Spett.le Direttore della Banca Commerciale Italiana -

Agenzia di Oristano via Garibaldi - 09170 Oristano.

 

Mi presento Antonino Arconte, vostro cliente dal 1979, con mia madre Mazzella Archina (deceduta il 31/Gen./91) e mia moglie Graziella Pinna. Tuttora titolare di un Conto risparmio sul quale dovevasi trasferire i Titoli al portatore in oggetto come ordinato da mia Madre più volte fino al 29/Gen./91.

 

Mi pregio scriverle, ancora una volta, rifacendomi al fascicolo che mi riguarda presso di Voi e, soprattutto, a quanto riassunto nella mia ultima Raccomandata a.r. da Voi ricevuta il 5 Agosto 1994, per la quale non ho ricevuto alcuna risposta alla data odierna.

Come già accennato al V/s. Spett.le Condirettore con la telefonata del 17/10.

il 10 Novembre 1994, finalmente, sarà davanti al Pretore di Oristano per discutere di numerose calunnie, tra le quali quelle che portarono la Banca a "rimangiarsi", sicuramente in buona fede, perchè tratta in inganno da "falsificazioni" ormai evidenti, l'operazione di trasferimento Titoli suddetta. Già accettata e in "esecuzione permanente", man mano che scadevano i Titoli al portatore. Come ordinato, su vostro consiglio, dai V/s. clienti Mazzella Archina e Antonino Arconte sottoscritto.

Semplicemente ricordando che, il Procuratore Dr.ssa Pinello, che ordinò il sequestro di Documenti, (non di Titoli o del Conto, come sarebbe stato suo dovere fare, se non fosse risultato tutto regolare alle indagini che seguirono!) disse, già nel Giugno 1993, all'allora Direttore Dr. Fadda che lei aveva ordinato il sequestro di Documenti da sottoporre a perizia, viste le accuse "ipotizzate" contro di me, ma aveva lasciato le fotocopie autenticate per tutti gli usi, non era quindi responsabile del "congelamento" di quella Operazione di trasferimento. Aggiungendo che lei, non poteva ordinare il dissequestro di un conto del quale non aveva ordinato il sequestro!

Egregio Direttore, tutto questo è ben evidenziato nel fascicolo suddetto.

Lo stesso confermato, a mezzo Racc.a.r., da mio Padre Augusto che vi ha scritto più volte confermandovi la mia titolarità su quanto sopra, nonchè attraverso regolare denuncia ai Carabinieri di Cabras.

Invio l'ultimo verbale di udienza Civile, unitamente a tutti gli altri, vi danno prova che nessuno ha contestato nelle SEDI GIUDIZIARIE l'autenticità delle dichiarazioni di mia Madre, se ne è guardato bene! Inviai a Voi anche quelle testamentarie, che sono state confrontate con la "DISPOSIZIONE DI TRASFERIMENTO" del 29 Gen.91, ma nessun ordine di sequestro è stato emesso!

Pur essendo evidente ormai, quale potrà essere la sentenza Civile, essa è fissata per il 3 Ottobre '95. Proverò a chiedere un anticipazione perchè l'intera vicenda è solo una tentata truffa, ma le condizioni della Giustizia Civile sono note. Perciò, se non avremo trovato soluzione a quanto in oggetto, prima del 10 Nov. presenterò tutta la questione al Pretore in udienza, come ulteriore prova di simulazioni, calunnie, truffe e appropriazioni indebite in mio danno che, le assicuro, sono molto ben documentate e già testimoniate. Vorrei però evitare di coinvolgere la Banca di cui ero e spero di poter continuare ad essere buon cliente, in una vicenda così squallida, come quella che verrà fuori in Pretura il 10 Novembre. Spero che me ne vogliate dare la possibilità.

Chiederò un appuntamento con lei per sentire le sue decisioni in merito la prossima settimana.

Distinti saluti.

In fede Antonino Arconte

 

 

 

........ 18 Ottobre 1994.

 

(P.S. Il Pretore di Oristano, il 2 Dicembre 1994, violando ogni più elementare Diritto di difesa, oltre a quelli garantiti dalla Convenzione Europea, mi condannò a sei mesi di reclusione, facendo uso di false testimonianze e falsi in Atto pubblico. Il 10 Febbraio 1997, la Corte d’Appello di Cagliari mi ha assolto perché il fatto non sussiste ! ma sono stato comunque derubato di ogni bene da questi mafiosi  travestiti da Pubblici Ufficiali!)

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