KK.2

 

Maledizione

 

ero seduto placido

istintivamente ho portato le dita al naso

levandone una caccola stesa ma grossa

con grande soddisfazione

la arrotolavo tra i polpastrelli

godendone

poi con una certa tristezza

e con stizza

la gettai a terra con un gesto secco

 

disteso sul letto, gli occhi chiusi

pensavo gradevolmente a quando ero seduto

sentendo un senso di anti-stress e distensione

ed era come se mi trovassi

in un altro universo

 

hanno cominciato a suonare le campane

( cosa che mi infastidiva molto )

novello Titano, le avrei staccate e scaraventate

sulla piazza, dai loro 100 metri di altezza

maledicendo preti e papa

 

poi hanno smesso

mi ritrovavo come prima

 

all’improvviso penso: “dove ho messo quella carta importante”.

 

Apro gli occhi, salto giù dal letto cerco disperatamente

e finalmente la trovo: era finito tutto,

maledizione

 

giugno/02

 

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