Un rimorso
«E resta sola in campagna, l'estate, perchè il marito
no n può abbandonare gli affari: s'intende. Sola coi
bambini : ma i bambini vanno a passeggio con la
governante: si sa. Un bel giorno ella è in balia del
primo venuto che non sia un imbecille e le sappia
dire una parola d'amore con una morbida voce esperta.
Credete che lo ami? Nemmeno per sogno. Ascolta ed ama
in quell'estraneo la propria giovinezza che non è
ancor finita, un mistero di gioia che non le è forse
ancora stato rivelato, il mutamento, il bisogno di
sfuggire alla noia atroce di tutti i giorni, regolata
dalle sfere dell'orologio, dalle visite ai conoscenti,
dai pasti, dalle sieste dei bambini e dall'arrivo
della posta. Ama sè, in quell'estraneo.»
da «Le solitarie»