La lepre sceriffo e la legge dei ricci: Una favola Italiana
di Peter Weber
Sui campi dei cavoli e dei miracoli fra Pisa e il Monte Citorio c’era un grande schiamazzo.
"Ma come possiamo fare ?" gridarono gli animali tutti insieme. "Ci siamo dati centocinquantamila leggi ed ora non riusciamo più a farle rispettare ! Chi può salvarci da questo pasticcio ?"
Successe che proprio in quel momento passò una grossa e forte lepre. Quando sentì il lamento si fece avanti senza esitazione. "Sono io la persona che fa per voi," disse con grande determinazione. "Sono senz’altro il più veloce di tutti sul campo e farò rispettare le vostre leggi. Sarò il vostro sceriffo !"
Gli altri animali sembravano al primo momento un po’ perplessi di fronte a tanto convincimento, ma poi salutarono con entusiasmo il loro salvatore. Un deputato dei ricci gli si avvicinò rivolgendogli solennemente la parola: "Ti ringraziamo e ti nominiamo ufficialmente il nostro sceriffo e primo protettore. Ora però dacci una prova della tua bravura. Guarda, dall’altra parte di questo campo le cose non vanno bene e la legge non è rispettata. Perciò corri là e rimetti le cose a posto !"
"Con tanto piacere," rispose il nuovo sceriffo, "al più tardi questa sera sarà fatto !"
"Bada però," punzecchiò il deputato dei ricci, "che devi arrivare prima di me !"
La lepre guardò le gambe corte del riccio e pensò: "Beh, niente di più facile."
Poi salutò e si mise a correre. Il campo era davvero molto esteso e così corse tutta la mattina e tutto il pomeriggio. La sera finalmente arrivò, tuttavia senza aver visto un singolo riccio lungo tutto il percorso.
Il deputato dei ricci aveva però una madama, che abitava proprio da queste parti. Infatti, egli aveva indicato quell’obiettivo apposta, perché si era messo d’accordo con la sua consorte. Così, quando la lepre, stanchissima, arrivò, la madama del deputato saltò fuori da una siepe e gridò : "Sono già arrivato !"
Lo sceriffo che non si era accorto del trucco non credeva ai suoi occhi. "Ma come hai fatto ?" balbettò.
"Non te la prendere !" rispose la madama del riccio deputato, "magari la prossima volta ti andrà meglio ! Perciò corri da dove sei venuto e cerca di far rispettare la legge là !"
La lepre si mise di nuovo in cammino e stavolta corse ancora più forsennatamente. Ma quando arrivò al punto di partenza saltò fuori di nuovo il riccio deputato, gridando con aria trionfale: "Sono già arrivato !"
La lepre era già esausta, ma non si voleva ancora arrendere. Così girò sui tacchi e riprese di nuovo a correre.
In questa maniera la nostra lepre fece la spola fra il deputato e la madama per svariati giorni e sarebbe sicuramente morta, se non avesse incontrato alla fine il gufo Galileo.
"Ma dove corri così velocemente, cara lepre ?" gli chiese il gufo.
"Devo far rispettare la legge," rispose lo sceriffo ansimante, "Ma non arrivo mai in tempo".
"Brutta storia, davvero !" commentò il gufo, "ma quale legge devi far rispettare ?"
"Oh, sono tante le leggi," rispose con orgoglio la lepre, "e ci vuole uno sceriffo veramente veloce per farcela. Per ora mi alleno per diventare ancora più veloce".
"Ma quante leggi sono esattamente ?" Ora il gufo aveva preso gusto alla storia e voleva sapere tutto con esattezza assoluta.
"Beh, mi hanno parlato di circa centocinquantamila".
"Caspita !" esclamò il gufo, "e quanto tempo ci hanno messo a vararle tutte ?"
"Uh, non saprei dire con esattezza, ma credo all’incirca cent’anni," spiegò un po’ incerta la lepre.
"Oh povero sceriffo !" esclamò a questo punto il gufo, "ma allora devono aver varato almeno millecinquecento leggi all’anno. Se non contiamo le domeniche, questo equivale ad una produzione di all’incirca cinque leggi al giorno. E così, quando tu, grande velocista, la sera tardi arrivi finalmente al bordo del campo per far rispettare la tua legge, dall’altra parte ne hanno già varate cinque nuove !"
Cosa avrà risposto il nostro sceriffo ? I numeri non mentono : anche se questa lepre non è affatto pigra, corre veloce e non si ferma mai, la legge è sempre più veloce, le gira intorno e la supera pure, fino a cinque volte al giorno !