Commission Europeenne

des

Droits de l’Homme

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Strasbourg

 

 

Oggetto : Ricorso n. 34235/96

Arconte Antonino c/Italia

..... 5 Gennaio 1997

 

Ill.ma Commissione.

Egregia Dr. Paola Tonarelli - Lacore.

Ho ricevuto la vostra comunicazione del 20 Dicembre 1996 e rispondo informandovi degli ultimi sviluppi delle mie vicende Giudiziarie così come ho sempre fatto.

Premettendo che continuo a considerare tutti i Ricorsi da me presentati alla Ill.ma Commissione come conseguenza di quanto ho inizialmente subito ad opera di personaggi disonesti e Pubblici Ufficiali corrotti di cui il Ricorso n.22873/93 (dichiarato ricevibile il 12 Aprile 96), vi informo di quanto segue :

 

- Nel corso di questi anni, non rassegnandomi a farmi convinto che tutta la Magistratura Italiana fosse ridotta nelle condizioni di quella del Tribunale di Oristano, ho provveduto a denunciare gli abusi subiti alle massime Istanze Nazionali ed Internazionali ai sensi degli Art.13 e 25 della Convenzione. La conseguenza di ciò è stata l’apertura di tutti i Ricorsi, da parte del Segretariato della Commissione, per le copie del mio Esposto ad essa indirizzate, ed il mio rinvio a Giudizio per Calunnia per le copie indirizzate al Capo dello Stato ed al Ministero di Grazia e Giustizia Italiano.

- Per tali rinvii a Giudizio, che non esitai a denunciare come ulteriori tentativi di intimidazione di chi semplicemente "osava" pretendere dalle Autorità Italiane il rispetto dei Propri Diritti, ho richiesto agli Atti del Ricorso n.22873/93, Premier Chambre, Dr. Maud Buquicchio, che si valutasse l’ulteriore violazione, da parte dell’Italia, dei Diritti garantiti dagli Art.13 e 25 della CEDU.

- Per ciò che riguarda la lamentata violazione dell’Art.25, le Autorità Italiane hanno ammesso la violazione ed hanno richiesto l’Archiviazione che è stata regolarmente comunicata alla Commissione in data 15 Novembre 1996. Per la parte riguardante l’Art.13 il Processo è ancora in corso davanti alla 6° sezione penale del Tribunale di Roma e dopo 5 Udienze è stato rinviato all’Udienza del 4 febbraio 1997.

- Attraverso le varie fasi del Processo e l’interrogatorio delle "parti offese", i Pubblici Ufficiali (ed i loro complici) che ho denunciato per arresto illegale ed altro ..., è risultato evidente che il ricorrente non ha calunniato nessuno, ma ha denunciato il vero e le prove della mia innocenza sono state da me trasmesse alla Corte d’Appello di Cagliari che ha fissato Udienza per la Revisione Processuale del Processo 20 Marzo 1991 (nel quale fui arrestato sulla base di simulazioni e falsificazioni di prove che permisero ai farabutti di derubarmi come descrivo alla Commissione, in parte con il ricorso in oggetto ed in parte con gli altri !). L’Udienza di Revisione è fissata in Corte d’Appello a Cagliari, 2° collegio penale, per il 5 Febbraio 1997. Tutta la documentazione riguardante questi sviluppi è stata da me regolarmente inviata alla Commissione al Ricorso 22873/93 Premier Chambre Dr. Maud Buquicchio.

- Non appena la Ill.ma Corte d’Appello di Cagliari avrà preso Atto con una propria Sentenza che il sottoscritto è stato più volte condannato dal Tribunale di Oristano in conseguenza di falsità in Atti ed in Giudizio, provvederò immediatamente a presentare un Istanza per richiedere la trasmissione degli Atti delle cause Civili alla Procura della Repubblica perché proceda contro i falsari per tutti i reati da loro commessi in mio danno e dei miei familiari. Nelle stesse Cause Civili suddette, negli Atti delle stesse, ci sono le prove delle frodi processuali commesse in mio danno.

 

Non mancherò di informarvi di ogni ulteriore sviluppo delle mie vicende Giudiziarie come ho sempre fatto fin’ora.

 

Con osservanza voglia gradire distinti saluti.

In fede Antonino Arconte

 

 

Allegato : 1- Fissazione di Udienza per Revisione in data 5 Febbraio 1997.

(Ricevuta dalla Premier Chambre con lettera del 5 febbraio 97)

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