Spett.le Studio Legale Mellini.
Oggetto: Procedimento Penale per l'ipotesi del reato di Calunnia in danno di Magistrati, Poliziotti e Carabinieri del Distretto di Oristano.
Mi presento Antonino Stefano Arconte, nato il 10/2/1954 ad Oristano, residente a Cabras in Via Tharros 171/A.
In Riassunto: Il 2 Marzo 1991, vengo arrestato in seguito ad accuse di tale Carta Vincenzo di Riola Sardo. Diffamato sulla Stampa: "Il Leader dei Verdi Oristanesi arrestato in una Pineta di Torregrande mentre spacciava droga a Carta Vincenzo..."
(le allego l'Esposto inviato al Capo dello Stato al Ministero di G. Giustizia e alla Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo nel Luglio 1993)
Processato il 20 Marzo 1991, vengo condannato ad un anno di Reclusione per Spaccio di 5 Grammi di Hashish a Carta Vincenzo, un pluripregiudicato, noto confidente dei Carabinieri e della Polizia. Il Carta, per consumo di stupefacenti, viene condannato a 10 mesi. Per la Custodia cautelare veniamo messi agli arresti domiciliari fino al 6 Luglio 91. Per brevità, su tutta la vicenda, la rimando all'Esposto allegato.
Un mese dopo essere stato liberato, esattamente il 29 Agosto 1991, all'Ufficio Postale di Riola Sardo, vengono rinvenuti dei plichi contenenti 25 Grammi di olio di hashish diretti a Carta Vincenzo. Il Mittente era sconosciuto.
In qualità di mandante vengo rinviato a Giudizio, con delle motivazioni da Manicomio Criminale e, in data 8 Marzo 93, gli stessi Giudici, che avevo accusato negli Esposti di essere complici delle simulazioni che una vera e propria Associazione a delinquere aveva posto in essere contro di me (colpevole solo di essermi esposto in numerose azioni contro le corruttele del potere politico Oristanese), scambiatisi i ruoli, mi condannavano, incredibilmente per spaccio e calunnia, in danno del loro protetto, a due anni e mesi quattro! condannandomi anche al risarcimento dei danni in suo favore.
Il Gip Mastrolilli Luigi, che mi arrestò il 2 Marzo 91, (da questo il mio primo Esposto al Ministro di G.Giustizia dell'Agosto 1992) in questo secondo Processo fece il Presidente; Il Presidente del Collegio che mi condannò nel primo Processo, la Dr.ssa Di Falco, fece il Giudice a latere. Il PM Lampis, rimasto invariato, svolse le indagini (Sic!) poi sostituita dal PM Passanisi.
Mentre ero agli arresti domiciliari, gli "amici" di Carta Vincenzo, si occuparono di simulare altri reati in mio danno, cosa della quale feci Esposti documentati alla Procura di Oristano, ma ottenni solo di essere rinviato a Giudizio ancora, questa volta per Appropriazioni indebite del tutto simulate, come lo spaccio di droga del resto!
Denunciai agli indirizzi suddetti l'uso di falsificazioni evidenti di scritture contabili e ricevute bancarie, presentai un dettagliato Esposto di tutto questo a Roma e a Strasburgo, con prove documentali e testimoniali.
Fui processato, con gli stessi metodi, in Pretura ad Oristano il 29 Settembre 1994. Presentai tutte le prove costituite dai Documenti originali, che provavano senza dubbio che le fotocopie di cui si stava facendo uso erano dei falsi. Il 2 Dicembre 1994, impedendomi ogni possibilità di difesa, anche di rispondere alle accuse, non introducendo nel Processo le prove depositate in Cancelleria entro i termini di legge,
il Pretore di Oristano Dr. Guido Bonsignore, mi condannava a sei mesi di Reclusione e al Risarcimento dei Danni !!! alla Cooperativa Turrimanna, che invece mi deve il rimborso di versamenti in conto capitale per Totali £.57.000.000 più interessi e rivalutazioni dal 1991 e che, grazie a questa Sentenza, subito appellata, non mi ha ancora restituito. Convinto ormai di essere finito nelle mani di una Associazione a delinquere di Stampo Mafioso, denunciai anche queste ultime azioni Inviando copie di Testimonianze e Documenti Originali che provavano tutte le falsificazioni denunciate anche alla CEDU di Strasburgo.
Il 10 Maggio 1994 Il Trinunale di Cagliari, mi assolveva per non aver commesso il fatto, dalle accuse di spaccio di droga "Hashish" che diedero inizio all'opera di Diffamazione e Calunnia contro il sottoscritto Antonino Stefano Arconte, Leader e fondatore della Lista Verde Oristanese Apartitica, federalista, ecologista ed antiproibizionista, Costituitasi ad Oristano nel 1987. Queste prime accuse venivano mosse sulla base di un presunto servizio fotografico che mi avrebbe ripreso in una Pineta mentre spacciavo droga a persone che, in realtà, non avevo mai visto, come ebbero loro stesse a dichiarare in udienza, anche i pentiti! Il "servizio fotografico" mi ritraeva in realtà davanti al Bar sottocasa mia, solo, ed in fare tutt'altro che sospetto!
Gli Articoli di Stampa, nel 1987, mi davano colpevole e denunciato in un "Blitz dei Carabinieri ... etc.". Dell'Assoluzione suddetta, la Stampa locale non diede notizia e, delle mie Querele per diffamazione, in danno mio e del gruppo politico di cui facevo parte (scioltosi dopo il mio arresto del 2 Marzo '91!), non seppi mai nulla.
Nel frattempo ebbi notizie dell'Esito avuto dai miei Esposti al Capo dello Stato e al Ministero di Grazia e Giustizia. Trasmessi con tutta la Documentazione e le Testimonianze allegate allla Procura di Roma, mi "fruttarono la richiesta di rinvio a Giudizio per Calunnia di una parte dei denunciati.
Precisamente solo coloro che hanno preso parte alle due condanne riguardanti lo "spaccio di droga a Carta Vincenzo". Per brevità allego la Citazione in Giudizio.
All'Udienza dal GIP il 17 Nov.'94 non partecipai perchè, richiesto un rinvio per un incidente d'auto occorsomi, ed inviata la certificazione medica, non mi fu concesso!
All'Udienza del 27/3/95, non si presentarono le "parti offese?!" a quella del 6 Giugno... nemmeno! a quella del 13 Novembre 1995, delle "parti offese si presentò mio Fratello Stefano Rodolfo Antonino Arconte, nato il 5/10/55, che confermò quanto andavo affermando inutilmente da anni... la parte offesa ero io!
offesa dalle calunnie di Carta Vincenzo e di tutti i suoi complici mafiosi!
Il Presidente della VI° sezione visto che nessuno tra i convocati continuava a presentarsi, dispose la notifica con diffida all'accompagnamento coatto dei Poliziotti Carabinieri e Giudici "Parti offese!" per l'Udienza del 5 Marzo 1995.
Andai anche a quell'Udienza, ma si presentarono solo due dei convocati: il Commissario Mannoni, Capo della squadra mobile all'epoca del 2 Marzo 1991, il quale negò di aver preso parte all'operazione che portò al mio arresto, testimoniando il falso. Addirittura gli sentii dire che lui non venne a Torregrande a perquisire la mia casa e il cantiere della Cooperativa Turrimanna di cui ero Presidente; non effettuò i sopraluoghi in via Magellano, che dimostrarono che il loro confidente mentiva!; nè aveva fatto perquisizioni in Pineta in cerca della droga, che Carta affermava doveva esserci, ma che non fu mai trovata!.
Al pari suo, Testimoniò il falso l'Agente Carlo Sanna, che all'epoca dichiarò di avermi visto andare in Pineta con Carta Vincenzo, a bordo della mia Panda 30, ed invece a Roma dichiarò di avermi solo visto andare a casa mia... però con Carta Vincenzo, dice lui! (Di tutte queste Testimonianze, mi occorre copia da produrre in Corte d'Appello a Cagliari per il Processo di Revisione fissato per l'otto Luglio 1996).
Il Giorno dopo, 14 Novembre 1995, in Corte d'Appello a Cagliari, fui assolto per non aver commesso il fatto, dalle accuse di aver spacciato Droga a Carta Vincenzo con il mezzo della posta. E perchè il fatto non sussiste, da quelle di averlo calunniato, accusandolo di essere uno spacciatore in quanto, Carta, era uno spacciatore. Essendo stato assolto il Carta dalla Corte d'Appello per il primo episodio, in data 12 Ottobre 1994, in quanto era consumatore occasionale (lo spacciatore ero io!) essendo stato depenalizzato l'uso e l'acquisto di modiche quantità... la Sentenza di condanna, definitiva il 29 Marzo 95, per il primo episodio
a mio avviso è incompatibile con la Sentenza di Assoluzione del secondo episodio che dichiara che Carta è uno spacciatore. Da ciò una dettagliata e documentata richiesta di Revisione ai sensi degli Art. 630 lettera a. lettera c. lettera d.
Dal 11 Novembre 1992 informo di tutta la vicenda la Commissione Europea di Strasburgo, la quale, per Regolamento, ha suddiviso tutta la Procedura Giudiziaria in sette Ricorsi dei quali tre già Registrati. Uno riguarda il ritardo di cui art.6 per l'Assoluzione del 10 Maggio 1994, dalla Denuncia del Giugno 1987;
l'altro riguarda tutti i danni venuti dalla Procedera della Causa Civile di Successione, conseguente anch'essa al mio arresto illegale per spaccio simulato del 2 Marzo 1991:
danni materiali Quantificati e Dimostrati in lire 245.000.000; altra riguardante i fatti, di cui Cooperativa Turrimanna, e altrettanto conseguenti all'arresto del 2/3/91.
Riguardo questa specifica vicenda il Ricorso è stato esaminato dalla Commissione in data 12 Aprile 96. Il Governo si era opposto all'accoglimento, dichiarando che una condanna definitiva in quattro anni un mese e un giorno, non poteva considerarsi un termine irragionevole. Tale osservazione è stata respinta all'unanimità e il Ricorso accolto anche per la durata della Procedura.
Per le altre doglianze, di cui Articolo 1 del Protocollo Addizionale 1, mi si farà sapere.
Mi è stato chiesto di continuare a documentare ogni passaggio della Procedura ed ogni ulteriore sviluppo di essa, cosa che sto facendo.
Il Governo ha tempo fino al 7 Giugno per fare una proposta di risoluzione amichevole della vertenza, dopodichè andrà al Consiglio dei Ministri ... etc.
Ho fatto sapere fin da subito al Segretariato (e se occorrerà mi ripeterò) che il Sottoscritto vuole Giustizia ... NON TRATTABILE!
Riguardo il rinvio a Giudizio per Calunnia a Roma, del quale non sono in alcun modo colpevole avendo detto solo la verità, per quanto incredibile, vengo a sapere, tramite il Segretariato, che i rinvii a Giudizio, erano addirittura due, per la stessa vicenda, degli Esposti suddetti. Il Ministero di G.Giustizia ha fatto sapere al Segretariato della Premier Chambre, Dr.ssa Maud Buquicchio, che si scusa e che il Sostituto Dr. Giancarlo Armati della Procura di Roma, ha già richiesto l'Archiviazione per una parte di quella Procedura. Per l'altra, (gli stessi Esposti) era già stata fissata udienza al 25 Settembre 1996.
Inoltre, avendo io protestato per la Violazione dell'Art.13 et 25 della CEDU, Il Rappresentante del Governo, fa sapere al Segretariato che il Ministero si è impegnato a diramare una circolare per impedire nuove violazioni dell'Articolo 25. Ho già risposto a queste notizie comunicatemi dal Segretariato.
Inoltre, la Richiesta di nuovo rinvio a Giudizio per Calunnia, sempre dei Magistrati e Poliziotti di Oristano... è stata richiesta sulla base di una informativa della Questura di Oristano, a firma del nuovo Dirigente la squadra mobile Dr.Fratini, che in data 15 Novembre 1995 (un giorno dopo la Sentenza che mi assolveva per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non sussiste del 14 Nov.95) dichiarava il falso alla Procura di Roma, al fine di farmi rinviare a Giudizio nuovamente per fatti che non ho commesso ... Trattasi, a mio avviso, di nuovi falsi in atto Pubblico, omissioni di atti di indagini e documenti, nonchè di Calunnie in mio danno . Cosa della quale ho provveduto ad informare il suddetto Procuratore Dr. Armati indirizzandogli la lettera che, per brevità le allego, all'indirizzo del Ministero di Grazia e Giustizia Ufficio VII° Divisione Diritti Umani. Informandolo anche che, visti i risultati ottenuti dall'Esporre con fiducia all'Autorità Nazionale e alla Procura di Roma le violazioni dei miei Diritti, ai Sensi di Leggi e Costituzione, nonchè ai Diritti fondamentali garantiti dalla CEDU, risultato che si può riassumere con il mio rinvio a Giudizio per Calunnia, mi riservo di rivolgere un dettagliato Esposto alla Procura di Perugia Competente, al fine di sapere che fine hanno fatto tutte le Testimonianze e le Prove documentali da me prodotte a Dimostrazione che io, e non altri, sono il calunniato e la parte realmente offesa da tutta la vicenda. Cosa che, vista la situazione di attuale tensione esistente tra le Procure di Roma e Perugia, mi riservo di fare in un secondo momento.
Per Brevità le invio fotocopie di questi ultimi Atti e copia delle mie lettere suindicate.
Egregio Avvocato Mellini. Non posso dilungarmi di più, non servirebbe a spiegare che io sono una vittima di mafia riuscita a sopravvivere e non vittima di una serie mostruosa di errori Giudiziari. Sono convinto, infatti, che la Giustizia non fa vittime ... fa Giustizia, a fare vittime è la Mafia!
Sono colpevole, per la mafia di cui ho Esposto, di avere denunciato sempre e Pubblicamente le corruttele dei potentati locali; di essere stato a favore, fin dagli anni settanta, della legalizzazione delle Droghe leggere. Ma senza farne uso, io sono astemio, non fumo nemmeno tabacco e sono contrario a che si faccia uso di Droghe: la mia era solo una posizione politica che i mafiosi, che sul traffico illecito speculano, (anche a livello locale c'è chi ci guadagna bene!) mi hanno fatto pagare cara. Altro non posso dire, tutti gli Atti qui indicati sono stati inviati agli indirizzi di Roma e Strasburgo e, se non ci sono state omissioni, dovrebbero essere agli Atti del Processo di Roma VI° Sezione.
Le invio le copie utili a capirci qualcosa e aspetto sue notizie.
Distinti saluti.
Cabras sabato 25 maggio 1996. In fede
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