The complete audio guide to The Alan Parsons Project


"L'Alan Parsons Project doveva essere solo questo", disse il suo omonimo. "Un progetto. Ma ben presto divenne evidente che c'era la possibilità di svilupparlo,e poi divenne il nome dell'artista. Ne sono entusiasta come all'inizio".
All'epoca in cui fu realizzata la "Complete audio guide" i progetti erano diventati sei. Ed il dialogo contenuto in questi dischi è un'estensione di un'analoga "audio guide" preparata nel periodo di Eve. Da quella prima "audio guide" sono seguiti The Turn Of A Friendly Card ("un riflesso di qualcosa che era nel mio subconscio", ammette Eric Woolfson. "Ha a che fare con Montecarlo, le scommesse e in generale il fatto di prendere dei rischi"), ed il nuovissimo (per l'epoca) Eye In The Sky. Due tasselli significativi al lavoro di Parsons e Woolfson.
La Audio Guide è una conversazione proprio sul lavoro svolto, intendendo per lavoro la musica, come si sono sviluppate le cose, la scansione temporale, lo sviluppo creativo, i miglioramenti tecnologici... tutto ciò che è andato nell'evoluzione del Project.
Alan Parsons entrò nell'industria musicale - nel reparto duplicazione dei nastri - in un periodo in cui il potenziale per l'espressione e l'innovazione negli album pop si stava espandendo come mai prima. Era la seconda grande era delle produzioni rock: la prima c'era stata quando persone come George Goldner, Phil Spector, Leiber & Stoller, Holland-Dozier-Holland ed altri avevano realizzato piccole ma brillanti perle di pop. La seconda, iniziata con Pet Sounds in America e forse Revolver in Inghilterra, aveva aperto nuove possibilità per esplorazioni su interi album. Parsons, nel 1967, aveva avuto accesso alle meraviglie di Sgt. Pepper, ne fu intimorito, ma volle capire "come veniva realizzato il tutto".
Il risultato di quella decisione, i giorni in cui si accoppiavano e ricombinavano i pezzi ad Abbey Road, i movimenti dagli Holleys ed Harley ai Pilot e i Wings fino al Project di Parsons, appaiono nella "Audio Guide". Questa storia in pillole è interessante per vari motivi: uno di essi è l'opportunità di sentire la voce del normalmente silenzioso Mr. Parsons mentre parla sui vari stadi della sua carriera musicale, rivelando alcuni segreti dietro le quinte sui Pink Floyd, Paul McCartney, Al Stewart ed i suoi album personali, tracciando ogni "progetto" dalla formulazione al completamento.
Nella "Audio Guide" ci sono inoltre altri pezzi di musica: "Get Back", "Magic", "The Air That I Breathe", "Maybe I'm Amazed", "Music", "Judy Teen", "I Wouldn't Want To Be Like You", "Money", "Time", "Year Of The Cat", "Games People Play"... Ce ne potevano stare altri, a dozzine. Ma questa breve antologia mostra un qualcosa di impressionante sui talenti di produzione e di ingegneria del suono di AP, un'abilità a creare pop post-Mersey, post-Roxy art-rock, musica progressiva eccetera. Si ha l'impressione che AP potrebbe realizzare interpretazioni convincenti di canzoni da campeggio della Lettonia per liuto e batteria computerizzata, se solo volesse.
Poi, ovviamente, ci sono i primi sei Progetti di Alan Parsons. Dal momento fortuito in cui Eric Wolfsoon, che aveva avuto l'idea di creare un album sul lavoro di Edgar Allan Poe, offrì ad AP una mano nella commercializzazione ("iniziò come un accordo d'affari e si trasformò in un accordo creativo"), si passò a trasformare lo studio di registrazione in un ambiente molto eccitante. Mettendo insieme il passato (Poe e le piramidi), il futuro (I Robot ed Eye In The Sky), e gli aspetti seducenti dei tempi in cui viviamo (le donne con Eve, l'azzardo con The Turn Of A Friendly Card), l'Alan Parsons Project ha continuato a realizzare album con un effluvio evocativo, dall'appeal elusivo e diversi musicalmente.
Lo studio, dove si fondono insieme la tecnologia e le idee, dove immagini astratte possono essere portate ad una vita artistica, è un grande giocattolo per i grandi, e pochi hanno portato le sue potenzialità come ha fatto l'Alan Parsons Project. Questo mosaico di parole e musica è un tentativo di mettere insieme un quadro completo del Project, di annotare ciò che è sui dischi. Mentre il racconto prosegue emergono nuovi fatti: che l'abilità e il gusto di AP hanno toccato la musica di molte delle figure chiave nell'evoluzione del rock britannico; che l'APP ha costruito una serie di album tematici che li hanno fatti diventare delle storie di successo internazionali; che ci sono molte nuove aree per i loro talenti e la loro capacità esplorativa da essere ancora conquistati. La storia dell'Alan Parsons Project è un viaggio affascinante, e la Complete Audio Guide è una mappa dei loro passi.

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