"ATTRAVERSO IL MIRINO"
Benvenuti nel nostro negozio, vi preghiamo di
accomodarvi sui divani virtuali a sinistra della vetrinetta
dell'usato per fare due chiacchere.
L'idea del salotto per la verità non è del tutto nostra: fin
dagli esordi della fotografia gli Ateliers dei fotografi sono
stati anche luoghi di ritrovo, soprattutto per professionisti ed
intellettuali, dove mettere a confronto le proprie conoscenze ed
informarsi sulle ultime novità in fatto di creazione
dell'immagine.
In seguito alcuni studi estesero la loro attività al commercio
di articoli fotografici, creando nella zona del locale meno
frequentata un angolo dove ci si potesse fermare a parlare o
leggere liberamente, estendendo così il dibattito sulla
fotografia anche ai fotoamatori.
Questo sito, nato nel 1996, è stato pensato come un negozio
ideale, nel quale fosse possibile a tutti i visitatori fermarsi
per leggere qualche articolo o dire la loro.
Il quadro che vedete appeso alla parete è un'opera di decoupage,
se ne occupa Miù; personalmente risponde alla mia idea di un
elemento d'arredo che sia "qualcosa di unico", tuttavia
preferisco, se vi piace,che ne parliate con lei stessa nel
capitolo seguente, "Decorazione & Decoupage".
Mi occupo prevalentemente di apparecchi
fotografici d'epoca, mi piace aver provato molte macchine
meccaniche ed aver avuto modo di scambiare delle idee con persone
che hanno usato e collezionato macchine anteriori agli anni '70.
Osservando le loro opere, mi è capitato spesso di notare uno
stretto rapporto fra il prodotto creato ed i mezzi tecnici usati
per comporre l'immagine, quasi la macchina condizionasse in parte
la maniera di "pensare l'mmagine".
Ritengo che questo aspetto della fotografia sia stato sempre poco
trattato, la maggior parte di coloro che hanno giustamente
sottolineato la preminenza dell'idea creativa dell'opera sullo
strumento che la realizza, del compositore sull'esecutore,
raramente si sono soffermate infatti a considerare lo stretto
legame fra gli stili espressivi ed i mezzi a disposizione per
realizzarli e che di conseguenza la vera libertà espressiva
passi anche per una conoscenza delle caratteristiche del mezzo
usato per creare l'immagine desiderata
Riporto a questo proposito una parte di un scritto innovativo in
questa direzione di un esperto del settore, I. Matanle:
"Accade solo raramente di incontrare tra la folla di
appassionati di fotografia un vero fotografo; mentre i primi si
precipitano a riprendere ogni momento che ritengono decisivo con
le proprie fotocamere munite di motore ed obiettivo zoom, il
nostro fotografo punta l'esposimetro verso il soggetto ed aspetta
tutto il tempo necessario per avere l'esposizione migliore. Il
rumore che proviene dal suo apparecchio quando fa scattare
l'otturatore non è ripetitivo e fastidioso come il verso di
un'anatra, né metallico e stridente come quello di un lontano
cantiere di demolizioni.
Uno scatto discreto è l'unica prova del fatto che egli abbia
riprodotto sulla pellicola un'immagine, un avvenimento del mondo
circostante."
( da: Collezionare e fotografare con macchine d'epoca, di I.
Matanle.)
Non vorrei dare con questo l'impressione di voler difendere con
l'archibugio l'arte della fotografia chimica o i modelli che
ebbero fortuna nel passato a scapito del progresso, desidero solo
far conoscere alcune possibilità di comporre belle immagini
utilizzando un apparecchio d'epoca.
Del resto il popolo dei fotografi è stato da sempre alla ricerca
di modi diversi del "fare fotografia", spesso
specializzata in specifici campi di ricerca, ma sempre caratterizzata dall'aspirazione di
creare un modo diverso, personale di "leggere la realtà", anche partendo da temi già noti.
Mi sembra che la storia recente della
fotografia stia trovando punti di contatto con "altre forme
di esprimere la creatività", come l'elaborazione
informatica e fotoritocco digitale; queste tecnologie stanno
creando un campo " parallelo alla fotografia tradizionale
" che si affianca offrendo possibilità diverse da quelle
accessibili attraverso la tecnica dell'immagine ottenuta
attraverso l'elaborazione chimica.
Questo fenomeno certamente positivo, comporta però il rischio di
subire questo nuovo mercato: il proliferare di apparecchi
digitali o quelli muniti di tecnologia APS , forniti di
caratteristiche molto avanzate, in grado di offrire soluzioni
complesse, presumono infatti un alto grado di specializzazione da
parte dell'utente, che deve avere un background di conoscenze e
strumenti informatici specialistico.
Assistendo al fenomeno del proliferare di proposte di articoli
fotografici interfacciabile a sofisticati computers a loro volta
collegati a stampanti dalle caratteristiche avanzatissime, mi
viene il dubbio che l'offerta di questo nuovo mercato proponga un
ventaglio di sfumature forse al di là di quelle che potrebbero
essere controllate dalle persone interessate all'acquisto per una
produzione artistica individuale: tali sistemi sembrano infatti
finalizzati ad una produzione di grandi quantità di immagini di
qualità accettabile a basso costo e di conseguenza rivolto di
preferenza all'industria dei consumi, vòlta ad abituare il gusto
delle persone ad "effetti speciali" meravigliosi a
scapito di un tipo di bellezza dell'immagine pienamente creato e
controllato da noi per le "nostre" esigenze artistiche.
In un mondo dove i Mass Media possono permettersi di
pubblicizzare come "notizia" il caldo estivo ed il freddo invernale, ciò mi
fa pensare di essere spinti verso l'acquisto di strumenti in
grado di produrre prestazioni, di cui non siamo più in grado di
apprezzare le prestazioni complessive relativamente a quanto
volevamo creare con la ripresa; oggetti insomma, già obsoleti
domani che in definitiva non rispondono al bisogno di controllare
la qualità finale ed intermedia delle nostre opere.
Perciò, a mio parere, le nuove frontiere dell'elettronica e del
digitale si pongono come offerte alternative nella creazione
dell'immagine artistica, rimanendo però "altro" (e
forse in modo per noi meno emozionante) della fotografia nata
dall'uso di macchine meccaniche, che offre un tipo di gioia del
comporre tuttora ricco e complesso.
Il sito "Attraverso il
Mirino" propone una breve selezione di
argomenti relativi alla creatività nella fotografia e di
osservazioni sull'utilizzo di macchine meccaniche, sia da uso che
da collezione, nella ripresa di immagini artistiche.
Naturalmente il discorso del piacere dell'opera artistica
ottenuta con una macchina meccanica potrebbe essere approfondire
quasi all'infinito sia rispetto ad aspetti collezionistici che
artistici, tuttavia questo sito essendo amatoriale non è stato
preparato per ospitare pagine specialistiche, ma per fornire un
modesto contributo alla riflessione degli amici/lettori
attraverso le informazione e gli strumenti culturali di cui sono
in possesso.
Franci.a