Ed a me giunse un ulular di pianti come suono di molte acque scroscianti. E mi parea venisse di lontano, col bianco spumeggir de l'oceano: e mi parea sorgesse di sottoterra, dal cuor immenso de la madre terra: e mi pareva empisse il mondo e l'aria intorno alla mia stanza solitaria:...
e la voce che udii fra la tempesta qui, eterna, ne la scossa anima resta. «Noi concepimmo senza gioia il figlio che splende ai sogni come un giglio. Noi portammo nel sen la creatura con fatica, con fame e con paura. Ne le soffitte dove manca l'aria ne le risaie infette di malaria, ne' campi dove passa, orrida iddia, la pellagra con occhi di pazzia, ne' luoghi di miseria e di servaggio, chiedemmo a Dio Signor forza e coraggio, pregando, allor che la virtù svaniva: - Prenditi il figlio, o Dio, prima ch'ei viva.» -
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Madri noi siam per l'angoscia e il pianto, non per cantar su rosee culle un canto: cantalo tu - che il mondo abbia pietà - questo supplizio di maternità! ...
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«Ricordati, ricordati: così pianse tua madre nei lontani dì. Ricordati, ricordati: e il tuo grido sia come uccello di selvaggio nido: come popol che irrompe a la battaglia, come fiamma che incendia la boscaglia; dica a la terra - Salvezza non v'ha se umiliata è la maternità! ...»
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Oh, fin ch'io soffra in questa esil parvenza
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udrò quel lagno senza fine e quelle vane preghiere d'anime sorelle: sempre nel cuore avrò, come un rimorso. quel torvo e disperato urlo: «Soccorso! ... »