"[...] Colei che passa è tua sorella;

ma la folla l'inghiotte - e ognun va solo

col mistero di sé, fino alla morte."

(Un fratello, in Dal profondo, pag 356)

Come scoprire i sentimenti elementari di una donna? Ancor più ardua è l'impresa, se si tratta di una poeta!

 


 "Quante volte nella vita, mi sono scoperta a essere un'altra? Pure, se avvicino nel ricordo tutte le donne ch'io sono stata, un solo è il loro volto, un solo è il loro cuore."

(La cacciatora, in Sorelle, pag. 579)

Ada si ritrovava in tante donne diverse, che hanno in comune un'essenza nascosta.


 "[...]

Il cangiante tuo sguardo m'incatena:

qualche cosa di te m'entra nel core,

e tutta m'avvelena.

[...]

ed io mi sento te. [...]"

(A Marie Bashkirtseff, in Fatalità, pg. 91-92)

La prima certezza che una ragazza cerca è un modello al quale riferirsi. In questa poesia, la donna dello specchio è l'autoritratto di una pittrice famosa: Marie Bashkirtseff. Ada si identifica con lei. Sente che il suo cuore, ansioso di gloria e di fama, è attratto da quella giovane donna dipinta sulla tela.

 


 "Rosanna, nella sua innocente semplicità, avrebbe voluto accogliere, fra materne carezzevoli braccia, quei ragazzi e quelle bambine [...] Ah, ne avrebbe trovato, dell'amore, anche per loro! Si sentiva il cuore inesauribile, fresco d'uno zampillo perenne. Amore, si. A tal parola non sapeva dare altro significato: lei, che aveva riso sulla faccia al fittabile del Castelletto, il quale l'avrebbe tolta dalla scuola per sposarsela in letizia: che non entrava mai senza un brivido nella casa di Vanni Conti, il suo piccolo prediletto, pel terrore d'incontrarvi lo sguardo e la bocca del fratello maggiore, Mariano."

(Anima bianca, in Le solitarie, pag.34)

Rosanna-Ada, una maestrina di un piccolo paese di campagna, piena di materno amore nei confronti di tutti quei bambini e quelle bambine che sono suoi alunni e alunne: per lei è questo il primo significato dell'amore.

 


 "Quell'incoscienza radiosa si chiamava, però, felicità. Eravamo penetrate fino alle midolla di fuoco solare, che non ci dava sete, ma ci abbeverava di se stesso. Chi m'avesse detto, allora, che la morte è una cosa vera, gli avrei riso in faccia. La morte? Stupida parola, inventata dagli uomini. Io ero sempre stata io, sarei sempre stata io."

(La cacciatora, in Sorelle, pag. 573)

Ora ella pensa solo alla felicità. La giovinezza incosciente le dà l'illusione di essere eterna.

 


 "[...]

e dappertutto, nei cespugli ombrosi,

nei calici dei fiori, entro la bionda

messe e nei nidi ascosi,

freme il bacio che avviva e che feconda."

(Bacio pagano, in Fatalità, pag. 40)

Il bacio, il primo per lei, è la purezza, il simbolo dell'amore sincero e giovane, libero come la natura. La giovane donna e il suo uomo sono completamente rapiti dall'emozione e sembra che la natura, felice, rida con i loro cuori palpitanti.

 


 [...] Oh, lascia, lascia

ch'io sfoghi sul tuo cuor tutti i singulti

da tant'anni nel petto accumulati,

[...]

"Ho bisogno di pianto

[...]

Ho bisogno di pace.

[...]

Ho bisogno d'amore."

(Te solo, in Fatalità, pag. 43)

Ma i sogni velocemente cadono. Ada ha solo ventidue anni, eppure è già provata dalla vita: la morte del padre, la morte della nonna, la condizione faticosa di lavoro della madre, il suo allontanamento da lei per svolgere il proprio compito di maestra a Motta Visconti. E il mondo, carico di ingiustizie sociali e di sofferenze. Cerca la sicurezza, ha un disperato bisogno di abbandonarsi all'affetto del ragazzo di cui si è innamorata, e pensa che l'amore possa darle pace e protezione.

 


"[...]

E pur, vedi, ti scaccio e m'allontano,

rigida e casta, ne la notte fonda;

non mi chieder perché di questo strano

tirannico mister che mi circonda;

non richiamarmi ai morti sogni e ai baci...

Non posso, taci!..."

(Non posso, in Fatalità, pag. 71)

L'amore non può essere tutto. L'incontro con l'uomo dovrebbe arricchire, allargare la vita, non privare la donna della propria individualità. L'amore non può togliere la libertà di essere, l'autonomia del proprio pensiero e della creatività interiore che in Ada Negri si esprime con la poesia.