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I Popolari favorevoli alle unioni di fatto articolo di Maurizio Blondet
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da: (c) Avvenire
Piero Ostellino ce l'ha con la "retroguardia morale d'Europa" che si ostina ad ostacolare il cammino del Progresso
Accade che i pensionati si debbano trovare un hobby. Piero Ostellino, pensionato direttore del "Corriere", se n'è trovato uno meno innocuo di quello di pescatore o di pittore della domenica: fa il laicista della domenica. E domenica ha scritto un articolo in cui si rallegra che i cattolici italiani, variamente rappresentati nel Partito Popolare europeo, abbiano dovuto digerire una mozione sulle "famiglie di fatto". Ciò gli dà lo spunto per confrontare "la retroguardia morale d'Europa" (noi, Castagnetti e Berlusconi, tutti nello stesso sacco) con i "conservatori europei", ovviamente più moderni, perché libertari nella morale civile. Per dire che le componenti centriste italiane (ancora: Berlusca o Castagnetti senza differenza) restano ancorate "a un più che anacronistico clericalismo", ma per fortuna l'Europa ci impone posizioni "più avanzate".
Tuttavia, profetizza, Polo o Centro-sinistra in Italia continueranno a traccheggiare sulla via del Progresso. Il massimo che ci si potrebbe aspettare dal Polo al governo è un partito "giolittiano", che - come la Dc - imbarchi tutti e il contrario di tutti (anche i clericali coi liberali, sottinteso) "per pura sete del potere"; cosa che del resto avrebbe già fatto il centro-sinistra.
La materia ha complessità che i laicisti dilettanti possono ignorare. La prima: il matrimonio non è un'invenzione arbitraria della Chiesa. E' un'istituzione del diritto romano. Esisteva già, con le tutele giuridiche annesse per figli, patrimoni e coniugi, ai tempi delle guerre puniche; del resto era conosciuto e tutelato dal codice di Hammurabi. La Chiesa difende un'istituzione stramillenaria in quanto è un pilastro della vita sociale. D'altra parte - il libertario della domenica potrà esserne sorpreso - le nostre comunità ecclesiali hanno difeso il diritto delle coppie di fatto, quando hanno figli, a partecipare (ad esempio) alle graduatorie per ottenere alloggi comunali, in base al numero dei figli, a parità con le coppie "legali".
Dunque non nutre - la Chiesa - un'ostilità oscurantista contro le coppie irregolari, ma nutre una concreta, realistica sollecitudine per i minori (e per l'ordine civile). E cerca, certo, di far valere le sue posizioni dovunque possibile: come pare - così ci assicurano i liberali a tempo pieno - sia diritto per ogni membro e componente della cittadinanza. Senza drammi né chiusure, ma (le si consenta almeno questo) rassegnata all'andazzo dei tempi, e all'irresponsabilità leggerona dei cosiddetti "responsabili". L'Europa avanzata cui Ostellino applaude è quella cui dobbiamo la mucca pazza e l'enigma dell'uranio impoverito, e presto le varie manipolazioni genetiche. Sarà concesso obiettare, anche come minoranza? O dobbiamo proprio stare zitti? Un sommesso consiglio al pensionato Ostellino: si compri degli acquerelli e, la domenica, dipinga. Farà quadri bruttissimi, ma che sollievo.
Maurizio Blondet
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