La Ghironda: curiosita' e notizie
Nelle nostre valli, in occasione di feste di paese spesso si assiste e si partecipa ai "Balli Occitani" e si ha la voglia di sapere qualche cosa in piu' sugli strumenti musicali utilizzati e tra questi vi e' la Ghironda.
Ecco alcune notizie utili a soddisfare la nostra curiosita'.
Cos’è e come si suona: la Ghironda e' uno strumento musicale a corde di origini antichissime tuttora usato in molti paesi europei per l'esecuzione di musiche delle tradizioni popolari.
Le corde sono poste in vibrazione dallo sfregamento del bordo di una ruota azionata per mezzo di una manovella, il bordo della ruota deve essere cosparso di pece, le corde invece sono fasciate con una minima quantita' di cotone che migliora il suono ed evita allo stesso tempo di consumare eccessivamente le parti in sfregamento.
Le corde vengono azionate da una tastiera i cui tasti scorrono in un'apposita struttura applicata al piano armonico e sono disposti su due file con i colori generalmente invertiti rispetto alla tastiera del pianoforte.
L'aspetto piu' difficoltoso dello strumento e' dato dall'azionamento della "trompette", ovvero di una corda non tastata che provoca il tipico ronzio ritmico a seconda del tempo e dalla velocita' del brano eseguito, e che costringe il suonatore a sincronizzare le due mani con movimenti poco naturali e non riscontrabili nell'uso di nessun altro strumento musicale.
La Ghironda si tiene normalmente poggiata sulle gambe del suonatore, ma si puo' suonare anche in piedi.
Secondo la postura adottata una o piu' cinghie fissano lo strumento al corpo.
Per quanto riguarda l'origine della Ghironda, la sua storia inizio' accompagnando il canto gregoriano per divenire poi un tipico arnese di lavoro per menestrelli e mendicanti girovaghi fino a raggiungere il massimo della sua evoluzione quando venne utilizzata nelle corti francesi del XVIII secolo.
Chiaramente l'ingresso a corte di strumenti popolari richiese un adattamento estetico e funzionale consono alla nuova collocazione.
La costruzione della ghironda e' una operazione di elevata complessita' che richiede molto tempo e l'impiego di numerose macchine utensili; difficilmente si impiegano meno di 100 ore di lavoro a causa delle operazioni di incollaggio, essicazione e verniciatura comprese. Per questo motivo lo strumento e' piuttosto costoso, la media si aggira sui 5 o 6 milioni di lire per un buon esemplare estero.
In Italia sono comunque disponibili ottimi strumenti a costi accessibili.
Per chi volesse approfondire l'argomento consigliamo il libro di Marcello Bono, edito dalla Forni nel 1989, Sala Bolognese.
Un discreto elenco di incisioni in cui la Ghironda e' lo strumento principale e' disponibile presso la nostra redazione.
La piccola ricerca che abbiamo svolto ha lo scopo, attraverso questo articolo, di stimolare e approfondire la conoscenza di tradizioni di vasta rilevanza storica e culturale che sono ancora presenti nelle nostre valli e che per questo sentiamo il bisogno di valorizzare.
Laura Mattio
Una piccola discografia di musica delle valli in cui appare questo strumento
Abourasqui Abourasqui (mc)
Abourasqui Bando (cd - OV005)
Abourasqui Bando (mc - OV006)
Artezin Lou loup e la chabro (mc)
Sergio Berardo Lou nouvè de l'Argentièra (mc)
Sergio Berardo e Lou Dalfin L'aze d'Alegre (mc)
Lou Dalfin W Jan d'l'eiretto (cd - OV004)
Lou Dalfin W Jan d'l'eiretto (mc - OV003)
Lou Dalfin Gibous, Bagasse e Bandì (cd - Sony Music)
Lou Dalfin e Sustraia Radio Occitania Libra (cd - Sony Music)
Kalenda Maya Kalenda Maya (mc)
Gai Saber (ex Kalenda Maya) Troubar r'Oc (cd - OV...)
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