Donna, che fosti della mia terra! Il vento di carità ti sospinse nell'Occidente oscuro, ti spalancò le sue porte perchè tu v'entrassi con l'amorosa furia della parola di Dio. Nè di te nè d'altri, temesti: guardavi la croce. Per te ogni giorno fu rischio, battaglia e vittoria. Ogni notte fu veglia d'armi, trascorsa in preghiera. T'arrestò, sola, la morte del corpo: nell'attimo che ti si ruppe di schianto nel petto una vena.Sul tuo cammino, al tuo cenno, sorgevan dal suolo, prodigi di pietra, prodigi di fede, gli asili di Cristo: serrava ciascuno il tuo cuore entro i blocchi di base. Sì grande, sì piccol il mondo. Poterlo tutto amare, tutto redimere: a questo eri nata. Ma più dell'altra amavi la povera gente del tuo paese: venuta dal mare, per un pezzo di pane intriso di lagrime, per una squallida casa buia di nostalgia, là nelle dure Americhe. Questi furono i figli d'Italia, donna lombarda, che nelle dure Americhe tu con le tue milizie salvasti da fame, da morbo, dalla notte dell'anima più trista del male che umilia la carne caduca? Quanti aiutasti a vivere? Quanti a morire?
Oggi l'ombre dei morti e dei vivi ti seguon nel santo ritorno verso la patria antica, rinnovellata in gloria. ........