Largo!
Largo! ... Da le sonore volte de l'officine,
dai rilucenti aratri, da l'orride fucine
da gl'infernali ardor,
dagli antri dove un popolo tesse, martella e crea,
da le miniere sorgo - e, libera plebea,
sciolgo un inno al lavor.
Largo! ... Dai boschi pieni di nidi e di bisbigli,
dai cespugli di mirto, dai freschi nascondigli,
dal fecondato suol,
da l'acque azzurre dove il mite alcion sorvola,
cinta di fiori sorgo - e, balda campagnola,
sciolgo una peana al sol.
Chi arresta la correnta nel suo corsa sfrenato,
chi ferma a vol l'allodola sciolta pel ciel rosato,
chi il già patrito stral?
Il torrente scroscia, la freccia scintillante,
l'augel conoro io sono; or rondine vagante,
or gufo seporcral!
Arte, per te combatto: - avvenire t'attendo.
E il rigoglio d'affetti che, qual vampa fervendo,
m'arde la mente ed il cor,
ne la gemmata veste de la strofe volante
io getto al mondo e la cielo, qual fascio rutilante
di fulmini e di fior! ...