Infanzia

Che gli si aprisse la camicia

bianca sul petto come un fiore

e i biondi capelli con la riga dritta

gli levigasse i pensieri;

o con il piede calpestasse

il limite del sole e i suoi occhi

parlassero azzurri nell’ombra,

sempre Oberdan riusciva

a meravigliarlo.

Che la casa, poi, gli apparisse

con l’occhio verde della persiana

misteriosamente lontana,

era nell’aria triste di Oberdan.

Nei giorni strinati di gelo

o quando il sole lo rincantucciasse

sul marciapiede e guardasse

con occhi increduli la strada

costretta tra le case e il cielo,

Oberdan gli era più lontano

della luna sugli alberi

o del lampione che dondolasse all’incrocio.

E non seppe mai se prima

fossero scomparsi il cerchio

e il carrettino delle pietre

e non piuttosto l’Oberdan pensiero.