1 maggio a Torino


 
NO ALLA NORMALIZZAZIONE!
C’È POCO DA GIUBILARE!

 

Ci sono lenzuola che richiamano folle di persone, ben accolte ed ospitate.

 Ci sono folle di persone immigrate in cerca di un lavoro, ma sono schiacciate e derise.
 

COSA C'È SOTTO QUEL LENZUOLO?
 
Una città che s'infiocchetta il centro, ma non si occupa dei suoi problemi reali.
Una città razzista, che nega la sua plurietnicità.
Una città ricca, dove è impossibile trovare un lavoro e una casa.
Una città che corre, dove è difficile incontrarsi e parlare.

 

Vogliamo esporre altre lenzuola!
 
Dove ci sia il vero voltodel mondo.
Dove ci siano gli altri,i diversi, gli schiacciati.
Dove ci sia lo spazio per il dissenso, la protesta, la lotta.
Dove ci sia la voglia di cambiare, per poter credere in un mondo per tutti.
  

Per l'ostensione della Sindone e la visita del papa l'amministrazione, come in altre occasioni, ha profuso miliardi (quasi 10 dagli Enti Locali) per tirare a lucido la vetrina unpo’ opaca di questa città della FIAT. Altri miliardi sono statispesi per il restauro del Duomo e di altre chiese.

Miliardi spesi per la felicitàdei pellegrini… in una città che trova normale far dormire gli immigrati sulle panchine… basta che non siano quelle del centro. Mentre si chiudono i centri di accoglienza e si militarizzano le frontiere, si invitano i cittadini ad aprire le porte delle loro case ai pellegrini… Miliardi sottratti ad esigenze ben più reali. E perché la vetrina non sia turbata da nessuno, la città è stata invasa da migliaia di poliziotti che hanno dato il via alla "normalizzazione" attaccando centri sociali e squatter ed ora aprendo una vera e propria caccia agli immigrati.

E non è che l'inizio di un'operazione di chirurgia estetica destinata al maggior profitto di commercianti ed albergatori, nonché ovviamente della bottega vaticana; l'ostensione della Sindone non è che il primo atto dell'operazione Giubileo, colossale affare in cui si intrecciano sfruttamento del territorio, speculazione, faide politiche per la spartizione di miliardi e lavori.

Dal punto di vista della Chiesa, Il Giubileo si configura anche come grande rilancio. Dopo aver liquidato la teologia della liberazione, dopo aver ribadito il suo connubio con i regimi più violenti e reazionari dell'America Latina e dell'Africa, la Chiesa si propone paradossalmente come unica "voce critica" del capitalismo, mentre è sempre più una legittimazione di questo sistema e dei potenti della terra. E così il Giubileo è l’occasione per ribadire d’autorità modelli culturali di omologazione e di negazione della diversità: attacco al diritto di aborto ed alla contraccezione, in primo luogo, e aperto appoggio alle dichiarazioni di Fini contro gli omosessuali.

Tutto ciò con il determinante appoggio del governo ulivista, che si è distinto sia sul piano dei finanziamenti per il Giubileo che per quelli alla scuola privata, che in Italia è sinonimo di clericale.

Bene…

 

NOI NON CI STIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

DIAMO UNA RISPOSTA DI LOTTA E DI MOBILITAZIONE PERCHÉ CRESCA E SI AFFERMI SEMPRE DI PIÙ L’OPPOSIZIONE E L’AUTORGANIZZAZIONE PER UN MONDO PER TUTTI E PER TUTTE DI TUTTI  I COLORI
 
Stiamo organizzandouna serie di iniziative che culmineranno con la festa al Balôn
sabato 23 maggio, dalle11 alle 17.

Comitato Chiapas di Torino, C.S.O.A.Gabrio, Federazione Anarchica Torinese - FAI, Socialismo Rivoluzionario (Federazione Piemonte)


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