"E' uno scandalo! Non possiamo permettere che questo accada, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche!". La voce di Nathrefar rimbombava lungo il corridoio di pietra, raggiungendo le orecchie di Ptmosys come il suono di un fastidioso temporale che giungeva a turbare la quiete del faraone. Ma il grande Sacerdote del Sole aveva, purtroppo, tutto il diritto di urlare come un'acquila, perfino nella casa del Figlio di Ra.
"Nathrefar, grande Sacerdote di Ra, servo del Sole e superiore del Tempio" annunciò inutilmente lo scriba Qahr-pty al suo Signore. "Buona giornata a te Grande Sacerdote" esordì il faraone, prima che Nathrefar potesse travolgerlo con una tromba d'aria di parole. "La giornata non è favorevole, mio Signore, le notizie che mi giungono dal tuo regno sono allarmanti e bisognerà porvi rimedio, subito, immediatamente, il Figlio del Sole non può tollerare …" "Il Figlio del Sole tollera o non tollera ciò che a Lui più piace Nathrefar, ricorda che tu sei servo di Colui che è mio padre e me stesso al contempo, Signore del Cielo e della Terra, la luce e la forza, la vita ed il cacciatore delle tenebre. Componiti!" lo gelò il faraone. Ptmosys non fu mai un grande faraone, di lui non abbiamo nemmeno la tomba ed il suo nome non risulta nell'elenco dei signori dell'Egitto, ma sapeva stare sul trono e non accettava di certo che qualcuno si permettesse di ordinargli alcunché, nemmeno il sommo sacerdote del suo Tempio.
"Ti porto le parole, Ptmosys, come le riferiscono i sacerdoti del tempio di Qarna Hral. Essi riferiscono che nei campi della loro zona ha preso a crescere un grano differente da quello che ci nutre usualmente, un grano diverso. I suoi chicchi sono più grandi e numerosi del solito grano ed il suo stelo cresce più alto. I proprietari liberi della terra hanno dato ordine ai loro contadini di conservare con cura le sementi da cui questo grano è nato, poiché esso rende molto di più di quello tradizionale". Il faraone guardò attonito Nathrefar "Ebbene? Se i campi d'Egitto producono più grano, significa che il Tempio e la mia casa saranno più ricchi, cosa ci trovi di male, sacerdote? Cosa offende, a tuo giudizio, la potenza di Ra?"-"Ma non capisci mio Signore?" riprese angosciato Nathrefar "questo grano non è normale, non viene dal Tempio, non viene dalla Tua casa, quindi non è il grano portato dal Sole, è nato chissà come, chissà dove. Quali saranno le conseguenze se coltiveremo quel grano e ci nutriremo di esso? Possiamo immaginare la catastrofe? Ptmosys, grazioso e onnipotente Signore della Terra e figlio di Ra, tu non puoi permettere che l'Egitto sopporti questo pericolo, quel grano deve essere bandito dal tuo regno, i campi dove è cresciuto verranno cosparsi di sale in attesa che il grande Nilo, con le sue acque, porti la normalità e nuova terra fertile, per il grano normale, per il tuo grano, quello che il Sole stesso attraverso i suoi figli ha concesso all'Egitto".
Ptmosys congedò Nathrefar per pensare in pace a questo problema. Meditò lungamente sulla cosa. In Egitto c'erano due categorie di sacerdoti: quelli che protestavano sempre e quelli che in silenzio si facevano i loro affari. I primi certamente erano un problema minore, non tramavano, erano talmente espliciti nel loro agitarsi da creare solo il problema di mettere strane idee in testa al popolo, ma una parola del faraone solitamente bastava per sistemare tutto, in fondo il popolo lo sapeva che lui era il figlio del Sole e dio egli stesso, non quegli insignificanti sacerdoti. Più preoccupanti erano i sacerdoti che in silenzio dirigevano la politica di Egitto ed accumulavano grandi ricchezze, dunque potere, nei granai dei templi.
Aveva iniziato suo padre, Tmenem II, questa opera ed ora che stava trapelando, a causa dell'intemperanza di un sacerdote importuno, doveva accelerare i tempi. Da moltissimo tempo sapevano che dal grano più redditizio nasce grano altrettanto redditizio, così accade quando si fanno accoppiare gli animali, altrettanto avviene con il grano. Come questo riuscisse gli era ignoto, giacchè il grano non si accoppia, ma doveva esserci un "qualcosa" che rendeva i chicchi più grossi e numerosi. Poco importava cosa, per il popolo doveva essere il potere del dio Sole, di Ra e del suo figlio il Faranone. Ora c'erano riusciti ed i campi dove da molti anni seminavano il grano dai chicchi più grossi avevano iniziato a produrre quasi il doppio dei campi normali.
Se Ptmosys avesse assecondato Nathrefar avrebbe dovuto rinunciare ad una nuova ed fonte di ricchezza, per sé e per i templi. Questo avrebbe creato delle tensioni fra lui ed i sacerdoti più scaltri e potenti. Certe volte Nathrefar pareva un idiota, non per nulla era stata una buona idea averlo come sommo sacerdote del suo Tempio, un problema in meno. No, il nuovo grano doveva essere coltivato in Egitto. Sarebbe stato il "grano del Faraone", donato dal dio in terra al popolo. Non ultimo ci sarebbe stato più cibo e la gente lo avrebbe amato ancora di più. Nathrefar ed i suoi seguaci dovevano essere eliminati.
Dopo due anni il nuovo grano del Faraone era coltivato in tutto l'Egitto, i raccolti erano più ricchi, i granai dei templi colmi e la carestia sembrava sconfitta per sempre. Di Nathrefar nessuno si ricordava più, il nuovo sacerdote del Tempio del Faraone Ptmosys, che aveva nome Qtah, aveva magnificato il dono del re divino e diffuso le sementi attraverso l'organizzazione sacerdotale. Dopo appena vent'anni la popolazione del regno era quasi raddoppiata e l'Egitto era sempre più forte e potente.