Spett.le Tribunale di Roma
AllIll.mo Presidente 6° sezione penale.
Oggetto : Procedimento penale RG 1797-95 n.1427/94 anno 94.
Istanza per lUdienza del 4 febbraio 1997.
Ill.mo Sig. Presidente della VI° sezione penale del Tribunale di Roma.
Il sottoscritto Antonino Stefano Maria Lino Livio Arconte, nato il 10/02/1954, imputato del reato di Calunnia per aver Esposto alla Commissione Europea per i Diritti dellUomo di Strasburgo, al Capo dello Stato ed al Ministero di Grazia e Giustizia la vera persecuzione Giudiziaria che subiva ad opera di personaggi corrotti, si pregia inviarLe quanto in oggetto, affinchè sia allegato agli atti .
Gli abusi di vario genere, ben elencati e documentati negli Esposti suddetti, riuscivano ad ingannare la Legge ed a procurare al sottoscritto una serie incredibile di condanne ingiuste che lo costringono da anni a difendersi in Giudizio senza potersi occupare daltro che di questo. Ciò mentre autentici calunniatori ed i loro complici procedevano a depredare il sottoscritto di ogni bene. Il tutto è stato ampiamente documentato alle sedi suindicate tanto che la Commissione Europea di Strasburgo, esaminando la prima parte del caso sottopostogli, e dopo aver sentito le difese del rappresentante del Governo Italiano presso il Consiglio dEuropa, ha potuto deliberare allunanimità il 12 Aprile 1996 che : A causa dellinattività dellAutorità Giudiziaria i "Voleurs" (Ladri !) hanno potuto continuare a sottrarre i suoi beni !.
Tuttavia, lo stesso Esposto e le stesse prove documentali (tutti Atti Pubblici) inviate alle massime Autorità Italiane, tra cui il Capo dello Stato, sono state oggetto da parte della Procura della Repubblica di Roma di due richieste di rinvio a Giudizio per lipotesi dei reati di calunnia come da Atti in oggetto del Processo suindicato.
Per ciò che riguarda la copia dellEsposto inviato alla Commissione Europea in pari data, per brevità le invio quanto disposto dalle Autorità Italiane e le scuse del rappresentante del Governo Italiano presso il Consiglio dEuropa che riconosce nel rinvio a Giudizio in oggetto la palese violazione dellArt.25 della Convenzione Europea e degli accordi di Londra del 6 Maggio 1969 n. 382
ciò in data 18 Aprile 1996 allegato n.1
essendo il Francese la Lingua Ufficiale della Commissione Europea mi sono permesso di tradurre il testo in Italiano. Allegato n.1a
Protestai immediatamente la violazione dei miei Diritti fondamentali di cui agli Articoli 13 e 25 della Convenzione Europea e che, per stessa ammissione del rappresentante del Governo Italiano, fanno parte integrante dellordinamento Giudiziario Italiano (infatti sono sul C.P.P al Capitolo Convenzioni Internazionali !) e per brevità mi limito ad inviarle copia originale di tali comunicazioni già pervenute a Strasburgo e da questi comunicate al Governo Italiano. Lettera del 12 Marzo 1996 allegato n.2.
Risposi alla Commissione e, contemporaneamente, vedendo che erano state commesse altre falsità in mio danno dalla Questura di Oristano al fine di procurarmi altri rinvii a Giudizio e conseguenti ingiuste condanne attraverso altre false dichiarazioni allAutorità Giudiziaria (questa volta di Roma)
inviai pc. allUfficio del Ministero di G.Giustizia Diritti Umani Dr.ssa Saragnano e pc. Al P.M G.Armati copia della lettera inviata alla C.E.D.U di Strasburgo il 16 Maggio 1996 per informarli di come venivano ottenuti i rinvii a Giudizio in oggetto. Allegato n.3
In seguito alla risposta poco chiara circa le motivazioni della richiesta di Archiviazione da parte della stessa Procura di Roma in persona del PM dr. Giancarlo Armati di cui allallegato n.1, inviai la lettera 22 Luglio 1996 in risposta . Allegato n.4
La risposta della Commissione riguardo le mie "Doleance" sullasserita violazione degli Art.13 e 25 della Convenzione Europea per i Diritti e le Libertà fondamentali dellUomo fu che non dovevo ripresentare alcun nuovo formulario e che le stesse sarebbero state introdotte agli Atti ed esaminate dalla Commissione. Inoltre, della cosa è stata informata anche la Rappresentanza Italiana alla quale è stato dato un termine al 14 Novembre 1996 per rispondere. La risposta per brevità la allego al n.5
Ho visto un numero incredibile di spergiuri testimoniare il falso per far condannare chi sapevano innocente (altrimenti perché testimoniare il falso ?) e, tra questi, numerosi Pubblici Ufficiali della Repubblica Italiana. Li ho visti abusare dei loro poteri per omettere Atti dUfficio, falsificare prove e istruire delinquenti per ottenere attraverso frodi processuali la mia condanna ed ho visto i loro complici derubarmi impunemente e farsi beffe delle mie denunce. Ho visto lAutorità Giudiziaria, sulla base di prove e dichiarazioni siffatte, chiedere ed ottenere più volte il mio rinvio a Giudizio e persino la mia condanna. Ciò mentre venivo letteralmente depredato dai complici di costoro, tutte cose che ho Esposto anche alle Istanze Nazionali come è garantito dallArt.13 della Convenzione la quale recita testualmente : "Ogni persona i cui Diritti e le cui libertà riconosciute nella C.E.D.U siano stati violati, ha Diritto ad un Ricorso effettivo davanti ad una Istanza Nazionale, anche quando la violazione sia stata commessa da Pubblici Ufficiali nellesercizio delle loro funzioni ufficiali. "come è il mio caso !".
Semplicemente le ricordo che inviai al Capo dello Stato, così come alle altre Istituzioni nominate, quanto provava le violazioni lamentate, tra queste anche il fatto che una parte del parquets (pavimento in legno) del valore allepoca del 1991 di £.18.000.000 si trovava in casa dellagente di P.S Mameli Michele nella casa in Cooperativa lOasi di Zeddiani alloggio n.3 e che, per il furto dello stesso, il sottoscritto aveva presentato regolare denuncia allAutorità Giudiziaria di Oristano in persona del PM dr.ssa Pinello della Pretura, la quale, per quanto mi è dato di sapere, non fece assolutamente nulla !. Tranne fare uso delle denunciate e documentate falsità in Atti ed in Giudizio per ottenere la mia condanna per appropriazioni indebite che da parte mia non sussistono, essendo in realtà io la vittima anche di quei reati che, dai complici di Carta e di tutta la sua banda, sono stati costruiti "simulati" nei modi che ho abbondantemente provato e testimoniato agli indirizzi suddetti.
Anche di questi ulteriori abusi ci sarà il Processo dAppello, esattamente il 10 Febbraio a Cagliari.
Non dubito che la Corte dAppello di Cagliari saprà fare Giustizia anche di queste calunnie, ma in questi anni ho subito, sempre da innocente !, n. 9 "NOVE !" Processi Penali.
Sempre per reati dei quali non sapevo nulla e conoscendo perfino il carcere ad opera di veri calunniatori.
Di tale conteggio non fanno parte le accuse che sono state simulate troppo male per poter superare una prima fase istruttoria e che, quindi, mi hanno visto prosciolto prima del Processo (altrimenti sarebbero state altrettante sicure e "serene" Sentenze di condanna da parte delle Autorità di Oristano. Nemmeno il presente Processo per calunnia davanti al suo Tribunale fa parte del conteggio, così come non ho conteggiato le accuse di aver falsificato il Testamento di mia madre e di aver rubato cose di cui ero, in realtà, il proprietario.
Tutte cose però che sono state Esposte ai sensi degli Art.13 e 25 alle Autorità Italiane ed Europee.
Per quanto riguarda lEuropa ci sono n. 9 "Nove !" Procedure di Ricorso per la violazione dei miei Diritti fondamentali e nei quali mi dichiaro, a pieno titolo, vittima di una vera persecuzione Giudiziaria a causa delle mie idee politiche, altrimenti non mi potrei spiegare laccanimento dei Magistrati del Tribunale di Oristano nel credere a tutte le accuse, anche le più strampalate ed inverosimili, che mi sono state mosse da una banda di ladruncoli e piccoli spacciatori, o dovrei credere che anche qualche Magistrato di Oristano si è montato in casa del parquets, o altro, proveniente dai furti che ho subito nel "durante ?". Non ci ho mai pensato e credo che, se le ruberie sono state il movente per le calunnie e le simulazioni dei più, nei Magistrati di Oristano si sia formata lantipatia nei miei confronti a causa delle mie idee politiche ... ben note a tutti gli Oristanesi ! che, unitamente alle false testimonianze, alle simulazioni, alle calunnie, alle diffamazioni ... anche della Stampa locale, hanno costruito un mostro che non poteva essere altro che colpevole e che "osava anche negare persino levidenza dei fatti testimoniati dagli agenti della Polizia" che lo "videro andare in auto con Carta nella via Magellano !". Dichiarazioni rese alla Commissione Europea dal Sost. P.M Ettore Angioni della Corte dAppello di Cagliari che, richiesto di informazioni dal Rappresentante del Governo presso il Consiglio dEuropa, così rispondeva il 2 Maggio 1995 con prot. N.3.2.A-1537 In allegato n.6
e che, unitamente alle falsità di cui "informativa" della Questura di Oristano del 15 Novembre 1995, hanno indotto la Procura di Roma in persona del già citato Sost. Dr. G. Armati a richiedere il mio rinvio a Giudizio per Calunnia di cui sopra. La mia ultima parola alla Commissione Europea su questa faccenda ve la allego per brevità.
Va da se che, anche in questo caso, il Magistrato è stato indotto in inganno da falsità testimoniali rese dai Pubblici Ufficiali della Questura di Oristano. Non lo dichiaro come provocazione, ma perché ne sono convinto ! questo però riguarderebbe la sua coscienza, visto che si tratta dello stesso PM che nel Processo dAppello del 12 Ottobre 1994 (per lo spaccio di olio di hashish in Pineta ! ?) ha chiesto la conferma della mia condanna e la assoluzione di Carta Vincenzo, anche opponendosi alla riapertura dellistruttoria dibattimentale.
Riapertura che richiedemmo dopo che il mio nuovo legale, il Dr. Concas di Cagliari, si rese conto che le prove della mia innocenza, di cui gli avevo detto, non erano agli Atti del Processo !
Come andò è risaputo, la Cassazione confermò ... ed io vidi il mio calunniatore, Carta Vincenzo, andare assolto e dovetti scontare per intero la pena.
Il Dr. Angioni però ha sicuramente agito in buona fede, ma per me che cambia ? Tutti questi portatori di buona fede mi hanno rubato la vita ! e tutto ciò che posso fare, da persona onesta quale sono, è denunciarli per non esserne complice per codardia.
La mia ultima precisazione in merito, indirizzata allAlta Corte che dovrà pronunciarsi sullesistenza o meno delle violazioni di cui le mie doglianze e sulla, a parer mio, documentata persecuzione Giudiziaria dei Pubblici Poteri Italiani a causa delle mie opinioni politiche Apartitiche ed Ecologiste di Leader dei Verdi Oristanesi, allepoca dei fatti , ... >>> ... è allegata al n.7.
Perché nessuno pensi che io intenda speculare in qualche modo su tale definizione politica alla persecuzione che subisco, vi informo che ho già iniziato le pratiche per la richiesta di asilo politico perché, dopo ciò che ho visto e subito, con lItalia, per il futuro mio e della mia famiglia, non vorrei avere più nulla a che fare. Questo, ovviamente, senza voler offendere nessuno, semplicemente perché non stimo più questo paese e me ne voglio andare il più lontano possibile. Per dimenticare.
Non essendo scappato quando avevo anni di galera da scontare per le falsità di questi gaglioffi impuniti, tanto meno intendo farlo adesso. Perciò attendo Giustizia dalla Corte dAppello di Cagliari per la quale ho sempre avuto stima anche quando non poté fare altro che confermarmi lingiusta Sentenza di Oristano, il 12/10/94.
Spero di poterla avere quanto prima anche dal Tribunale di Roma e solo allora me ne potrò andare lontano da qui, fino a quel momento potrebbe sembrare una fuga davanti ad un nemico solo spregevole e non certo in grado di intimidirmi, nonostante i Pubblici Poteri che ha dimostrato di poter usare.
Ill.mo Sig. Presidente le invio anche la trascrizione delle Testimonianze del Processo 8 Marzo 1993 (che chiamo "droga alla posta", sempre di Carta Vincenzo.) anche perché, dalle stesse, risultano ulteriori palesi false testimonianze rese da alcuni Testimoni al fine di completare la costruzione della mia colpevolezza e procurarmi un ulteriore ingiusta condanna. Allegato n.8
Esame del 1° Testimone : M.llo CC Curcu Antonio.
Il Curcu dichiara di avere partecipato al dibattimento e non è vero. Come Testimoniato da altri, il 13 Novembre 1995 a Roma, il Processo del 20 Marzo 1991 a Oristano, fu celebrato con il rito abbreviato ed il Pubblico è stato fatto uscire. Il Curcu non aveva niente a che vedere con quellarresto operato dalla Questura ed io non lo avevo mai visto prima di sentirlo testimoniare il falso per farmi condannare lotto Marzo 1993.
Sempre al fine di costruire la mia colpevolezza il Curcu dichiara al PM :"voglio precisare che ad Oristano, le uniche volte che è stato sequestrato olio di hashish è proprio quando lArconte ..."
Ciò è falso, io non ho mai avuto a che fare con lOlio di hashish, ma ho letto più volte sui giornali locali di questo tipo di droga, specificatamente ricordo larresto di un tizio di Macomer, noto Aldo Sale che proprio per lacquisto di un quantitativo superiore a quello rinvenuto a Carta V. fu arrestato e condannato insieme al suo fornitore che mi pare si chiamasse Angelo Erdas. Loperazione era eseguita dai CC di Oristano, forse un anno prima dellarresto di Carta.
Sulla stessa strada dove fu fermato il Carta, inoltre, furono fermati dei ragazzi in auto e trovati in possesso di un ampolla di olio di hashish uno si chiamava Lunetti Carlo, si trattava di olio di hashish ed anche in questo caso la notizia fu pubblicata dai Giornali locali. Ancora prima, nel 1987, fui coinvolto dai CC, non so se centrava anche il M.llo Curcu, ma fui diffamato dalla Stampa come denunciato in un "Blitz" dei CC. che riguardava anche Olio di hashish. In realtà ero da tempo allestero per lavoro ed al mio rientro cercai di saperne qualcosa senza riuscirci. Fui processato ed assolto il 10 Maggio del 1994 dal Tribunale di Cagliari ... ed anche questa vicenda è allattenzione della Corte Europea come parte della persecuzione Giudiziaria lamentata e che dura da anni grazie a personaggi come il M.llo Curcu !.
Esame del Testimone Ten. CC Semeraro Giovanni.
Il Sig. Semeraro lo ho sentito testimoniare il vero in udienza, ma, nella trascrizione, invece, risultò diversamente. Infatti, in udienza il Sig. Semeraro disse chiaramente che i Postini di Riola Sardo gli dissero che Carta "riceveva" plichi postali simili da almeno un anno prima dei fatti (quindi da molto prima del suo asserito acquisto per "uso personale" in pineta nel Marzo 91) e che, Carta, aveva lasciato detto in posta di non portargliela a casa perché sarebbe passato lui a ritirarli !.
Come mai nella trascrizione invece si legge :"... non era solito ricevere corrispondenza !?"
Una dichiarazione in questo senso da parte dei postini di Riola è stata rilasciata dagli stessi ad uso di Legge per la Corte dAppello che mi ha assolto da queste altre simulazioni e calunnie in mio danno il 14 Novembre 1995. le allego in originale al punto 8a e8b
La dichiarazione dei Postini di Cabras è stata resa perché, se le lettere anonime fossero partite da Torregrande, frazione di Oristano, dove risiedevo allepoca, avrebbero avuto il timbro postale di Cabras e non quelli di Oristano e di Riola Sardo che effettivamente erano sulle buste in questione.
Esame del Testimone Perito grafico Brigadiere CC Marras Antonio.
Sulle baggianate espresse dalla perizia del Brig.CC Marras ha risposto esaurientemente la Dr.ssa Figus Gabriella . Sarebbe stato interessante cercare di scoprire come mai una lettera anonima scritta con ritagli di giornale portasse a ricalco il nome ARCONTE in basso a destra , a mò di firma . Ma la Corte dAppello di Cagliari, assolvendomi, lo ha ritenuto irrilevante ed io credo che abbiano steso un velo di pietoso silenzio su una simile porcheria !. Inoltre le faccio notare Sig. Presidente, che sto scrivendo da anni, Esposti, Ricorsi e Denunce con sistemi Words per Windows, dispongo di più di ottanta caratteri di stampa diversi, compreso il cirillico, più vari tipi di programmi di grafica avanzata tipo "Corell draw", una stampante a colori tipo inkjet Americana "Okijet 300C" in grado di stampare qualsiasi tipo di lettera "anonima" a microgetto di inchiostro che di più anonimo non ci sarebbe niente, non crede che, se avessi voluto scrivere lettere anonime, avrei potuto usare questa ?. Invece, le mie accuse, anche riguardanti lo spacciatore di professione Carta Vincenzo, le ho scritte a mano e spedite con Racc.AR alla Procura di Oristano. Ma dire che uno spacciatore è uno spacciatore non è calunnia secondo la Corte dAppello di Cagliari, anche se "certi" Carabinieri e Poliziotti non sono daccordo !.
D) Esame del Testimone Arca Paolo .
Sarebbe stato facile dimostrare che Arca Paolo ha testimoniato il falso, ... bastava volerlo, verificando che Carta lavorava per lui da anni nella discoteca di cui erano soci Arca Paolo e tale Liggia. Ma nessuno voleva dimostrare che quel Processo era tutto basato su falsità di testimonianze e di prove non meno degli altri che mi riguardano. Anche mia moglie era testimone dei "saluti di Carta Vincenzo" trasmessici da Arca Paolo, ... era presente !, ma in mezzo a quella pletora di delinquenti falsari, se lavessi citata a testimoniare sarebbe stata condannata per calunnia del "galantuomo Sig.Carta Vincenzo" amico dei Mannoni e dei Curcu e, giustamente, parti offese insieme a lui.
Esame della "persona offesa" Carta Vincenzo.
Carta Vincenzo mi ha calunniato impunemente facendomi arrestare e permettendo così ai suoi complici di derubarmi e da quel momento non ha smesso di continuare a farlo.
Tale è infatti laccusa di averlo minacciato nel Novembre 1992 nelludienza preliminare del Processo per spaccio di droga alla Posta, quindi, dopo il rinvenimento dei plichi con lolio di hashish dellAgosto 1991. Ma a fornire un movente :"La vendetta", al Tribunale che mi condannava, ci aveva già pensato il suo compare : M.llo Curcu Antonio. Ripeto che è strano che mi abbia sentito Curcu minacciare Carta, ma non i Carabinieri della scorta, ai quali ero incatenato, in quanto in stato di detenzione nel Processo del 20 Marzo 1991. Carta ha testimoniato il falso anche quando dichiarò di conoscere solo di vista Arca Paolo, era stato un suo dipendente per anni. Carta si è costituito parte civile, spalleggiato dai suoi confidenti, per continuare a derubarmi, in quel tempo, infatti, si vantava di poter ottenere quattrocento milioni di risarcimento danni da me, anche se sicuramente avrebbe dovuto dividere con ... qualcuno !. Per un delinquente di mezza tacca come lui ce nera davanzo. Questo mi fu riferito, prima ancora che io fossi rinviato a Giudizio per lo spaccio postale, nellEstate del 1992, dallArchitetto Meli che, non sapendo neanche lui di che si trattava nei dettagli, mi mise in guardia su questi altri piani di Carta V. notoriamente un poco di buono che vive di espedienti di questo genere.
Esame dellImputato Arconte Antonino .
Confermo quanto dichiarato, preciso però di non aver mai dichiarato che la frase coperta con scolorina, che non ho mai usato, possa averla scritta io. Anzi in una parte dellEsposto inviato alle Istituzioni chiedo proprio "Chi" possa essere giunto a falsificare le prove al punto da far apparire una "firma" su una lettera anonima ed una correzione su un esposto che, nella fotocopia in mio possesso, dice tuttaltro, ma che è stato utile a provare falsamente la mia colpevolezza !
Anche questo quesito però è stato considerato irrilevante dalla C.A che mi ha Assolto rovinando così i sogni di facili guadagni di Carta & C.
Tutto ciò Riassunto e Precisato il sottoscritto Antonino Stefano Arconte
chiede :
Alla Sv. Ill.ma, esaminate le testimonianze e le prove documentali prodotte, di voler assolvere Antonino Stefano Arconte dal reato di Calunnia per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste in quanto, negli Esposti in oggetto, Antonino S. Arconte ha dichiarato il vero così come lo ha vissuto, sia pure attraverso la sua visione di parte di imputato più volte condannato per reati che non ha commesso e sulla base di testimonianze, che lui sapeva false, e di omissioni di atti di indagine che, se riferiti correttamente allAutorità Giudiziaria, gli avrebbero evitato le ingiuste condanne subite.
Inoltre, visti gli Art. 13 e 25 della Convenzione Europea e lArt.2 della Costituzione Italiana, il sottoscritto le chiede di voler esaminare la possibilità che il rinvio a Giudizio in oggetto, al pari di quello già archiviato su richiesta delle Autorità Europee di cui quì in allegato al n.1 e n.5 sia abusivo ai sensi dei citati Art. 13 - 25 CEDU e dellArt.2 della Costituzione Italiana.
Fermo restando che questo processo mi è stato utile per scoprire gli inganni e le falsità di cui sono stato vittima e che mi hanno portato a credere per anni che i "poliziotti" fossero onesti, avendo dichiarato la verità (a dire del Commissario Mannoni) ai Magistrati di Oristano che, nonostante questo, mi vollero condannare lo stesso.
Sono stato un ingenuo, mi hanno ingannato come un fesso.
Anche se resto convinto che i Giudici di Oristano hanno agito male non valutando le testimonianze dei falsari unitamente a "riscontri oggettivi" come recita la legge allArt.192 del C.p.p. Libro terzo - Prove.
Dopo aver sentito le Testimonianze dei Poliziotti: che hanno negato perfino di essere stati a Torregrande (il Comm. Mannoni) e di avermi visto andare, con Carta a bordo della mia auto, alle ore 09.00, nella via Magellano e da lì in pineta a Torregrande a spacciare la droga al Carta, come da questi falsamente dichiarato, Lui sì calunniandomi ! e tutti gli altri agenti che, invece, diedero Atto ai Magistrati di avermi visto, avvallando con ciò le calunnie di Carta ... in questo, loro complice !, credo che i Magistrati di Oristano siano stati ingannati anche loro, come me.
Certo del Vs. senso del Diritto.
Con osservanza. In fede .... 27 Gennaio 1995
Rappresentanza Permanente dItalia
Presso il Consiglio dEuropa
____________
Il co-agente del Governo Italiano davanti alla Commissione
ed alla Corte dei Diritti dellUomo.
Strasbourg, le 002376 - 18 Apr. 96
Ricorso n.22873/93
Arconte c/Italia
Signora Segretaria,
Mi riferisco alla corrispondenza precedente in merito allaffare suddetto e particolarmente alla Vostra lettera del 4 Aprile 1996, mi pregio di comunicarvi quanto segue :
Per la nota che ho il pregio di inviarvi - e dei suoi allegati - a questa comunicazione il nostro Ministero della Giustizia ci comunica che, la Procura di Roma, ha già richiesto al Giudice competente lArchiviazione dellaffare a cui Voi fate riferimento nella lettera citata.
Come Voi vedrete esiste un altra procedura analoga, ma questa precedente procedura trae la sua origine dalla comunicazione che il signor Arconte ha indirizzato al Presidente della Repubblica ed al Ministero della Giustizia.
Il nostro Ministero della Giustizia annuncia in questa occasione la sua intenzione di elaborare una circolare per evitare tutte le possibilità di mal interpretazione delle disposizioni internazionali pertinenti a questo contesto, e specificatamente dellArt.25 della Convenzione Europea e degli Accordi di Londra del 1969, che daltronde sono integrati nellordinamento Giudiziario Italiano.
Vogliate gradire, Signora Segretaria, lassicurazione della mia più distinta considerazione.
P.J. Firmato : Guido Raimondi.
Destinatario : Signora Maud Buquicchio
Segretario della Prima Camera
della Commissione Europea dei Diritti dellUomo
Consiglio dEuropa
STRASBURGO.
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