Termini del racconto "Il mercante di Eessie" non comprensibili a chi non parla Lurfynneg o non conosce la cultura Lurfynn
Aganis spiriti delle sorgenti (sing. Agane), vivono in tutte le acque, possono assumere diversi aspetti, sia orrendi che di bellissime donne, spesso uccidono gli uomini che si avvicinano imprudentemente ad acque sacre
anno l'anno nel calendario dei Lurfynn e' il periodo di tempo fra due feste di Tar-Led
Eessie e' una citta' commerciale ad occidente del Lurflann, i suoi abitanti, per lo piu' mercanti, non godono della simpatia dei popoli che vivono nei dintorni
Geliven la prima stella che compare nel cielo dopo il tramonto, per i Lurfynn essa rappresenta una dea, una delle figlie celesti di Bridda
luna e' unita' di misura del tempo, una luna equivale a 24 giorni, divisa in quattro quarti di sei giorni ciascuno, in un anno vi sono circa 16 lune
pinte tariane la pinta tariana e' una unita' di misura per la birra, Tar e' una citta' famosa per la birra che vi si produce e l'unita' di volume in uso in quella localita' si e' diffusa in molte terre, in litri una pinta tariana equivale a 0,66
raggi nel Lurflann il tempo si misura in raggi, il percorso che il Sole effettua in una giornata e' diviso in otto raggi, come otto sono i settori del cielo secondo i Lurfynn, il mezzogiorno si trova fra il quarto ed il quinto raggio, ovviamente un raggio invernale dura meno di uno estivo, perche' il tempo di otto raggi corrisponde sempre a quello fra alba e tramonto
Tar-Da Il dio dell'inverno, del gelo, della neve. Il freddo e' cio' che lo accompagna ovunque, i Lurfynn pensano che sia Tar-Da a soffiare via le forze dal corpo di coloro che muoiono assiderati, ogni anno prende dimora nelle terre degli uomini fino a quando non viene cacciato da Bridda
Tar-Led E' letteralmente la festa della sconfitta di Tar-Da ad opera di Bridda, si festeggia il primo giorno di luna piena dopo il solstizio d'inverno, fuochi vengono accesi al cospetto della Luna, Krinna, che rappresenta l'aspetto materno di Bridda
Vilinna essere non umano, nel nostro mondo la definiremmo una fata, anche se non e' sempre necessariamente buona come una fata delle fiabe europee, talvolta se offesa puo' recare danno agli uomini