Incontro con Padre Tardif
Dal suo ultimo libro "Segni e carismi" - Edizioni SEGNO, Udine, Tel. 0432 609088. Interviste a
cura di Marino Parodi.
(per il parere su Vassula Ryden vedi ultima domanda).
Noi siamo stati alla riunione ad Acilia nella parrocchia di S. Giorgio nel giugno del 1994. E'
stata una cosa meravigliosa! Non abbiamo mai visto in tutta la nostra vita uno "spettacolo" più
meraviglioso di quello: Gesù che guarisce i malati, raddrizza le ossa spezzate, ridona la vista ai
ciechi, guarisce qualsiasi male. Gesù sicuramente ascolta Padre Tardif e per la sua fede compie i
miracoli che noi abbiamo visto con i nostri occhi: storpi che si alzano dalle carrozzelle e
camminano, ciechi che testimoniano lì, lì davanti a tutti che ci vedono! E la pioggerella sottile
sottile che testimoniava lei sola la presenza del Signore. Se vi capita di poter assistere ad un
incontro con Padre Tardif, nel corso della vostra vita, non perdetene l'occasione di parteciparvi:
vedrete l'intervento diretto della potenza di Gesù Cristo Dio, e questo non potrà portarvi, anche se
a voi non è toccato di guarire, che alla conversione per poi poter dire agli scettici, agli increduli,
agli atei:
GUAI A CHI MI TOCCA GESU':
IO SONO UN TESTIMONE CHE LUI E' VIVO ED E' DIO ED OPERA COSE MERAVIGLIOSE!
Vederlo in azione è vedere in azione lo Spirito Santo. Non tanto per l'aspetto
spettacolare, benché anche nel corso di questo viaggio in Italia padre Emiliano
Tardif abbia riempito gli stadi e le guarigioni miracolose anche questa volta si
siano puntualmente manifestate, bensì perché in lui, come in tutti i grandi
carismatici, il carisma è talmente presente da comunicare a un tempo un fascino
tutto particolare quanto una armonia soprannaturale capace di far gustare un
assaggio di infinito.
Incontriamo padre Tardif a Salerno, dopo una giornata campale: sono quasi le
dieci di sera ed è da questa mattina che il carismatico celebra messe di
guarigione, predica alle grandi folle, incontra e benedice ammalati praticamente
senza fermarsi. L'incontro avviene nella abitazione di padre Michele Vassallo,
suo principale punto di riferimento in Italia nonché grande amico e
collaboratore. Eppure padre Tardif non pare neppure troppo stanco: squisito e
solare come al solito, comunica sempre volentieri, giacché per lui comunicare è
evangelizzare, aprire porte allo Spirito Santo.
Padre Tardif, anche lei, come i maggiori carismatici e
mistici da tempo ormai fanno, insiste giustamente sulla
grandiosa prospettiva della "Nuova Pentecoste" che il
Signore sta preparando, che anzi è già iniziata.
Infatti il recente rifiorire dei carismi ne è un chiaro
segno. Tuttavia, lei sa meglio di tutti quanto i
carismi spesso incontrano difficoltà all'interno della
Chiesa. Qual è a suo avviso il modo migliore per far
comprendere alla Chiesa, che non l'ha ancora compresa,
l'insostituibile ricchezza dei carismi?
Effettivamente, in alcuni ambienti della Chiesa i carismi sono disconosciuti e
rifiutati, talvolta non solo da parte di sacerdoti, ma addirittura di vescovi e
cardinali. Tale chiusura viene giustificata tendenzialmente con l'idea secondo
cui i Sacramenti o il Vangelo basterebbero. Si tratta di un grave equivoco:
troppo spesso oggi la Chiesa catechizza, senza più evangelizzare. Troppo spesso
non è più capace di annunziare Cristo agli increduli, non ha più segni da dare a
coloro che sono lontani, poiché in qualche modo li ha persi.
Eppure il Signore non cessa di inviarci, oggi più che mai, grandi segni proprio
per dare credibilità al suo annuncio, per salvare l'umanità. Papa Paolo VI, in
una sua catechesi del 16 novembre 1974, affermava che il Signore elargisce il
dono dei miracoli proprio perché questi, attraverso la meraviglia e
l'ammirazione, chiamano alla fede. "Voglia Dio che il Signore aumenti ancor
più una pioggia di carismi per far feconda, bella e meravigliosa la Chiesa,
capace di manifestarsi anche al mondo profano e laicizzante". Ora, il Signore ha
certamente ascoltato questa preghiera, per cui ci addolora il constatare lo
sbarramento che i carismi incontrano.
Non voglio criticare né vescovi né cardinali, ma non si può certo smettere di
esercitare i carismi per non dispiacere a qualche vescovo o cardinale. Nel corso
del congresso carismatico negli Stati Uniti, arrivai a dire, qualche anno fa, che,
se a un vescovo non piacciono i carismi, il problema non si risolve abolendo i
carismi, bensì evangelizzando il vescovo. Il vangelo infatti trabocca di segni e il
Signore ci manda ad evangelizzare con la promessa che è Lui ad accompagnarci,
coi suoi segni appunto. Occorre la massima attenzione per non permettere che
nella Chiesa si spengano i carismi. Occorre anzi lavorare intensamente affinché
tutti scoprano il carisma nell'evangelizzazione. Basta leggere San Paolo per
rendersi conto di quanto questi doni del Signore siano preziosi e insostituibili.
La strada migliore per far comprendere il valore dei carismi è insomma la
testimonianza, nella preghiera, in un autentico cammino di fede. Naturalmente,
occorre poi evitare qualunque fanatismo e tenere sempre presente il
discernimento.
Del resto, nella Chiesa dei primi secoli i carismi
erano il pane quotidiano...
Infatti: soltanto nei secoli successivi, a seguito del progressivo processo di
sempre maggiore strutturazione e di consolidamento della gerarchia e della
autorità, si iniziò a porli sotto controllo, finendo talvolta con l'ostacolarli. La
Chiesa delle origini, che era molto più spirito che struttura, viveva invece la
realtà dei carismi con grande naturalezza. Basta una lettura degli Atti degli
Apostoli per rendersene conto: profezie, miracoli e segni divini di ogni genere
sono all'ordine del giorno.
Così la "Nuova Pentecoste" sarà in un certo senso il
ritorno della Chiesa antica...
Sì, ma sarà anche un'epoca gloriosa, come mai prima d'ora. Il profeta Gioele
annuncia segni in cielo e prodigi sulla terra e lo stiamo vedendo. Pensiamo allo
straordinario fiorire di carismi in tutto il mondo, ai numerosissimi mistici e
soprattutto mistiche ai quali il Signore affida quotidianamente i suoi messaggi
destinati a tutta l'umanità. Mi piace ricordare un episodio autobiografico, a
questo proposito: nel marzo del 1987, verso le cinque del pomeriggio, stavo
predicando a Coatzacoalcos (Messico), quando tutto ad un tratto una nuvola
coprì il sole. Muovendosi la nuvola, sembrava che il sole danzasse nel cielo. In
quindicimila persone assistemmo al fenomeno! Ecco uno degli innumerevoli
segni della infinita grandezza di Dio!.
Lei ritiene che ci siano sistemi per imparare i
carismi?
Il carisma è fondamentalmente un dono, in quanto tale gratuito. Più che
imparare, direi che lo si può rafforzare. Naturalmente tale dono non si può
sviluppare se non si usa. Spesso siamo però noi a porre ostacoli. I carismi
comportano infatti anche una croce che non tutti sono disposti a portare.
L'esercizio di alcuni di questi doni fa sì che alle volte si venga presi per matti o
si venga disprezzati: anche la paura di perdere la reputazione gioca il suo ruolo.
Eppure, molti fedeli, in particolare sacerdoti, scoprirebbero carismi grandiosi, se
abbandonassero questa ed altre paure.
Bisogna insomma morire a noi stessi perché lo Spirito possa passare attraverso
di noi.
A proposito del carisma di guarigione... che a lei,
padre Tardif, il Signore ha così abbondantemente
elargito, chissà quante volte si sarà sentito porre la
domanda che segue. Tuttavia, ripetiamola ancora una
volta: perché il Signore guarisce alcuni ammalati ed
altri no?
Il Signore è libero nel suo agire. Questa sarà comunque la prima domanda che
porrò al Signore in paradiso e tornerò a darvi una risposta. Può forse servire a
chiarire un poco le idee una mia esperienza personale, risalente ad alcuni anni
fa. Nella mia comunità d'origine, nella Repubblica Dominicana, pregammo
intensamente, durante una messa di guarigione, per la salute di una santa
donna, madre di famiglia, e per quella di una prostituta, entrambe moribonde a
causa di un cancro all'ultimo stadio. Il Signore si prese la madre di famiglia,
così come noi scegliamo i fiori più belli da un giardino per portarceli a casa, ma
guarì immediatamente la prostituta, la quale da allora in poi divenne una
formidabile evangelizzatrice del suo ambiente...
Tra i vari carismi, ultimamente ha destato un
particolare interesse quello, per così dire, della
comunicazione con l'aldilà (il quale non ha nulla a che
vedere con lo spiritismo, giacché questo è basato
sull'evocazione dei defunti, è cioè un fenomeno
provocato, mentre il carisma in questione si basa sulla
recezione spontanea di messaggi che sembrano provenire
dall'aldilà, ndr.). Lei stesso ha riferito di aver
ricevuto, durante un grande incontro carismatico, il
messaggio di un giovane suicidatosi di recente, il
quale voleva tranquillizzare la madre, presente
all'incontro, sul suo attuale stato di grazia, in
compagnia del Signore. Qual è la sua opinione sul
problema?
Questo carisma esiste senz'altro: precisamente, è una manifestazione del carisma
di conoscenza. Il Signore può senz'altro volere e permettere che entrino in
comunicazione col mondo terreno anime che ci hanno preceduto e che vivono
ormai nella sua gloria. Attenzione, però: occorre molta prudenza, trattandosi di
un campo assai delicato, ove non è difficile ingannarsi e sono possibili diverse
infiltrazioni da parte dell'occulto, non escluse le forze maligne, ovviamente. Sarà
perciò più che mai necessario esercitare un sano discernimento, criterio che ci
viene dal Signore, il quale nel Vangelo ci insegna che bisogna giudicare gli
alberi dai frutti. Occorrerà perciò valutare bene, nel singolo caso concreto, se il
fenomeno è inserito in un contesto di fede e se aiuta un cammino in questa
direzione.
A proposito di grandi carismi contemporanei, che cosa
pensa di Vassula Ryden?
"Penso che si tratti di una mistica autentica e sincera: è il Signore che le parla.
La "Vera vita in Dio" è colma di tesori: come avrebbe potuto questa donna
arrivarvi da sola? Trovo molto positivo il recente intervento del cardinale
Ratzinger col quale, oltre a riconoscere gli evidenti, numerosi e assai positivi
frutti della missione di Vassula, ha pienamente autorizzato i fedeli a diffonderne
i messaggi. Del resto, il documento precedente della Congregazione per la
dottrina della fede era una assurdità: privo di firma, mai ufficializzato, ispirato a
una totale mancanza di conoscenza del messaggio e della missione di questa
mistica".
PREGHIERA PER LA GUARIGIONE INTERIORE
Signore Gesu', tu sei venuto a guarire i cuori feriti e tribolati,
ti prego di guarire i traumi che provocano turbamenti nel mio cuore,
ti prego, in particolar modo, di guarire quelli che sono causa di peccato.
Ti chiedo di entrare nella mia vita, di guarirmi dai traumi psichici
che mi hanno colpito in tenera eta' e da quelle ferite che me li hanno
provocati lungo tutta la vita.
Signore Gesu', tu conosci i miei problemi, li pongo tutti nel Tuo cuore
di Buon Pastore. Ti prego, in virtu' di quella grande piaga aperta
nel Tuo cuore, di guarire le piccole ferite che sono nel mio.
Guarisci le ferite dei mei ricordi, affinche' nulla di quanto
m' e' accaduto mi faccia rimanere nel dolore, nell' angustia,
nella preoccupazione.
Guarisci, Signore, tutte quelle ferite che, nella mia vita, sono state
causa di radici di peccato.
Io voglio perdonare tutte le persone che mi hanno offeso,
guarda a quelle ferite interiori che mi rendono incapace di perdonare.
Tu che sei venuto a guarire i cuori afflitti guarisci il mio cuore.
Guarisci, Signore Gesu', quelle ferite mie intime che sono causa
di malattie fisiche.
Io ti offro il mio cuore, accettalo, Signore, purificalo e dammi
i sentimenti del tuo Cuore divino.
Aiutami ad essere umile e mite.
Concedimi, Signore, la guarigione dal dolore che mi opprime
per la morte delle persone care.
Fa' che possa riacquistare pace e gioia per la certezza che Tu sei
la Resurrezione e la Vita.
Fammi testimone autentico della tua Resurrezione, della tua vittoria
sul peccato e sulla morte, della Tua presenza di Vivente in mezzo a noi.
Amen
(Preghiera di guarigione di Padre Emiliano Tardif)

Emiliano Tardif, sacerdote
Per informazioni sulle date italiane delle celebrazioni di Padre Tardif in Italia, provare a contattare Don Dino FOGLIO, Piazza Martiri di Belfiore 4, 25122 Brescia, tel. 030/40394, oppure si puo' scrivergli direttamente a:
Padre Emiliano Tardif
Apartado 21212
Santo Domingo
Repubblica Dominicana (W.I.)