PIANTE APPESE
Caro Ed,
è utile appendere all'ingiù le
piante per farle seccare?
Doug, California
Il THC è prodotto nelle cime e non nelle radici, quindi appendere le piante al contrario non modifica la quantità o qualità del THC. L'utilità è un'altra: appese a testa in giù, le piante avvolgono le cime con le foglie, proteggendo la resina dall'evaportazione e dallo sfregamento con altri materiali. Inoltre, una volta seccati, i singoli rami sono più facili da staccare e separare.
FUMO ASPRO
Caro Ed,
la mia marijuana quest'anno secca in modo strano
e il gusto è molto aspro. Cosa posso fare, visto che devo ancora
raccogliere la maggior parte delle piante?
Joe W., Tennessee
Il gusto aspro di solito indica che la cima non era ancora perfettamente matura e pronta per essere raccolta.
LA CURA DELLA PENNICILLINA
Caro Ed,
mi hanno detto che facendo ammuffire la marijuana la potenza aumenta
notevolmente. Un mio amico mi ha suggerito di mettere l'erba in una busta
di plastica assieme a bucce di agrumi con la classica muffa bluastra. Pensi
che sia una buona idea?
Anonimo, Wixom, Illinois
Io lascerei perdere. La muffa degli agrumi non è per niente buona da fumare, e probabilmente fa male.
IL COLORE VERDE
Caro Ed,
ho saputo che la clorofilla, sostanza che da
il colore verde alle piante, è la causa del sapore amaro caratteristico
della marijuana. C'è qualche modo per diminuire la quantità
di clorofilla prima del raccolto e avere così una marijuana più
dolce?
J.N., Claymont, Pennsylvania
La maggior parte della marijuana coltivata a nord o a sud del 30° parallelo contiene molta clorofilla, ma ormai il gusto dei consumatori si è adattato ed è raro trovare un palato fino come il tuo. Se la pianta è in vaso, è possibile ridurre la sua quantità di clorofilla dandole un particolare mix di nutrimenti negli ultimi 5 o 6 giorni prima del raccolto: bisogna bagnare abbondantemente la terra con acqua povera di sostanze nutritive, in modo da eliminare quasi tutto l'azoto (N) che contiene; successivamente, dopo aver atteso che tutta l'acqua di "lavaggio" sia scolata dai fori sotto al vaso e che la terra sia nuovamente abbastanza secca, si deve dare alla pianta un fertilizzante organico ad alto contenuto di potassio (K) e fosforo (P). In mancanza di azoto, la pianta non può più produrre clorofilla, e il gusto diventa meno amaro. Noterai forse che le foglie più basse e grandi si ingialliranno e moriranno molto in fretta; è una difesa della pianta, che non avendo più azoto da prendere dal terreno, toglie quello presente nelle foglie più vecchie per trasportarlo in quelle più giovani e nei rami. Sconsiglio vivamente tutti gli altri metodi, come spruzzare acqua sulle cime e farle seccare sotto la luce delle lampade mentre sono ancora sulla pianta, perché l'unica cosa che si otterrà è un colore meno verde dovuto alla combustione e distruzione delle molecole di clorofilla, ma il gusto sarà ancora più aspro e amaro, e una parte del THC contenuto andrà persa per evaporazione della resina.
IL COLORE DORATO
Caro Ed,
come fanno i coltivatori Colombiani a dare alle
cime il caratteristico colore dorato, tipico dell'erba di quelle zone?
Anonimo, Bronx, New York
In Colombia, quando vengono raccolte, le cime sono verdi, come da ogni altra parte nel mondo. Dopo il raccolto, però, in Colombia e in quasi tutta l'Africa, si usa far seccare la marijuana in grossi mucchi sooto il sole caldissimo. A causa della fermentazione anaerobica e dell'umidità si formano alcuni batteri anaerobici (cioè che vivono in mancanza di ossigeno) che producono ammoniaca che distrugge la clorofilla, dando alle cime il caratteristico colore dorato-giallastro. Capita a volte che l'erba venga fatta seccare troppo poco, a causa dei rischi e della fretta di immetterla sul mercato, e ciò può far sì che rimanga un leggero odore di ammoniaca. Sarà sufficiente far seccare bene l'erba e l'odore sparirà assieme ai batteri che lo causano. Comunque, anche se la Colombiana dorata è una marijuana molto buona, tieni presente che se venisse seccata in luoghi bui,ventilati e umidi, invece che al sole, ne guadagnerebbe sia in gusto che in potenza. Infatti, sia in Colombia che in Africa, la marijuana più pregiata, quella che non viene solo esportata ma soprattutto consumata dai produttori, viene fatta seccare in modo molto più accurato, lentamente, in locali al buio e molto ventilati e umidi. Le particelle di umidità mantengono in vita i fiori più a lungo, facendoli seccare molto lentamente: in questo modo la clorofilla viene metabolizzata e quindi consumata naturalmente dalle cime. Il gusto e la potenza ci guadagnano enormemente.
CHE FARE DELLE FOGLIE?
Caro Ed,
ho raccolto una quantità considerevole
di ottime cime, ma oltre a quelle mi sono ritrovato con 3 Kg. di foglie
femminili e di fiori e foglie di maschio. Cosa ne posso fare?
Sinsemilla Dan, Little Rock, Arkansas
Le foglie di femmina e quelle del maschio possono
essere utilizzate per ricavare quello che viene comunemente chiamato "l'olio
di hashish", anche se in realta sarebbe più giusto chiamarlo olio
di Cannabis. Si fanno macerare le foglie in alcool etilico puro (95% min.)
in rapporto 1 a 1 e si aspetta per 8-15 giorni. Si filtra tutto e si aggiunge
acqua al liquido ottenuto (50% circa). Si fa evaporare molto lentamente
tutto il liquido fino ad avere, sul fondo del recipiente, una crema marroncina
unta e densa, che è olio di Cannabis. Attenzione nel maneggiare
l'alcool quando è in evaporazione, meglio se si usa una piastra
elettrica e niente fiamme libere. (...e niente canne accese in giro!!!!!!).
Per informazioni più dettagliate su come si estrae l'olio dalla
Cannabis si possono trovare su molti libri in commercio in Olanda e negli
U.S.A.
Alcuni sostengono che le foglie e i fiori del
maschio danno uno sballo molto particolare, soft, con sensazione di spazio
e di ariosità, ma comunque molto debole e quasi soltanto mentale
e non fisico. Prova e fammi sapere.
DOV'È IL THC?
Caro Ed,
mi hanno detto che esistiono altre sostanze,
oltre alla Cannabis, che contengono cannabidiolo (CBD), che isomerizzato
diventa THC. Quali sono?
R.K., Brooklyn, New York
Gli unici organismi viventi al mondo che contengono cannabinoidi, oltre alla Cannabis, sono alcuni tipi di ragni e le loro tele. Pùò essere che si trovino anche in altre sostanze, ma finora non è stato scoperto.
MICROONDE
Caro Ed,
se non ho altro da fumare stacco qualche foglia
dalle piante, che stanno ancora crescendo, e la faccio seccare nel forno
a microonde fra due pezzetti di carta da forno. Pensi sia un buon metodo
anche per i fiori futuri o li rovinerei?
Chris, Somerville, Massachusetts
Seccando le cime nel microonde non perderai potenza o resina, ma il gusto sarà più aspro e amarognolo che se le seccassi normalmente. Tieni presente che il microonde uccide all'istante tutti i semi, quindi non metterci le cime coi semi che vuoi utilizzare in futuro.
CONSERVAZIONE
Caro Ed,
qual'è il modo migliore per conservare
l'erba dopo averla fatta seccare?
Paul, indirizzo cancellato
Il THC si deteriora in presenza di luce e calore.
Più i fiori restano intatti e meglio proteggono il THC, più
li si schiaccia e maneggia e più la resina evaporerà portandosi
via parte del THC.
Per una conservazione ottimale, fai seccare la
marijuana lentamente e al buio, e non aspettare che sia secca da sbriciolarsi
al tatto, ma soltanto quanto basta per farla bruciare bene. Mettila subito
in bustine di plastica ermetiche, divisa a dosi non troppo grandi per non
schiacciarla, e cerca di togliere tutta l'aria che puoi dalle bustine prima
di chiuderle. Tieni le bustine in un posto buio, fresco e non esporle a
pressioni o bruschi cambiamenti di umidità o temperatura. Si può
anche tenere l'erba in frigo o in freezer, dove dura anni senza alterarsi
eccessivamente.
MORALE
Caro Ed,
camminando in un bosco dietro casa mia ho trovato
una pianta fiorita alta 2 metri e un'altra piccola, alta solo 30 cm e non
fiorita. Ho raccolto le cime della grande, ma vorrei anche far crescere
la piccola trasportandola indoor. Come devo fare?
La prima cosa che devi fare è un esame
di coscienza: le piante che hai trovato non sono arrivarte fin lì
da sole, e tu hai rubato la marijuana di uno che ha rischiato e che ha
faticato per crescerla. Sei un ladro, e non è bello.