"Ella sarebbe passata così, senza comprendere chi fosse, e perché fosse venuta al mondo. E quelle pagine che scriveva, febbrilmente, la notte, mentre gli spiriti del giardino entravano dal balcone per tenerle compagnia, nessuno le avrebbe vedute."
(A. Negri, Il denaro)
"Ada Negri, chi è costei?". Un breve momento di sconcerto e poi una risposta fugace: "Ah, sì una poetessa lodigiana". Così ogni volta si sente rispondere alla domanda: "Chi è Ada Negri?"
Io, come studente, ho iniziato solo da quest'anno a leggere a fondo le sue opere, a conoscerla e qualche volta a riflettere come faceva lei. Mi piacciono molto le sue poesie e i suoi racconti, in cui trovo tematiche attuali e interessanti per una giovane donna quale io sono, come la condizione femminile, i sentimenti elementari, la natura, il suo amore per la scrittura , e molti altri
Le poesie di Ada Negri possono far riflettere delle ragazze adolescenti? Io penso di sì. In tutta sincerità posso dire che il mio primo incontro con Ada Negri non è stato molto positivo, leggere le sue poesie non significava nulla per me. Solo ora posso rendermi conto che ho fatto un grande sbaglio nel valutarle così; ora, dopo aver studiato la sua vita e approfondito di più la lettura, posso dire che è diventata per me una lettura affascinante, e, di più, un modello in cui rispecchiarmi e un valido momento di riflessione in base al quale comportarmi.
Quello che mi è piaciuto di più di Ada, sono state le sue poesie scritte a Ettore Patrizi, questo suo grande ed unico amore. Il sentimento reciproco di un amore puro e schietto quale essi provavano, mi ha fatto molto riflettere. Ripenso al mio primo grande amore, che ancora adesso sto vivendo, e a ciò che è più importante per me: trovare in un ragazzo, un uomo che ti aiuta nei momenti di sconforto e ti consiglia nelle decisioni più difficili. Mi ha fatto molto piacere pensare che Ada la pensasse come me, vedesse in Ettore Patrizi un uomo valoroso, intelligente e, inoltre, quel padre che a lei era mancato all'età di un anno. Mi ha fatto pensare che un amore non deve essere troppo possessivo, perché è questo che può distruggerlo, che può dividere due cuori.
Devo ringraziare Ada perché oltre a farmi riflettere su molte cose è riuscita a far nascere in me un grande sentimento di amore verso la poesia e la scrittura. Ora in me è nata una grande ammirazione verso questa donna, poeta-coraggio, che molte volte ha combattuto con le sue poesie contro i grandi problemi che hanno afflitto e ancora oggi affliggono l'umanità.
Roberta
"- Mamma, ascoltami. Io non voglio esser povera. Io non voglio diventare operaia, o serva. Voglio studiare..."
(A. Negri, Il denaro)
Ada non è come sua madre che dimentica i tanti torti subiti; solo la natura oblia, ma l'uomo no, l'uomo non deve, l'uomo non può!
Anch'io mi unisco all'urlo disperato di Ada perché tutti devono fare qualcosa per la società e questo vale per ogni tempo e ogni epoca storica; se vi sono ingiustizie sociali o di altro genere vanno combattute con coraggio e sacrificio, dando sempre il massimo di se stessi, restando saldi in ciò a cui si crede veramente!
Ada ha tentato, ha provato, ha lottato, e se da molti non è stata capita è perché ha vissuto in un periodo "storico" molto particolare, in cui si ragionava diversamente, ma oggi è arrivato il momento che qualcuno sveli il suo vero volto, perché lo si possa ammirare per ciò che è stato veramente, sia come donna che come scrittrice.
Leggere le sue opere aiuta, e aiuta molto, si impara a ragionare con una mentalità diversa, ad affrontare il mondo con uno spirito da vincente, da protagonista, ma in senso positivo. E' sbagliato, infatti, scaricare ogni colpa sugli altri: occorre, invece, cambiare a partire da noi stessi, bisogna agire senza perdere tempo o pensare a cosa sia o significhi amore: ama e basta!
Ama chi soffre e non ha speranza, chi è povero e indifeso, perché anche oggi esistono ingiustizie sociali, (anche se, forse, meno evidenti rispetto a quelle degli inizi del '900) e noi le dobbiamo combattere!
Concludo rivolgendomi ad Ada per dirle, anzi, gridarle: "GRAZIE ADA!"
Chiara B.
Che dire di Ada Negri? La vedo come una persona molto forte, pronta a combattere per cambiare il mondo, un mondo che per le persone povere in quegli anni doveva essere estremamente difficile, pieno di tristezza e di iniquità. C'erano soltanto due soluzioni: o subire tutto questo o ribellarsi, ed Ada ha scelto la seconda soluzione. Sinceramente io non sarei riuscita a vivere nei primi del '900 in quelle condizioni, ma tutto questo non lo sapevo; questa donna, che io preferisco come scrittrice di novelle che come poeta, mi ha aperto gli occhi verso una realtà che non conoscevo. E' un vero peccato che Ada sia stata dimenticata da tutti, eccetto poche persone, perché oltre ad essere importante per la nostra città, la città di Lodi, è il simbolo di una donna che voleva combattere per vivere in un mondo migliore. Che ci sia riuscita o no, questo non ha importanza, quello che conta è che lei ci ha provato.
Michela V.
Io, invece, non conosco granché della vita di questa scrittrice, ma so di certe sue idee, della sua sensibilità, delle sue sofferenze e mi sento di dichiarare che Ada può darci molto, anche se vissuta in un'epoca differente con altri problemi. Sono contenta di poterla quindi studiare, perché grazie a lei ho meditato molto e continuo a riflettere ogni qualvolta leggo le sue poesie e le sue prose.
Trovo che esse sono sincere, attuali, educative (riflettendo si cresce), ma soprattutto vere, vero il loro contenuto profondo, vere le loro tematiche.
Mi piaci, Ada, forse perché in molti casi la pensiamo alla stesso modo!
Annalisa