Il Questore di Torino, che ha preso parte alla manifestazione di oggi
indetta da centri sociali e realtà occupate torinesi, e che ha visto
l'intera città stringersi con affetto intorno al papa gaio, il papa
che non ha mai ucciso nessuno, ha preso le distanze dalle celebrazioni
che domani vedranno a Torino il papa. Parlando ai giovani che lo attorniavano
festosi, ha aggiunto: "Non creda poi di poter fare quello che vuole. Tanto
per cominciare a noi non è pervenuta nessuna richiesta di autorizzazione.
E i miei uomini sono pronti a reprimere qualsiasi manifestazione, figuriamoci
quelle non autorizzate. Lo lasceremo arrivare fin quasi in Piazza Vittorio,
e poi li bloccheremo lì, blindati da cordoni di polizia daventi,
dietro e dai lati.". Interpellato sui motivi di tale intransigenza, ha
asserito che "intanto i cattolici in Italia, quelli effettivi, sono una
sparuta minoranza, e quindi vanno repressi per definizione. E poi, la manifestazione
clericale è in aperta e forte polemica con la 'tre giorni della
madonna', ed in uno stato democratico non si può tollerare che una
minoranza si prenda gioco di figure importanti come il Papa Gaio e il Presidente
Gonzalo"