Cuore vivente


        Misterioso giorno
        fra pioggia e sole, colmo d'un profumo
        di glicine che in cuor mi si condensa
        e si grave lo fa che quasi a terra
        lo piomba. E' dunque
        pronto ancora č il cuore a patir questo
        turbamento di nuova primavera
        che l'aria affanna.
        Sono dunque ancora
        quella che fui. Nulla s'č spento. Dura
        condanna. Forse
        non morrā che con me la mia segreta
        giovinezza che sboccia ad ogni aprile
        come il fior della glicine, ma dentro
        si cela per tremor d'esser scorta;
        e il trillar d'un uccello, nel silenzio
        del velato meriggio tra le prime
        fronde del tiglio, l'eco
        č della pena per cui sotto terra
        calar vorrei vivente cuore.