[Il foglietto] Organo di collegamento del

Gruppo Missionario

Parrocchia S. Croce

Salerno

Maggio 1997

Guai a coloro che il Signore troverà ad occhi asciutti.

Gustavo Gutierrez


Una parrocchia pulp, molto pulp. Pure troppo !
del Gruppo Missionario

Chi non ha avuto l'occasione di seguire la trasmissione Mai dire gol e non conosce lo scrittore pulp Thomas Prostata, non coglierà il senso ironico del titolo. Speriamo colga quello dell'articolo.
Il pulp è quella corrente letteraria che ha finito per abbracciare tutte le arti, i cui riferimenti ideologici possono essere riassunti in due parole: sangue e merda, con decenza parlando. Ci perdonino i più delicati la crudezza del termine. Potevamo usare i puntini, direte voi, ma venerdì sera quella che abbiamo visto puntini non ne aveva. In compenso campeggiava un po' dovunque nei locali del Centro Sociale Parrocchiale.
Gli autori del presente articolo si aggiravano venerdì sera domandandosi come impiegare la serata. Avevano solo una mostra da preparare per la domenica successiva. Improvvisamente notarono dell 'acqua che sgorgava da un gabinetto per bambini sapientemente usato da un adulto. Guardando meglio, tutti si accorsero che non era solo acqua. Così mano alle scope, alle mazze, stracci e guanti, tutti gomito a gomito a spalare rifiuti organici misteriosamente atterrati appena fuori dal posto dove di solito si depongono.
Cosa ci ha spinto a passare così una serata che di solito si impiega in un pub a mangiare gulasch? Eppure non siamo pulp. Neanche un poco.
Vogliamo usare un luogo comune? Ma non ci riesce di parlare ancora di gocce e soprattutto di vasi.
Siamo indignati, nervosi, adirati, scocciati, scioccati, e forse puzziamo pure. Non è la prima volta che puliamo, né tantomeno la prima volta che trascorriamo una serata pulp. Però vorremmo che fosse l'ultima.
Insieme agli altri gruppi della Parrocchia ci siamo già mossi da tempo in questa direzione. Abbiamo sollecitato la sostituzione delle serrature di tutte le porte del Centro Sociale, abbiamo fatto il possibile per garantire che le chiavi fossero affidate esclusivamente ai responsabili dei gruppi parrocchiali. Abbiamo speso anche dei soldi per le pulizie affinché l'ambiente fosse reso un po' igienico (ogni giorno il Centro Sociale è frequentato da bambini). Abbiamo anche chiesto che non fossero più svolte riunioni di condominio per evitare che estranei frequentassero i locali.
Cosa abbiamo ottenuto ?
Il fantasma, la cui esistenza era stata supposta in uno dei numeri precedenti numeri di questo giornale, si aggira ancora come un padrone dove vuole: cominciamo a supporre che attraversi i muri.
Le riunioni di condominio continuano a svolgersi in barba alle direttive del Consiglio Pastorale.
A questo si aggiunge che la struttura dell'intero Centro Sociale è ormai fatiscente tenendo conto che non è mai stato né ristrutturato né manutenuto fin dai tempi del cinema: tubi che perdono, bagni che si otturano creando sorgenti sotterranee nelle stanze, intonaco che cade solo a guardarlo, il linoleum del pavimento che si scrosta.
Ma non vogliamo fare la parte di coloro che si lamentano e non propongono. Quindi, visto che il Consiglio Economico è più fantasma di quello vero, e che a tutt'oggi l'ingente somma versata a suo tempo dai fedeli per la fantomatica «ristrutturazione della chiesa» langue inutilizzata da qualche parte, chiediamo che venga investita, legge permettendo, per i necessari ed improrogabili lavori di manutenzione, affinché il Centro Sociale Parrocchiale possa essere restituito funzionale e dignitosamente utilizzabile alla Comunità. Anche in chiesa piove e nella sede scout l'intonaco cade ormai da decenni senza che si riesca a trovare una soluzione definitiva.
Ciò di cui abbiamo parlato è solo la punta dell'iceberg di un ben più vasto problema che riguarda, è bene chiarirlo, la più complessa questione della gestione generale della Parrocchia, sia dal punto di vista pastorale che dal punto di vista «amministrativo».
Il ruolo del Consiglio Pastorale, la programmazione delle attività, il progetto pastorale della Parrocchia, l'allontanamento dei giovani, e non solo, dalla Comunità rimangono problemi ancora irrisolti ma, soprattutto, mai affrontati.
Ci scusino i lettori per lo sfogo. Questo giornale doveva essere dedicato a tematiche missionarie e inerenti la mondialità. Questo numero avrebbe dovuto contenere articoli riguardanti il blitz dell'esercito peruviano nell'ambasciata giapponese a Lima, con l'esecuzione sommaria dei guerriglieri Tupac Amaru, e la presentazione dell'iniziativa Chiama l'Africa.
Speriamo che per l'ultima volta questo giornale sia stato trasformato in un manifesto dei disagi che il nostro gruppo, in quanto facente parte di questa Comunità parrocchiale, vive ormai fin dai tempi della sua nascita e speriamo altresì venga restituito al suo originario compito, una volta risolti in maniera definitiva i problemi che vi abbiamo descritto.
Buona domenica e... vigilate gente, vigilate!



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