Il patrimonio montano nell’arte

Piero Bertin espone nella sala consigliare del Comune di Ostana

Nella sala consigliare di Ostana si terrà il 9 e 10 agosto prossimi una mostra di opere a carattere pittorico e grafico intitolata “Montagna: il nostro patrimonio”.
Ad Ostana, e non a caso quindi, a pochi passi dal Museo Etnografico inaugurato dall’associazione di ricerca Mare Tera, abbiamo voluto organizzare, come Gruppo Giovani Energie e con la collaborazione del Comune, un incontro con l’artista Piero Bertin di Riva di Pinerolo e originario della Val Pellice. Paesaggi montani, scorci suggestivi, gesti quotidiani e oggetti d’altri tempi, ma dall’inconfondibile sapore familiare per chi ama questi luoghi.
Dall’arte di Bertin traspare un’analisi interiore, le linee originali appaiono piacevolmente trasposte, come in un confortevole ricordo, a sottolineare il gusto per un reale immaginario mai contraddittorio. La scelta cromatica testimonia l’analisi dell’essenziale, il grigio di Payne crea gli spazi che il rosa antico riempie di sentimenti genuini e caldi.
Accanto alla scelta cromatica concisa, ma mai limitante, scopriamo esecuzioni più vivaci ed estese, che testimoniano l’esplorazione dell’universo artistico, nel quale però il Bertin ha scelto per sè una posizione ben precisa.
‘...E’ importante la comunicazione con chi ha interpretato la realtà, - precisa l’autore - la conoscenza del carattere dell’artista, del suo stato d’animo, della lettura delle immagini e del modo di presentarle e di rappresentarle nell’arte. Con queste premesse anche un particolare non appare mai insignificante ed è in grado di crearsi una propria dimensione che può divenire sostanziale...’
Grafico di professione, presente sin dai primi anni settanta come autore, il nostro interprete si è guadagnato positivi interventi della critica; citiamo il commento di Mario Marchiando Pacchiola che vede ‘una ricerca seria di un modo pittorico che ha le carte in regola per esistere’ e la visione di Antonio Oberti secondo il quale Bertin ‘possiede indubbiamente una controllata sensibilità, gamme misurate, intelleggibile e equilibrata ponderazione spazio-temporale...’, in un’arte dove ‘la realtà non è il reale, ma la cosciente emozione del reale, un atto di partecipazione alla vita attraverso il colore, l’ambiente, l’atmosfera...
La mostra aprirà i battenti nel pomeriggio di sabato 9 agosto e rimarrà aperta per tutta la giornata di domenica 10 con la presenza dell’autore.
Anche quest’anno come già l’anno scorso l’iniziativa culturale è abbinata ad una raccolta di fondi da devolvere in beneficienza; le opere esposte saranno infatti in vendita ed il ricavato verrà devoluto all’iniziativa di adozione a distanza Un gesto di solidarietà dal Monviso al Brasile curata da Don Angelo Vincenti.

Marco Mastrocola


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