L'itinerario dello shôgun Iemochi da Edo a Kyôto

di Shigeru Oikawa


Uscito vittorioso dalla guerra con il clan Toyotomi, il 12 febbraio del 1603, Tokugawa Ieyasu venne nominato Shôgun dall'Imperatore Go Yozei e divenne a tutti gli effetti il capo dello Stato. Si era installato a Edo (Tokyo) già dal 1600 e nel 1605 si ritirò cedendo il trono al figlio Hidetada. Ma questa abdicazione non fu che nominale. Temeva ancora il potere dell'Imperatore, degli altri Signori e generali di Osaka.

Nel 1606, con il pretesto di ritirarsi in una villa di provincia, Ieyasu fece costruire un castello a Edo, ma questo era un grande castello, molto più grande di quelli di Kyôto e di Osaka. Da questo nuovo castello cominciò a governare tutto il Paese. Gli altri Signori dell'aristocrazia militare (Daimyô) erano stati trattenuti come ostaggi a Sunpu, nel vecchio castello di Ieyasu. Durante la guerra tra Toyotomi e Tokugawa, tutti i signori feudali furono mandati a Edo, e furono obbligati a mettersi al servizio del nuovo Shôgun. Così Edo divenne la capitale del Giappone nonostante l'opinione contraria degli oppositori a Kyôto.

Dapprima Edo non era che un piccolo villaggio di campagna. I primi Shôgun dovevano loro stessi riconoscere l'influenza politica e culturale di Kyôto. Nel 1616 morì Ieyasu e nel 1623 Hidetada si ritirò e Iemitsu si nominò III Shôgun. Nel 1626 Hidetada e Iemitsu andarono entrambi a Kyôto per essere nominati Ministri di Stato dall'Imperatore Go-Mizuo, ciò significava che lo Shôgun aveva ancora bisogno dell'influenza di Kyôto per convincere gli altri signori feudali. Nel 1634, Iemitsu era tornato a Kyôto, ma questa volta per riscuotere una grande somma dai ricchi cittadini di Kyôto.

Edo era già diventata una grande città e lo Shôgun non aveva più bisogno del potere dell'Imperatore e d'altronde l'Imperatore non aveva più nè potere nè ricchezza. Molti artigiani, molti operai e molti artisti erano venuti a Edo. Ed ecco che naque la civilizzazione di Edo. Lo Shôgun non andrà più a Kyôto e così la pax-Tokugawa regnò sul Giappone per 220 anni. Durante questo tempo il Giappone chiuse il Paese agli stranieri ed i popolo visse in tranquillità.

Infine nel 1853 arrivò a Edo il Commodoro americano Perry. Il Giappone era allora diviso in due: coloro che sostenevano lo Shôgun volevano aprire il Paese agli stanieri, ma c'era chi resuscitava la figura dell'Imperatore, allora l'Imperatore Kômei che viveva dimenticato a Kyôto, cercando di rovesciare lo shogunato per riformare il Paese contro gli stranieri. In questa situazione il giovane Shôgun Iemochi trovava necessario unirsi all'Imperatore. Malgrado tutte le offerte dello Shôgun, vinse il secondo partito che invece di riformare il Paese cominciò a giovarsi delle potenze straniere, ma di questi dettagli ho già scritto nel mio articolo. Ed eccoci all'itinerario dello Shôgun Iemochi da Edo a Kyôto.

I cittadini di Edo si interessavano al viaggio del loro Shôgun più che ai conflitti politici. Leggevano il celebre romanzo di Juppensha Ikku Tôkaidô-Hizakurige ed avevano più o meno conosceza del viaggio lungo la via Tôkaidô. C'era anche chi aveva viaggiato al tempio di Ise; la città santuario tra Edo e Kyôto. Le stampe di Hiroshige erano così diventate famose. Hiroshige da allora aveva pubblicato più di una ventina di serie della Tôkaidô. Ma questa volta potevano vedere la parata del loro Shôgun davanti alle stazioni di sosta della Tôkaidô. Questi pittori d'altronde non erano al seguito dello Shôgun e tra loro c'era chi non aveva mai visto questi villaggi o i paesaggi con i propri occhi.

Questa pubblicazione sembra che avesse delle significazioni politiche e che sia stata progettata con qualche aiuto dal governo. Era per questo motivo che si era potuto riunire così tanti artisti ed editori in una volta, e di più pubblicare due serie quasi contemporaneamente. Ma seguiamo ora l'itinerario dello Shôgun.

  1. Il mattino del 13 febbraio del III anno Bunkyû (1863), lo Shôgun Iemochi uscì dalla porta centrale del castello di Edo con al seguito 3000 soldati, tra cui 100 cavalieri e 700 o 800 fucilieri. Lo Shôgun ed il suo seguito tansitarono per Shinbashi, Shiba e Takanawa, dove il giovane Shôgun scese dalla portantina e si mise a marciare a piedi. A Sinagawa, la prima tappa della Tôkaidô, verso mezzogiorno sostò per il pranzo nel tempio di Tôkaiji. Lo Shôgun diede udienza ai bonzi di questo tempio perchè a Tôkaiji era stato il grande bonzo Takuan amato da Iemitsu. All'una ripartì da Sinagawa in portantina e, dopo un piccolo riposo a Kamata, attraversò il fiume Rokugô in battello quindi verso le cinque di sera arrivò a Kawasaki, la seconda tappa, e prese alloggio nel Honjin (un'albergo riservato ai generali o ai Signori dell'aristocrazia militare).
  2. Alle sette del 14 febbraio, partì da Kawasaki, riposò a Namamugi, alle 11 il pranzo nel Honjin di Hadogaya, la 5a tappa, e alle 4 di sera arrivò a Totsuka, la 6a tappa.
  3. Il 15, prima delle 7, partì da Totsuka. A Kagetori si mise a marciare a piedi, verso le 10 la colazione al tempio di Seijôji di Fujisawa. Alle 11 lasciò il tempio e riposò poi a Chigasaki e Hiratsuka. Alloggiò quindi a Ohoiso, la 9 tappa.
  4. Il 16 ripartì alle sette riposò brevemente a Yamanishi-mura, Umezawa, e arrivò a Odawara, la 10 tappa, prima dell'una pomeridiana. Aveva bisogno di riposo perchè l'indomani doveva valicare la famosa montagna di Hakone.
  5. Il 17 alle 6 di mattina partì da Odawara, riposò a Yamato, nel tempio di Sôunji. Lo Shôgun ammirò i fiori di ciliegio di montagna. A mezzogiorno arrivò a Hakone e pranzò. All'una lasciò Hakone, riposò a Yamanaka, nel tempio di Sôkanji. Prima delle 7 arrivò a Mishima, la 12 tappa.
  6. Il 18 partì alle 7, un piccolo riposo a Numazu Honjin ed alle 11 il pranzo a Hara Honjin. Ripartì a mezzogiorno fece un riposo a Kashiwabara dove lo Shôgun si mise a marciare e alla 4 arrivò a Yoshiwara, la 14a tappa, nel tempio di Tôsenji, annesso al tempio del Monte Fuji. La sera andò a passeggiare a Tagonomura luogo celebrato negli antichi poemi.
  7. Il 19 partì alle 7, verso le 9 attraversò il fiume Fuji in battello, riposò a Iwabuchi e a Kanbara Honjin e pranzo a Yui, alle 4 arrivò a Okitsu.
  8. Il 20 partì alle 7. A mezzogiorno arrivò al castello di Sunpu. Questo castello era stato costruito da Ieyasu 250 anni prima e per il giovane Shôgun questi erano dei luoghi sacri. Visitò tutto il castello fino a sera.
  9. Il 21 era il giorno della celebrazione dei suoi antenati. Iemochi andò a pregare sul monte Kuno dove si trovava la tomba di Ieyasu e il suo tempio.
  10. Il 22 partì alle 7 e attraversò il fiume Abe in spalla ai portatori. Verso mezzogiorno pranzò a Okabe. Alle 3 arrivò a Fujieda Honjin dove accettò un'offerta di bambù dal signore di questa tappa. Quando Ieyasu partì per la guerra utilizzò il bambù di questo villaggio come asta per le bandiere e da allora i signori di questa stazione facevano questa offerta a tutti i membri della famiglia dello Shôgun
  11. Il 23 partì alle 7. Alle 10 attraversò il fiume Ohi sulla schiena dei portatori. Arrivò a Kakegawa Hojin, la 27 tappa, alle 5 di sera.
  12. Il 24 partì alle 7, montò a cavallo da Kihara a Mikanosaka e quindi si mise a marciare a piedi. A Mitsuke di nuovo sul cavallo fino al fiume Tenryû che attraversò in battello, per arrivare a Hamamatsu Honjin alle 4.
  13. Il 25 partì alle 7, attraversò il lago di Hamamatsu su un battello offerto dal signor Matsudaira Izunokami. Riposò a Nil e verso le 4 arrivò a Yoshida al tempio Ryuntenji.
  14. Il 26 partì alle 7. Dopo pranzo marciò a piedi e arrivò a Okazaki alle, 39 tappa.
  15. Il 27 partì alla 7. Il pranzò a Chiryu, arrivò a Atsuta (Miya) alle 5 e prese alloggio al palazzo Hamatakaya del Signore di Owari. Questo Signore apparteneva a una delle tre grandi famiglie dello Shôgun.
  16. Il 28 partì alle 7. Verso le 9 arrivò a Hisaya Honjin e marciò sul letto secco del fiume Kigo ed qiundi prese un battello offertogli dal Signore di Owara per raggiungere Kuwana, la 43 tappa.
  17. Il 29 partì alle 8 e a mezzogiorno arrivò a Yokkaichi nel palazzo Tortao Mimhu Signore di queste terre.
  18. Il 30 partì alle 7 e pranzò Ishiyakushi. Arrivò a Kameyama Honjin la 47 tappa alle 9.
  19. Il primo marzo partì alle 7 riposò a Seki. Lo Shôgun andò a passeggiare in questi luoghi dove si era svolta la più grande guerra tra Toyotomi e Tokugawa 250 anni prima, e dove finalmente Tokugawa aveva conquistato il potere. Ma oggi era venuto per perdere il suo potere. Si mise a marciare a piedi ed arrivò a Tsuchiyama alle 8. Ogasawara Zushonokami, responsabile dell'incontro tra lo Shôgun e l'Imperatore, era venuto da Osaka per accogliere lo Shôgun.
  20. Il 2 partì alle 7. Arrivò a Ishibe Honjin alle 5.
  21. Il 3 partì alle 7, il pranzo a Kusatsu e arrivò a Ootsu, la 54 tappa. Diversi Signori e funzionari erano venuti per vedere lo Shôgun.
  22. Il 4 marzo Iemochi arrivò a Kyôto.