La canapa ( Cannabis ) è un vegetale erbaceo annuale, provvisto di un fusto centrale che può raggiungere un'altezza variabile da 80 cm. a 5 metri, più o meno ramificato e molto fibroso.
Usi della canapa:
-Produzione primaria di fibra naturale,
usata per cordami, vestiti, scarpe, tappeti, tendaggi, tele, cartamoneta,
ecc.
-Produzione di cibo per uccelli
e animali da stalla (semi) e uomini (olio di semi di canapa, più
digeribile degli altri oli, più proteico e meno grasso).
-Produzione di solventi non inquinanti
per vernici e di olio combustibile (il motore Diesel fu progettato per
funzionare ad olio combustibile di canapa, che venne poi superato dal petrolio,
molto più inquinante e nocivo).
-Produzione di medicinali: studi
medici durati dagli anni '60 ad oggi hanno dimostrato senza ombra di dubbio
che la canapa è curativa per asma, artrite, artrosi, epilessia,
catarro, dolori reumatici, depressione, insonnia. Inoltre lenisce tutti
i dolori fisici (parto, dolori mestruali, mal di denti, ecc.) senza però
eliminarli, come fanno invece tutte le medicine artificiali.
-Produzione di energia: è
stato provato scientificamente che la canapa è la miglior fonte
vegetale di biomassa per produrre energia: gas, carbone vegetale, metanolo,
benzene, elettricità. Potrebbe tranquillamente sostituire il petrolio
e tutti i suoi derivati ad un costo concorrenziale e con un impatto quasi
nullo sull'ambiente.
-Produzione di carta: la carta
e il cartone ricavati dalla canapa hanno una resistenza maggiore di quelli
ricavati dagli alberi; inoltre per produrre la carta dalla canapa non si
usano solventi inquinanti, ma soltanto acqua ossigenata.
-Uso religioso: molte religioni
(Induismo, Buddismo, Rastafariani, religioni animiste) incoraggiano all'uso
della canapa (e di molte altre erbe) per meditare, pregare, percepire un
più stretto contatto con la divinità e la natura.
-Uso socio-ricreazionale: la canapa
viene oggi fumata a scopo ricreazionale e di socializzazione da più
di 7 milioni di persone in Italia, da deacne di milioni di persone in Europa
e da centinaia nel mondo intero.
Motivi di proibizione:
La canapa è stata coltivata
su vasta scala in Italia fino agli anni '50, quando la comparsa delle fibre
sintetiche commercializzate dagli U.S.A. boicottò la sua produzione.
Anche l'industria chimica e farmaceutica si scagliarono contro la canapa
e contro tutte le medicine naturali, in favore del "progresso" e degli
enormi interessi che si celavano nel nuovo modo di concepire la medicina.
La diffusione dei derivati del
petrolio diede il colpo finale: si scelse, a livello internazionale, di
smettere di utilizzare la canapa, e si iniziò a sentir parlare di
"marijuana", termine usato spesso dai mass media per confondere le idee.
La gente, inizialmente, sentendo parlare di droga, di marijuana, non pensava
nemmeno che ci si stesse riferendo alla canapa. La propaganda proibizionista
scese in campo con studi pilotati e non veritieri riguardo ai danni causati
dalla canapa, che secondo le più recenti ricerche mediche non provoca
invece alcun male nell'uomo. Nel 1961 si sottoscriveva la "convenzione
unica sulle sostanze stupefacenti", dove la canapa veniva dichiarata droga
illegale (dopo 3000 anni di umano utilizzo!).
Negli ultimi anni la canapa sta
tornando alla ribalta non solo tra i giovani, ma anche tra i medici, gli
scienziati, i ricercatori e, e forse non è più lontano il
giorno in cui tutti ammetteranno le sue grandi qualità.
Ciclo di crescita:
Il seme, posto a circa 1 cm. sotto
la superficie del terreno, in primavera nel nostro emisfero, si apre per
effetto dell'umidità e della temperatura (almeno 15-20 °C) e
la piantina (embrione) esce alla luce dopo un periodo di tempo variabile
da due a quindici giorni, a seconda del clima e delle caratteristiche del
seme.
La canapa è dicotiledone
(sviluppa due foglioline primordiali); le foglie si svilupperanno inizialmente
opposte e, dopo la levata, alternate. Ogni singola foglia è formata
da molte foglioline ( 3, 5, 7, 9, 11, 13), sempre più numerose,
fino ad un massimo di 13 o 15, man mano che la pianta si sviluppa.
La canapa è una pianta dioica,
cioé con individui maschi e individui femmine (vi sono anche piante
ermafrodite, cioé con fiori maschili e femminili sulla stessa pianta,
ma non è la norma). Il sesso si determina con la fioritura: sui
maschi compaiono grappoletti di fiorellini bianco-giallognoli che rilasceranno
il polline; sulle femmine si formano le "infiorescenze", formate da gruppi
di fiori composti da un'ovario (calice), dove si svilupperà (se
la pianta verrà impollinata dal maschio), il seme.Vi sono uno o
due pistilli per ogni ovario, che hanno il compito di "raccattare" il polline
maschile.
Nelle infiorescenze femminili si
accumula la maggior parte della resina prodotta da apposite ghiandole dette
"Tricomi ghiandolari", ed è nella resina che si trovano tutte le
sostanze psicoattive.
Dopo aver rilasciato il polline
il maschio muore di vecchiaia, mentre la femmina fa maturare i semi e li
lascia cadere a terra prima di morire, in modo da garantire la sopravvivenza
della specie.