- Schizzo
parigino
-
- La luna applicava i
suoi colori di zinco
- per angoli ottusi.
- Fili di fumo in forma
di cinque
- uscivano spessi e neri
dagli alti tetti puntuti.
-
- Il cielo era grigio. Il
gelido vento piangeva
- come un contrabbasso.
- Un gatto freddoloso e
discreto
- esalava un miagolìo
curioso e basso.
-
- Io me ne andavo
sognando il divino Platone,
- sognando Fidia
- e Salamina e Maratona
- sotto l'occhio
ammiccante dei becchi blu del gas.