma già
fin d'ora è invitata ad accettare di assumere in sè la
personalità corporativa del popolo della nuova alleanza. Di
questo popolo Marià è chiamata anche ad esserne Madre: S. Luca
descrive le parole dell'angelo:
[36]Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha
concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti
dicevano sterile:
Questo fatto non serve soltanto come motivo di credibilità per
la vergine stessa; un evento miracoloso senz'altro era opportuno
per confermare nella fede la Madonna; tuttavia l'angelo,
esponendo questo prodigio con un discorso ricchissimo di
riferimenti all'Antico Testamento, invita Maria ad interpretare
il fatto alla luce della Scrittura. Il prodigio della concezione
verginale di Gesù, relazionato dall'angelo con la concezione
miracolosa da parte di Elisabetta, è relazionato implicitamente
-a causa del contesto- con tutte le donne sterili dell'Antico
Testamento, che cocepiscono per intevento di Dio. Tutte le donne
sterili miracolate da Dio nell'antico testamento (Sara, sposa di
Abramo, Anna, madre di Samuele, etc.) fino ad Elisabetta -tutte
sterili a cui Dio toglie la maledizione della sterilità- erano
tutte prefigurazioni di Maria; in Lei, attraverso un prodigio
particolarmente straordinario -non più una sterile, ma una
vergine concepisce e partorisce- viene ad essere significata la
fine definitiva della maledizione, indicata dalla sterilità
stessa. Il Vangelo ci mostra come Maria comprenda in questo senso
le parole dell'angelo: un'indizio importante è costituito dalle
parole del Magnificat "ha guardato l'umiltà della sua
serva": la parola greca che solitamente viene tradotta con umiltà
(gr. tapeinosis), senza perdere questa indicazione, indica
soprattutto umiliazione, precisamente l'umiliazione della donna
sterile, considerata, secondo l'antica mentalità ebraica,
portatrice di maledizione. Maria riprende quasi alla lettera le
parole di Anna, la madre sterile di Samuele, che aveva fatto a
Dio questo voto:
"Signore degli eserciti, se guarderai l'umiliazione (gr.
tapeinosis) della tua serva e ti ricorderai di me, se non
dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio
maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua
vitaÉ". (Sam 1,11)
S. Luca usa ancora un termine
molto simile a tapeinosis per indicare l'umilazione di
Elisabetta, derivante dalla sua sterilità:
[24]Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne
nascosta per cinque mesi e diceva: [25] "Ecco che cosa ha
fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di
togliere la mia vergogna (=umilazione) tra gli uomini".
La frase del Magnificat "ha guardato l'umiltà della sua serva" vuol dire soprattutto che Dio aveva guardato la situazione di sterilità dell'antico Israele, ormai giunto, come tale, ad una crisi senza via di sbocco; l'antico Israele era come una donna sterile, "maledetta"; in Maria, Figlia di Sion, questa condizione è mutata; la sterile maledetta è ora la Vergine benedetta tra le donne, Vergine eppure ricca di figli, Maria, Chiesa e Madre della Chiesa. Maria può interpretare come riferiti a lei alcuni oracoli pronunciati, in un primo senso letterale, nei confronti di Gerusalemme
[21]Tu penserai: "Chi mi ha generato costoro? Io ero priva di figli e sterile; questi chi li ha allevati? Ecco, ero rimasta sola e costoro dove erano?".
[1]Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. [2]Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, [3]poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un tempo deserte. [4]Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. [5]Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra.
* * *
Quando Maria ha risposto
all"angelo "Ecco la serva del Signore",
riconoscendo e accettando la funzione assegnatale da Dio , e
"Si faccia di me secondo la tua parola" prestando
l'ossequio della fede al mistero che le si rivelava , ha
accettato di concepire anche la Chiesa; come afferma S.Agostino,
"il suo amore ha collaborato affinché nella Chiesa vengano
generati credenti che sono le membra di quel capo di cui essa è
diventata fisicamente la madre". Nel fiat il primo atto di
questo amore. Molto bene Hugo Rahner afferma: "Tutta la
storia della Chiesa è lo sviluppo del mistero che si compie nel
cuore di Maria".
Don Alfredo Morselli
Quando inizia la Pasqua ?
Non solo nei giorni della Settimana Santa
e del periodo pasquale, ma per tutto l'anno ecclesiastico, ci si
pongono domande su Gesù Cristo, sulla sua missione e sul suo
significato. Alcune di queste domande rimangono senza risposta.
Ed anche quando ci sembra di essere vicini ad una risposta,
qualcosa ci ostacola di nuovo. Così, da un lato, siamo
continuamente esposti alle esigenze della vita ed alle parole e,
dall'altro, alla poca chiarezza. Non siamo nella condizione di
rispondere a tutto con i nostri mezzi umani. Il dono della fede
è un obiettivo solo parzialmente raggiungibile con i mezzi
umani. La grazia è un mezzo reale. Ma questo non sempre ci fa
piacere, così come non fece piacere neppure agli apostoli ed ai
contemporanei di Gesù. Perciò ad esempio quando si parla della
fede nella sua resurrezione, è interessante il modo in cui
apostoli e discepoli giunsero alla sua comprensione. La fede
nella resurrezione si andò gradatamente rafforzando nel loro
cuore, secondo un proprio ordine e tempo. Non tutto si concluse
quel mattino della resurrezione. Ricordiamo il sepolcro vuoto, il
dubbio che qualcuno avesse rubato il suo corpo e poi Tommaso,
Emmaus, la venuta di Gesù tra gli apostoli che si accingevano a
preparare la colazione sulla riva del lago. Anche l'accusa agli
apostoli di averlo rubato quando il sepolcro era al sicuro.
Sarebbe trascorso un altro po' di tempo prima che Pietro
riconoscesse in piazza pubblicamente che Gesù era vivo, che era
risorto.
Il cammino della fede che gli apostoli hanno dovuto percorrere
non è a noi interdetto e bisogna percorrerlo. Non è come un
passaggio attraverso un fiume, ma è continuo e bisogna sapere
che non è un attimo e che ci imbatteremo in nuove domande e
risposte.
L'unanime celebrazione della Pasqua in tutta la Chiesa è una
grande testimonianza ed incoraggiamento. La Chiesa una volta
l'anno si raccoglie in modo particolare attorno al Risorto,
sebbene ogni volta sia raccolta sui sacramenti, sulla preghiera,
alla Sua presenza. Per questo la nostra celebrazione del Risorto
non inizia e non si conclude con la Pasqua del calendario. Non si
conclude neppure con la fine del periodo pasquale con la
celebrazione di Pentecoste. Da una Pasqua ben preparata e
cristianamente celebrata provengono la forza e la risposta a
molte questioni di vita e di fede.
La Vergine è al centro dell'assemblea degli apostoli che medita
sul mistero e sul significato della Resurrezione di Gesù e
continua ad esserlo anche oggi. Oggi medita insieme a noi e ci
fornisce utili indicazioni e consigli. Con lei il nostro cammino
di credenti è più semplice. La sua unione con la Chiesa e con
ogni individuo è una grazia preziosa.
Fr. Ivan Landeka
Consacrazione al Cuore
Immacolato Madre
Celeste, |
Intenzioni di preghiere - Che Internet non sia uno
strumento di impurità ma utile 13 Maggio a Fatima |
Novene - Corone - Tridui Maggio 29/4-7/5
Novena alla Madonna di Pompei Per
tutte la novene e coroncine vi |
Cerco la gioia Signore
Gesù, ho cercato la gioia lungo i sentieri della vita. A
ogni creatura ho chiesto la felicità: ne gustai alcune
briciole come l'affamato gusta il tozzo di pane. Ma non
fui mai sazio. "Signore, hai fatto il mio cuore per
te, e rimane inquieto finché non riposo in te". Amen. |
Medjugorje
25-04-97
16 anni e 10 mesi dalla prima apparizione
Cari figli, oggi vi invito ad aprirvi a Dio come un
fiore si apre ai raggi del sole del mattino. Figlioli non abbiate
paura. Io sono con voi e intercedo presso Dio per ognuno di voi,
perché il vostro cuore accetti il dono della conversione. Solo
così, figlioli, capirete l'importanza della grazia in questi
tempi e Dio vi diventerà più vicino.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Ci sono già molti siti dedicati alla fede Cattolica in Internet ma purtroppo ci sono anche molti siti di sette che esternamente confondono i Cattolici. Io ho cercato di selezionare i siti interamente Cattolici .
Vi segnaliamo il
Trattato della Vera Devozione a Maria on line
http://sanlorenzo.dataport.it/Veradevozione/Trattatoindice.htm
Tutto il trattato è on line ed è veramente molto ben fatto.
Il
cuore del gruppo
Cari amici,
il nostro bollettino "Innamorati di Maria" stà per
compiere un anno di vita in Rete. Vorrei ringraziare tutti
perché senza di voi il bollettino non avrebbe avuto il suo
piccolo cammino. L'obbiettivo del 1° anno era: "Portare la presenza della Madre
Celeste in Internet".
Oggi posso testimoniare che questo è avvenuto. La Madonna ha
chiamato tutti voi qui in questo sito senza che facessimo
pubblicità (o banner).
Stiamo per entrare nel 2° anno e l'obbiettivo sarà: "Evangelizzare Internet".
A tutti voi che siete iscritti al gruppo spedirò una mail di
"strategia" =.)
Forza, forza, forza !!! Dio entrerà anche via Internet nei cuori
dei suoi figli !!
Caesar.
Notizie
LA PASQUA
A MEDJUGORJE
Durante la
Settimana Santa ed anche a Pasqua sono giungi continuamente a
Medjugorje nuovi gruppi di pellegrini che qui hanno voluto
prepararsi ed insieme celebrare la più importante festività
cristiana. Circa diecimila pellegrini hanno celebrato la Pasqua
presso il santuario di Medjugorje. Proprio per il gran numero di
fedeli, la liturgia del Giovedì Santo ed i riti del Venerdì e
Sabato Santo sono stati organizzati in nove lingue, specifiche
per ciascun gruppo linguistico. Tra i pellegrini stranieri i
gruppi più numerosi erano quelli di Austria, Germania, Italia,
America, Francia, Argentina, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna,
Ungheria, Romania, Messico, Paesi Bassi, Australia, Libano,
Canada, Nuova Zelanda, Belgio, Slovenia e Slovacchia.
Eccezionalmente numerosi durante tutte queste giornate sono stati
anche i pellegrini provenienti da tutte le regioni della Croazia
e dalle parrocchie circostanti, venuti a Medjugorje per la
confessione pasquale. A testimonianza del gran numero di
pellegrini che hanno visitato Medjugorje durante i giorni di
Pasqua, basterà dire che tutte le sere, durante il programma di
preghiera della durata di tre ore, in media una ventina di
sacerdoti hanno confessato.
Il giorno di Pasqua il Provinciale dei francescani
dell'Erzegovina, fra Tomislav Pervan, ha benedetto la statua del
"Risorto", opera e dono dello scultore contemporaneo
Andrej Ajdic. La statua di bronzo è alta 6 metri ed è stata
provvisoriamente collocata dietro la chiesa parrocchiale. Attorno
al "Risorto" verrà presto realizzato anche uno spazio
di preghiera, in modo che una tale opera artisticamente valida
possa essere un incentivo alla preghiera ed alla vita spirituale.
Una miniatura del "Risorto" è stata donata al Santo
Padre in occasione della sua visita pastorale in Slovenia.
I N F O R
M A Z I O N I su Medjugorje
Informiamo tutti i gruppi
di pellegrini ed i singoli che vengono in pellegrinaggio a
Medjugorje che il programma di preghiera serale in chiesa, nel
periodo invernale, si tiene dalle 17 alle 20 (alle 17 il Rosario,
alle 18 la Santa Messa, le benedizioni e la terza parte del
rosario).
L'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare si tiene il
mercoledì ed il sabato dalle 21 alle 22 ed il giovedì subito
dopo la S. Messa serale. L'adorazione e la preghiera dinanzi al
Crocifisso si tiene tutti i venerdì in Chiesa dopo la Santa
Messa serale. Tutte le domeniche alle 15 si recita il Rosario
sulla Collina delle apparizioni e tutti i venerdì alla stessa
ora la Via Crucis a Krizevac. Ci si puo confessare tutte le sere
almeno un'ora prima dell'inizio del programma di preghiera.
Le Sante Messe per i vari gruppi linguistici si tengono nel corso
della mattinata previo adeguati accordi.
Tutte le informazioni relative al programma di preghiera presso
il Santuario della Regina della Pace di Medjugorje, ed anche
altre informazioni possono essere richieste all'Ufficio
Informazioni, tel. 387 88 65 19 88, dalle 08.00 alle 17.00.
Invitiamo quindi tutti gli organizzatori di gruppi di pellegrini
di informare i propri partecipanti, al momento dell'arrivo a
Medjugorje, della possibilità di richiedere notizie importanti
presso l'Uffici Informazioni situato affianco davanti alla casa
parrocchiale e non all'Ufficio Parrocchiale.
Il 24 di Maggio
questo bollettino compierà un anno di vita in Internet. Ho avuto
tante esperienze nuove e tante gioie ma anche tanto sacrificio.
Non ho voluto fare pubblicità perché la Mamma Celeste stessa
avrebbe chiamato i suoi figli. Ed eccoci qua... Personalmente,
anche se non vi conosco fisicamente, sento un grande affetto
verso tutti voi amici di Innamorati di Maria. L'obbiettivo del
2° anno è : "Evangelizzazione di Internet " !!
Uniamoci e.... all'attacco !!!!
Caesar
Il mese di Giugno è
dedicato al S. Cuore di Gesù quindi se
qualcuno vuole spedirmi qualche materiale può usufruire l'angolo
delle segnalazioni.Vi
ringrazio per le vostre preghiere e per i vostri commenti
positivi per questo piccolo bollettino.
Introduzione | Home page | Preghiere | Siti | Indice bollettini | Amici
Ti ringrazio
Mamma Celeste perché so che ogni persona che ha visitato questa
pagina è stata chiamata da te.
Ti chiedo di proteggere e di accompagnare queste anime nella loro
vita.
Fa ,o Madre, che tutti possano conoscere presto
l'Amore di Dio.
"Se
sapeste quanto vi amo piangereste di gioia."- Madonna di Medjugorje
Questa
pagina è dedicata all' Ausiliatrice
- 24-05-97 Maria
Ausiliatrice -
May you live to see & feel the GOD's LAND
U r
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