L'incubatrice delle novità tecniche più importanti è stata la società di Heliski in Canada gestita da Mike Wiegele, in particolare gli scioni da Powder (polvere), molto larghi e diritti da neve fresca, son stati inventati per aiutare la gran massa di sciatori che andavano là a sciare senza alcuna esperienza di sci fuori dalle piste battute. Questi sci dalla base larga (superfice in cm. quadrati ben maggiore di uno sci tradizionale, fino a 3/4 volte) permettono un più facile galleggiamento, e velocizzano la fase di ambientamento alle nevi non addomesticate, anche le più ostiche come le crostose o ventate, anzi su queste ultime pare di sciare quasi come sulla polvere di qualità migliore. Unico svantaggio la minor tenuta sul ghiaccio specie quello ben liscio delle piste innevate artificialmente, dovuta alla maggior lentezza di cambio spigoli, ma questa neve non si trovava da Mike. All' inizio Wiegele se li faceva costruire appositamente, per noleggiarli nei propri chalet, dalla Atomic (che ancora li produce col nome Powder 8 mi sembra), e non erano disponibili nei negozi, io ne sentii parlare per la prima volta nel 1988 nel numero di Aprile della rivista "Sci", dove c'era un resoconto sull' esperienza di uno sciatore in queste mitiche settimane.
Le
voci su quanto fosse facile e divertente sciare con questi sci in neve
fresca si propragarono col classico passaparola, sopratutto tra gli appassionati
dello sci fuoripista americani e gli Ski-bum.
Personaggio storico e in fondo anticipatore
del nuovo fenomeno è stato Scot Schmidt, il celebre protagonista
di molte cassette di Warren Miller, famoso per aver il record mondiale
omologato di salto con gli sci da una falesia, con ben 35 m.!!!!!
Con lui altri protagonisti di queste videocassette
hanno iniziato a usare questi sci per le loro indubbie proprietà
sulle nevi più ostiche, e per meglio risponder alle sollecitazioni
che gli sci subivano durante sempre più diffuse gare di Sci estremo
o ora chiamate gare di Free Sking. In realtà i vecchi come Schmidt
non vi hanno mai partecipato perchè secondo la loro filosofia, il
Free Ski è per definizione opposto a qualsiasi gara regolamentata.
Ma queste gare sono accresciute sempre più di numero e importanza,
in particolare il WESC (World Extreme Ski Championship, Campionato Mondiale
di Sci Estremo) che si svolge ogni anno a Valdez in Alaska ai primi di
Aprile dove si riuniscono tutti i migliori sciatori del pianeta per sfidarsi
su pendii incredibilmente ripidi e carichi di neve, portati in cima dall'
elicottero e non si conosce il terreno di sfida fino al giorno della gara.
Solo il punto di partenza e arrivo sono comuni a tutti, dopodiche è
lasciato alla fantasia dei partecipanti di scegliere la linea di discesa
che ritengono più opportuno.
La gara si svolge in 3 giornate e dei
giudici danno dei voti che vanno sommati, chi ha i punteggio più
alto alla fine dei 3 gg. viene nominato King of the Hill dell' anno, or
Queen ;-) (Re o regina della collina).
Le gare di Freeski sono ancora ad un livello
molto amatoriale, girano pochi soldi e sponsor poco danarosi, infatti spesso
gli atleti durante le gare dormono in furgoncini
Le varie gare possono differenziarsi anche
molto nei regolamenti o terreni di svolgimento.
Molto
diffuse in USA, da noi c'è solo il "Freeride Classic" di Courchevel
in marzo, il Red Bull Snow Thrill di Chamonix (l' assurdo è che
la bevanda è vietata in Francia) in gennaio, il Verbier Extreme
ora solo per snowboard, e ne facevan una a St Anton ma ora non so se c'è
ancora.
Sennò vi son gare più pazze
come il Derby della Mejie in cui vengono fatti partire sciatori, snowbaord
e chiunque altro insieme dal ghiacciaio della Mejie per poi arrivare giù
a La Grave dopo 2.000 metri di dislivello su terreni selvaggi al massimo.
I migliori freeskier americani collaborano
con case di sci (la maggior parte sono sotto la K2 da anni, ma ora anche
Dynastar, Rossignol, Volkl e Salomon stanno assoldando atleti) e con queste
hanno sviluppato dei modelli specifici per queste gare e secondo le loro
esigenze.
Più rigidi in torsione dei modelli
da Powder e molto più stretti al centro, permettono una sciata velocissima
sui terreni più insidiosi con curve da gigante filante, stabilità
sui salti eccezionale e buona tenuta sul ghiaccio, in caso i couloir in
cui si scende abbiano poca neve e tanto ghiaccio.
Sicuramente l'atleta che ha più
incarnato il nuovo fenomeno è stato "Brant Moles".
Brant con i suoi Rossignol CUT 11.5 (ora
sostituiti dai Bandit XXX) ha stravinto tutte le gare del 1996/97 e il
WESC, grazie ad un incredibile velocità di sciata, affrontando i
salti più incredibili, salti dalle roccie di 10/20 metri sono normali
per lui e li affronta senza nessuna indecisione ne rallentamento.
Queste
gare si stano sempre più internazionalizzando e rendendo famose,
l' ultimo WESC è stato vinto per la prima volta da un non americano,
il francese (chamoniardo) Adam Arnoud, lo sponsor sia di questa gara che
di quella di Chamonix è la Red Bull, una bevanda energetica molto
di moda tra gli sportivi extremi (sponsorizza molti eventi di snowboard,
pattini in linea e altro), vi son gare anche in Sud America a Las Lenas
e in Nuova Zelanda e le televisioni iniziano ad interessarsi agli eventi
delle gare.
Per esemplificare il guadagno di base d'
appoggio di questi nuovi sci vi mostro questa tabellina,
anche se è fatta su sci non più
in produzione:
Rossi Cut 11.5: area della soletta 3911
(cm2)
Volkl Explosiv3: area della soletta
4129 (cm2)
Sci Discesa libera: area della soletta
3564 (cm2)
Sci tradizionale: area della soletta 2960
(cm2)
Sci sciancrato: area della soletta 3242
(cm2)
Snowboard: area della soletta 4288 (cm2).
Uno degli aspetti più discussi e
discutibili di queste gare è sicuramente il dilemma
tra spettacolarizzazione dell' evento e sicurezza, oltre al problema valanghe,
c'è il problema dei salti dalle roccie che se non presi correttamente
possono avere conseguenze fatali, non a caso Brant nel 1998 ha sbagliato
un salto e si è mezzo sbriciolato una gamba. Nella piccola foto
uno sfortunato concorrente del Wesc 98.
La nuova frontiera dei freeskier è
senz'altro l' Alaska, qui parecchie società di heliski consento
di sciare su montagne spesso senza nome che si ergono da un livello mare
e hanno una massa di neve impressionante. Doug Coombs, tra quelli che ho
visto è il più elegante free-skier sulla piazza, gestisce
una società di heliski qui (la prima nata) assieme alla moglie Emily
Coombs e ad altre guide alpine esperte di valanghe. La società inizia
la stagione da fine Febbraio (prima è troppo freddo) e fino a Maggio,
ma il periodo d'oro è Aprile. Prima Doug organizza dei corsi
di sci ripido (ma molto ripido) sulle Alpi.
' un nuovo fenomeno, proveniente dagli Stati Uniti d' America, che là sta ormai superando in popolarità le gare di Coppa del Mondo.