Procura della Repubblica
Presso il Tribunale di Perugia.
Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica di Perugia.
Io sottoscritto, Antonino Arconte, nato il 10 febbraio 1954 ad Oristano e residente a (......) in via (.......) 171/A, dopo molte esitazioni e vedendo gli ultimi sviluppi delle mie vicende Giudiziarie, mi decido a scrivervi il presente Esposto con richiesta di indagini e chiarimenti.
A tal proposito, mantenendo il massimo rispetto della Magistratura di Roma, dell'Ufficio del GIP e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma in P.le Clodio, mi sento in obbligo di portare a conoscenza della Sv. Ill.ma i fatti, come di seguito Esposti, allegandone le documentazioni pertinenti:
1) In data 2 Marzo 1991, accusato in correità "a suo dire" da Carta Vincenzo di Riola Sardo, venivo tratto in arresto e, in seguito ad una serie di false dichiarazioni da parte degli Agenti di P.S. e del Capo della squadra mobile che mi arrestarono, all'epoca Dr. Mannoni Antonio, venivo processato per direttissima e condannato dal Tribunale di Oristano ad un anno di Reclusione e £.3.000.000 di multa.
Tutta la vicenda che ne seguì è meglio descritta nell'Esposto 23 Luglio 1993 alle massime Autorità Nazionali ed Internazionali, alle quali mi rivolsi ai sensi dei miei Diritti fondamentali riconosciuti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo di cui agli Art. 13 e 25 della C.E.D.U. di Strasburgo e degli accordi di Londra del 1969. Allegati n.1-A ed 1-B Esposto 23 Luglio 93- Allegato n.2 Esposto di Antonino ed Augusto Arconte all'On. Martelli del 17 Agosto 1992.- Allegato n.3 Esposto ad integrazione del 23 Gennaio 1994.
2) Dopo tutte le vicissitudini subite, che rovinarono economicamente e moralmente me e la mia famiglia, decidemmo alfine, io e mio Padre Augusto, di rivolgerci alle Autorità del Capo dello Stato e del Ministero di Grazia e Giustizia, Esponendo, denunciando e DOCUMENTANDO le violazioni, gli abusi, le omissioni e, a nostro avviso, gli episodi di corruttele, di falsità in Atti d'Ufficio e di veri e propri favoreggiamenti da parte di alcuni Pubblici Ufficiali ben identificati negli Esposti suddetti.
Nel corso del tempo, tutti gli ulteriori sviluppi della vicenda, sono stati documentati regolarmente attraverso l'invio di copia degli Atti relativi agli indirizzi succitati. Il Segretariato della Presidenza della Repubblica e gli Ispettori del Ministero mi informavano puntualmente di aver trasmesso i miei Esposti all'Autorità Giudiziaria competente. Riscontro del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica del 17 Agosto 1993 Allegato n.4
3) La Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo, attivatasi fin da subito, mi informava di aver suddiviso in più Procedure di Ricorso le doglianze da me Esposte e documentate perchè tale era la Procedura a cui si rifaceva la Commissione. La stessa mi dava indicazioni dettagliate sul come Procedere in merito ricordandomi sempre che la Procedura era segreta e che, ai sensi dell'Art. 33 della Convenzione, la corrispondenza con la Commissione era riservata. Personalmente rinunciai alla riservatezza ed all'anonimato, come mi si dava facoltà, ma rispettai comunque tali obblighi.
4) Il 26 Settembre 1994 ricevetti la richiesta di rinvio a Giudizio della Procura della Repubblica di Roma che, nei fatti Esposti, ravvisava l'ipotesi del reato di calunnia in danno di alcuni tra coloro che avevo citato negli Esposti, più esattamente i Poliziotti, il CC., il PM, il Gip ed il Carta Vincenzo con il suo socio, mio fratello, che parteciparono all'operazione che mi portò in carcere e condannato per spaccio di droga il 20 Marzo 1991 e l' 8 Marzo '93. L'Udienza dal Gip era fissata per il 17 Novembre 1994. Allegato n.5
Nella stessa Estate '95, richiesto di Esporre le conclusioni alla Commissione sulla prima doglianza del mio Ricorso alla CEDU, fui informato della Risposta data dal Governo e da quanto dichiarato dalla Procura Generale di Cagliari: Il Dr. Ettore Angioni, sostituto della Procura Generale di Cagliari, conclude testualmente, dopo aver dichiarato anche lui che io sarei stato visto dagli agenti in Auto con Carta Vincenzo, ..."poichè nei fatti oggetto del mio Esposto alla Commissione Europea potevano ravvisarsi gli estremi del delitto di calunnia in danno dei magistrati ... si riserva di prendere le opportune iniziative in proposito".
Ciò ricevuto dal Ministero di G. Giustizia in data 8 Maggio '95. Prot. n.3.2.A-1537 della Procura Gen di Cagliari che si allega in fotocopia. Allegato n.6
Contemporaneamente, il sottoscritto, in data 2 Agosto 95, concludeva in risposta alle osservazioni del rappresentante del Governo presso il Consiglio d'Europa, lamentando la violazione dei Diritti fondamentali di cui all'Art. 13 ed Art. 25 della Convenzione internazionale dei Diritti dell'Uomo e degli Accordi di Londra del 1969.
5) Il 10 Novembre, causa di un incidente d'auto occorsomi in S. Giovanni del Sinis, non potevo presenziare all'Udienza dal Gip Dr. Alberto Pazienti per discolparmi. Volendo farlo, inviai la certificazione medica del Pronto soccorso e la prognosi di dieci giorni di cure del medico di base nelle forme di legge, chiedendo un breve rinvio che non fu concesso! Il Gip di Roma mi rinviò a Giudizio "tenuto conto delle documentazioni in Atti" fissando la prima Udienza per il 27 Marzo 1995. Certificazione medica del Pronto soccorso allegato n.7. Decreto che dispone il Giudizio allegato n.8
6) Mi presentai alla prima Udienza che fu di semplice rinvio al 6 Giugno 95.
Mi presentai il 6 Giugno 95 ma, a causa dello sciopero degli Avvocati fu rinviata al 13 Novembre 1995.
Mi presentai il 13 Novembre 95: delle "parti offese" si presentò solo Stefano Arconte mio fratello, ex-socio, o meglio, datore di lavoro, (all'epoca dei fatti del 1991) di Carta Vincenzo. Attraverso la sua testimonianza, a mio avviso, nuove prove che il sottoscritto era vittima di calunnie e falsità in Atti e non calunniatore d'altri, si erano aggiunte a quelle già prodotte negli Esposti suddetti. Le altre "parti offese" nessuna delle quali, pur convocata, si presentava, furono invitate dal Presidente ad essere convocate dal Pm con diffida all'accompagnamento coatto per l'Udienza del 5 Marzo 1996. Dichiarazione per Testimonianza di Stefano Rodolfo Arconte al n.9
7) Il 14 Novembre 1995 (il giorno dopo i fatti di cui al punto 6) la Corte d'Appello di Cagliari mi Assolveva per non aver commesso il fatto dal reato di aver spacciato Droga "per la seconda volta, con il mezzo della Posta" al Carta Vincenzo nell'Agosto '91 e perchè il fatto non sussiste dall'accusa di aver calunniato il Carta accusandolo di essere uno spacciatore! Sentenza in Giudicato il 30/12/'95. Sentenze di Assoluzione Allegato n. 9-A
8) Il 22 Dicembre 1995, l'Ufficiale Giudiziario di Oristano, mi comunica a mezzo Racc.A.R. che la Procura della Repubblica di Roma in persona del Sostituto Dr. Giancarlo Armati ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma una "proroga indagini preliminari" che si allega in fotocopia al n.10
Ciò in relazione all'Esposto alla Commissione di Giustizia Europea suddetto.
9) Ormai esasperato da tutte queste vicissitudini che vivevo come una persecuzione Giudiziaria che non sapevo spiegarmi se non nei motivi già Esposti alle sedi suddette dal 1992-93 e seguenti, informai il Gip di Roma del Procedimento in corso al Tribunale di Roma 6° Sezione Penale e protestai, naturalmente informando anche il Consiglio d'Europa, di ciò che ancora accadeva. Allegato n.11.
10) All'Udienza del 5 Marzo 1996 si presentarono solo il Commissario Mannoni Antonio e l'Agente di P.S Carlo Sanna. Le altre "parti offese" presentarono certificazione medica e nessun provvedimento fu assunto. Su insistenza della Difesa furono riconvocate, per l'Udienza del 25 settembre 1996, altrimenti, il PM aveva già rinunciato a sentirle!
Il Commissario Mannoni, negò, sotto Giuramento, di aver partecipato direttamente alle operazioni a Torregrande il 2 Marzo 1991. Quindi, lui, non perquisì la mia abitazione in Torregrande, nè la mia auto in P.zza della Torre di Torregrande, nè effettuò, con me ed altri suoi Agenti di P.S. i sopralluoghi in via Magellano ed in Pineta. Sopralluoghi che appurarono che la suddetta Via Magellano, causa le opere di Urbanizzazione in corso, era impraticabile in auto e, solo con difficoltà a piedi e che, quindi, chi mi aveva accusato di essere andato con me, nella mia auto Panda 30, nella Pineta "lato Stagno di Cabras", ad un chilometro in linea d'aria di pineta impraticabile, per acquistare i 5 grammi di olio di hashish che, a suo dire, (di Carta Vincenzo) mi avrebbe pagato a £.50.000 il grammo, mentiva spudoratamente. Come io affermavo fin da subito! A riprova di questo allego quello che già è stato allegato all'Istanza di Revisione: Verbali di perquisizione locali di Torregrande il 2 Marzo 1991 a firma tra le altre di Mannoni Antonio. Durante quella testimonianza potei capire che lo stesso Commissario aveva mentito a me ed a mia moglie dicendoci che aveva fatto presente ai Magistrati l'esito dei sopralluoghi in Pineta ed in Via Magellano, ma questi mi avevano voluto arrestare lo stesso e poi condannare! La vicenda è meglio descritta nella dichiarazione per Testimonianza di Graziella Pinna, mia moglie, che era presente ai fatti. Verbali di Ispezione eseguiti a Torregrande il 2 Marzo 1991 eseguiti e firmati tra gli altri dal commissario Mannoni Antonio allegati n.12-A et B
Dichiarazione per Testimonianza di Graziella Pinna allegata al n.13
11) Di fronte a questi nuovi fatti, il sottoscritto, ha presentato Istanza di Revisione alla Corte d'Appello di Cagliari in data 4 Aprile 1996, l'Udienza è stata fissata per l'otto Luglio e subito rinviata al 27 Novembre 1996, causa l'obbligo di astenersi di un membro del collegio che già mi aveva Giudicato il 14 Novembre 95.
12) Il Sovrintendente Carlo Sanna, la cui Dichiarazione di avermi visto andare in Auto (la mia Panda 30), con Carta Vincenzo a bordo, in Via Magellano e da lì raggiungere il punto della Pineta, descritto da Carta con dovizia di particolari, e fare ritorno in dieci minuti in Piazza della Torre, fu a fondamento della Sentenza che mi condannava; a Roma, negò la circostanza, asserendo di avermi visto andare a piedi in via Magellano verso casa mia, però ... con Carta (a suo dire)!?
A maggior riprova delle falsità che stanno a fondamento della Sentenza di Condanna del 20 Marzo 1991, feci Richiesta di Certificazione all'Ufficio Tecnico del Comune di Oristano che ho allegato all'Istanza di Revisione di cui al punto 11. Qui in Allegato n.14-A et 14-B .
Vedi Planimetria dei luoghi sc. 1/5.000 n.14-C.
Annotazione di Carlo Sanna del 2 Marzo 91 allegato n.15
"Informativa" relativa all'Arresto di Carta Vincenzo del 4/3/91.allegato n.16.
Verbale di Arresto di Carta Vincenzo a firma di: La Gioia Cosimo, Marras Giovanni, Chelo Pinuccio, Com. Mannoni Antonio in allegato al n.17.
Verbale di arresto di Antonino Arconte a firma di: Sanna Carlo, Saba ..., Chelo Pinuccio, La Gioia Cosimo, Marras Giovanni, Com. Mannoni Antonio. allegato n.18
Annotazione di Chelo Pinuccio: mi risulta essere un altro falso in Atti, dato che io ero con mio Padre e mio fratello ad Oristano, il 2/3/91, quando avrei dovuto essere in Pineta a Torregrande con Carta e mio Padre non fu informato di ciò che accadeva, nè a mio fratello, a suo dire, fu permesso di testimoniarlo. in allegato n.18-B
13) Il 12 Aprile la Commission Europeenne Des Droits de l'Homme, riunita in camera di Consiglio accoglieva favorevolmente la prima parte delle doglianze Esposte, ma di ciò non posso riferire per l'obbligo di cui al citato Art.33.
Avevo presentato il 4 Aprile 1996 l'Istanza di Revisione del Processo di cui il mio arresto del 2 Marzo 1991, alla Corte d'Appello di Cagliari, Citando a motivazione l'Art. 630 lettera a - lettera c - lettera d .
14) Intanto anche la mia doglianza per i rinvii a Giudizio per calunnia suddetti faceva il suo corso La Commissione Europea, come di prassi, mi informava delle risposte del rappresentante del Governo presso il Consiglio d'Europa. Così venni a sapere che quest'altro rinvio a Giudizio per l'ipotesi di calunnia - (Esposi alla CEDU gli stessi fatti ed inviai le stesse prove documentali e testimoniali inviate anche al Capo dello Stato ed al Ministero di Grazia e Giustizia) - era dovuto ad una "INFORMATIVA" della Questura di Oristano, a firma Dott. Fratini, Capo della squadra mobile il 15 Novembre 1995. L'Informativa 15/11/1995 la descrivo meglio nella lettera inviata alla Dr.ssa Saragnano dell'Uff.VII Diritti Umani del Ministero di G. Giustizia. Allego, per sua conoscenza circa gli argomenti trattati, le ultime lettere che descrivono la vicenda. -Lettera del rappresentante del governo presso il Consiglio d'Europa alla Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo in Allegato n.19 .
-Risposta del Ministero di G. Giustizia alla Rappresentanza permanente presso il Consiglio d'Europa in allegato n.20.
-Risposta della Procura di Roma al Ministero di G. Giustizia in allegato n. 21.
-"Informativa" della Questura di Oristano del 15 Nov. 1995 in allegato n.22
-Lettera di Protesta del Ricorrente, A. Arconte, alla C.E.D.U del 12/3/96 con la quale -denunciavo le violazioni agli Art. 25 - 13 - 4 della Convenzione, in allegato n.23.
-Lettera di Risposta del Ricorrente alle comunicazioni del Governo Italiano al n. 24.
-Lettera-Esposto all'Uff. VII° Diritti Umani del Ministero di G. Giustizia, Dr.ssa -Saragnano e alla Procura della Repubblica di Roma Dr. G. Armati in allegato n.25.
-Lettera al Presidente del Tribunale di Roma 6° Sez. revoca mandato al difensore. n.26.
Della Vicenda Giudiziaria fa parte anche la storia, veramente vergognosa, riguardante i complici di Carta Vincenzo dentro la Cooperativa edilizia Turrimanna di cui ero, prima dell'arresto, fondatore e Presidente. Simulando reati attraverso false Testimonianze e falsificazioni di documenti, costoro, approfittando del mio arresto del 2 Marzo 1991, hanno derubato me delle mie quote Sociali per £.57.000.000 (all'epoca del 1991) privandomi anche del mio alloggio. L'Esposto, e la documentazione probatoria allegata, è stato inviato a Roma ... che fine ha fatto? Allego copia di tale Esposto al n. 27.
Anche mio Padre Augusto, ex Polizia Africa Italiana (P.A.I.), svillaneggiato ed usato in maniera indegna, ha denunciato episodi di ruberie ai nostri beni e abusi ed omissioni da parte di Pubblici Ufficiali di Oristano. Allego parte di quanto è, altresì, stato inviato a Roma ed a Strasburgo. Esposto di Arconte Augusto alla Procura di OR. al n.28-A e B.
La stessa Commissione Europea riunita il 12 Aprile 1996, mi dà Atto con propria Delibera assunta all'unanimità, che: ..."a causa dell'inattività delle Autorità Giudiziarie, i "voleurs" (ladri) hanno continuato a sottrarre i suoi beni ..."
Ma, ciò non è del tutto esatto, infatti, le Autorità Giudiziarie di Oristano, sono state Attivissime nell'intervenire contro di me, su denuncia dei ladri che ci derubavano!?
Richiesto alle Massime Autorità Giudiziarie Nazionali un intervento, questo c'è stato ... Il rinvio a Giudizio per Calunnia con parti offese "i voleurs" (i ladri) e parte dei loro complici!
Alla fine di quest'ennesimo lungo Esposto, il sottoscritto chiede alla SV. Ill.ma di voler avviare un indagine conoscitiva per appurare se nei fatti Esposti vi si possa ravvisare le ipotesi di reato di cui omissioni di Atti d'Ufficio in relazione ai reati di favoreggiamento in calunnia, falso, simulazione di reato, violazione dell'obbligatorietà dell'azione Penale e quant'altro la Sv Ill.ma ravvisasse essere stato commesso in mio danno e dei miei familiari. Anche in nome e per conto dello scomparso Augusto Arconte, mio Padre, Esponente e deceduto in attesa di Giustizia il 20 Agosto 1993. Persegua gli Autori di tali reati, se ve ne sono, e li punisca Penalmente.
Il sottoscritto chiede di essere informato dei risultati delle Indagini.
Soprattutto, il sottoscritto chiede di sapere che cosa ne è stato degli Esposti-Denuncia e di tutta la documentazione probatoria inviata agli Uffici suddetti e di cui non si fa menzione nel Procedimento Penale a Roma dinanzi alla sesta sezione Penale.
Ciò in tutela dei miei diritti Nazionali ed Internazionali di cui agli Art. 13 e 25 della Convenzione Europea Dei Diritti Dell'Uomo e degli Accordi di Londra del Maggio '69.
Con osservanza, distinti saluti.
Cabras 12 Luglio 1996 In fede.
Mitt. Antonino Arconte
Via (........) 171/A
09072 (......) (OR)
Sardegna.
Inviato con Racc. A.R. numero 0321 del 12 Luglio 1996. Correttamente Ricevuta il 19/7/96.
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