IL BELLO DELLA MIA VITA


La nascita di mia sorella

Il mio primo servizio fotografico

Il Diploma

L'ingresso all'ISEF

La partecipazione al Concorso di Miss Italia

L'incontro con mio marito

Il diploma ISEF

Il matrimonio

La nascita di mio figlio

La mia rinascita



Mia sorella


Quando dopo dieci anni di beata solitudine in cui non avevo dovuto spartire nessun affetto è arrivata mia sorella non sapevo se esultare o preoccuparmi.
Oggi penso che sia stata una benedizione l'arrivo di quel frugoletto rosa che è cresciuta coccolata da tutti ma che ora rappresenta il mio alter ego, la mia parte giovane. Alessandra abita lontano da me, ma solo fisicamente, le vicissitudini della vita ci hanno avvicinato come non avremmo mai potuto pensare ed anche la differenza di età viene annullata dal grande affetto che ci lega


Quando facevo la modella

Chi non ha sognato da ragazzina di posare per un fotografo famoso, di fare una sfilata o vedere pubblicata una sua foto su un giornale?
Io ho realizzato questo sogno ed anche se non sono diventata famosa, credetemi, mi sono divertita!

Il traguardo delle scuole superiori
L'ammissione all'ISEF

Fin da piccina avevo deciso che da grande avrei fatto l'insegnante di Educazione Fisica perciò tutto il mio iter di studi è stato improntato a questo fine. Le scuole superiori che ho frequentato rispondevano al requisito indispensabile di essere una strada maestra che mi avrebbe portato diritto all'Istituto Superiore di Educazione Fisica.
L'Istituto Tecnico che ho frequentato era anche soprannominato: "la scuola delle brave mogli" (quale ironia!). Li ho imparato, oltre alle materie fondamentali per una buona cultura, a cucinare, a ricamare, a fare la maglia... tutte "arti" che ora fanno parte dei miei passatempi preferiti.
Comunque tutto ciò non era molto importante, modestamente a scuola ero molto brava e quindi non mi è stato difficile diplomarmi con voti molto buoni!
La mia gioia più grande è stata quando ho letto il mio nome tra i 30 ammessi all'ISEF di Firenze, dove avevo fatto il concorso. Una nuova vita stava per cominciare, avrei abitato tutta la settimana fuori casa in un appartamentino affittato nel centro della città toscana, lontana dagli occhi iperprotettivi di mia madre.
Città nuova, vita nuova!!!

Il Concorso di Miss Italia

Quei cinque giorni a Salsomaggiore sono stati FANTASTICI e come non avrebbero potuto esserlo; io e mia nonna (già proprio lei mi ha accompagnato) eravamo alloggiate in un albergo lussuoso, avevamo una macchina con autista a nostra disposizione, bei vestiti per solleticare la vanità e poi feste e sfilate. Io sono stata eliminata subito, non che avessi velleità di vittoria, e proprio per questo mi sono divertita da matti senza l'assillo della competizione.
Non ci credete? Ecco una foto di gruppo

Erasmo

Ho conosciuto quello che poi sarebbe diventato mio marito il primo giorno di scuola all'ISEF di Firenze. Veramente non è esatto dire che l'ho conosciuto quel giorno, di fama lo conoscevo già , sapevo che giocava a pallavolo con la Nazionale, ma non lo avevo mai visto anche se io a Modena bazzicavo l'ambiente del Volley (giocavo anch'io, anche se non molto bene!).
Ebbene quel giorno l'ho visto per la prima volta e me ne sono subito innamorata, alto, magro, non bello ma gentile e con un fascino che mi ha subito colpito. Siamo diventati inseparabili, frequentavamo le lezioni assieme, studiavamo assieme, io seguivo i suoi allenamenti, le partite ero diventata la sua ombra.
Ho smesso di giocare a pallavolo per stare di più con lui, (non che sia stata una grande perdita) ed a poco a poco è venuto naturale che lui vivesse insieme a me, nel mio appartamento, anche se di nascosto ai miei genitori
I tre anni fino al Diploma sono stati da me vissuti in uno stato di perenne estasi, eravamo innamorati e quindi tutto era bello, dolce, era tutto facile; credo senza timore di sbagliarmi che quelli siano stati gli anni più belli della mia vita!

Ti ricordi i marciapiedi
di pietre, le strade di ciottoli
consumati, la ghiaia crocchiante
come patatine, l'erba verde
che abbiamo calpestato?
Ti ricordi i muri rossi
le pareti dipinte o intarsiate
gli alberi ondeggianti
le colombe bianche
che ci hanno circondato?
Ti ricordi noi perduti
noi sempre noi
in ogni luogo noi
e mai, io e te.

Il diploma

E finalmente me lo ero conquistato quel benedetto diploma! Ero finalmente una insegnante di Educazione Fisica e potevo dedicarmi all'insegnamento.
Sono stata fortunata, ho avuto subito la cattedra e poco dopo il ruolo.
Credo di poter affermare di avere avuto tantissime soddisfazioni dal mio lavoro, amo farlo, amo stare coi ragazzi, anche se man mano che il tempo passa mi rendo conto che diventa sempre più difficile essere una buona insegnante. Occorre essere più una psicologa che una Professoressa, gli alunni cercano sempre di più comprensione, gratificazioni, cercano confidenza, spesso chiedono aiuto. Noi Proff. di palestra siamo in un certo senso fortunati, la nostra materia spesso non è sentita come un'imposizione ma come un piacere e quindi anche noi insegnati siamo più amici che adulti che danno voti o giudizi da dietro una cattedra .

Il coronamento
di un sogno d'amore




Mi hai distratto
bambino prepotente.
Mi hai strappato
dal mondo dei miei sogni
per riportarmi sulla terra
tra i pianti di rabbia
di un dolore infantile.
Esisti e ti fai sentire
dicendo a modo tuo
che dipendi da me,
che non devo dimenticarti
e dimenticarmi che sono
mamma.

Oggi

Oggi è vivere giorno per giorno accettando sia gli avvenimenti tristi come esperienze preziose che fanno parte di me, sia le piccole gioie che custodite e ricordate messe tutte insieme fanno la felicità.


In questi anni
ho pianto di disperazione
ho asciugato le lacrime
ho stretto i denti
mi sono guardata intorno
ed ho visto mio figlio.
L'ho amato
ed ho cercato di conoscerlo.

Mi sono guardata nello specchio,
mi sono vista qual ero
e quale potevo diventare
ed ho imparato ad amare me stessa.

Poi ho guardato fuori dalla finestra
ed ho visto il mondo
quant'è grande
e quant'è terribile
ed ho imparato
ad amare la vita.

Non sapevo che tutto ciò
si chiamasse coraggio.


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