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Organo
di collegamento del Gruppo Missionario Parrocchia S. Croce Salerno Maggio 1997 |
Guai a coloro che il
Signore troverà ad occhi asciutti.
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Una parrocchia pulp, molto pulp.
Pure troppo !
del Gruppo Missionario
Chi non ha avuto l'occasione di seguire la
trasmissione Mai dire gol e non conosce lo scrittore
pulp Thomas Prostata, non coglierà il senso ironico del titolo.
Speriamo colga quello dell'articolo.
Il pulp è quella corrente letteraria che ha finito per
abbracciare tutte le arti, i cui riferimenti ideologici possono
essere riassunti in due parole: sangue e merda, con decenza
parlando. Ci perdonino i più delicati la crudezza del termine.
Potevamo usare i puntini, direte voi, ma venerdì sera quella che
abbiamo visto puntini non ne aveva. In compenso campeggiava un
po' dovunque nei locali del Centro Sociale Parrocchiale.
Gli autori del presente articolo si aggiravano venerdì
sera domandandosi come impiegare la serata. Avevano solo
una mostra da preparare per la domenica successiva.
Improvvisamente notarono dell 'acqua che sgorgava da un gabinetto
per bambini sapientemente usato da un adulto. Guardando meglio,
tutti si accorsero che non era solo acqua. Così mano alle scope,
alle mazze, stracci e guanti, tutti gomito a gomito a spalare
rifiuti organici misteriosamente atterrati appena fuori dal posto
dove di solito si depongono.
Cosa ci ha spinto a passare così una serata che di solito
si impiega in un pub a mangiare gulasch? Eppure non siamo pulp.
Neanche un poco.
Vogliamo usare un luogo comune? Ma non ci riesce di
parlare ancora di gocce e soprattutto di vasi.
Siamo indignati, nervosi, adirati, scocciati, scioccati, e
forse puzziamo pure. Non è la prima volta che puliamo, né
tantomeno la prima volta che trascorriamo una serata pulp. Però
vorremmo che fosse l'ultima.
Insieme agli altri gruppi della Parrocchia ci siamo già
mossi da tempo in questa direzione. Abbiamo sollecitato la
sostituzione delle serrature di tutte le porte del Centro
Sociale, abbiamo fatto il possibile per garantire che le chiavi
fossero affidate esclusivamente ai responsabili dei gruppi
parrocchiali. Abbiamo speso anche dei soldi per le pulizie
affinché l'ambiente fosse reso un po' igienico (ogni giorno il
Centro Sociale è frequentato da bambini). Abbiamo anche chiesto
che non fossero più svolte riunioni di condominio per evitare
che estranei frequentassero i locali.
Cosa abbiamo ottenuto ?
Il fantasma, la cui esistenza era stata supposta in uno
dei numeri precedenti numeri di questo giornale, si aggira ancora
come un padrone dove vuole: cominciamo a supporre che attraversi
i muri.
Le riunioni di condominio continuano a svolgersi in barba
alle direttive del Consiglio Pastorale.
A questo si aggiunge che la struttura dell'intero Centro
Sociale è ormai fatiscente tenendo conto che non è mai stato
né ristrutturato né manutenuto fin dai tempi del cinema: tubi
che perdono, bagni che si otturano creando sorgenti sotterranee
nelle stanze, intonaco che cade solo a guardarlo, il linoleum del
pavimento che si scrosta.
Ma non vogliamo fare la parte di coloro che si lamentano e
non propongono. Quindi, visto che il Consiglio Economico è più
fantasma di quello vero, e che a tutt'oggi l'ingente somma
versata a suo tempo dai fedeli per la fantomatica
«ristrutturazione della chiesa» langue inutilizzata da qualche
parte, chiediamo che venga investita, legge permettendo, per i
necessari ed improrogabili lavori di manutenzione, affinché il
Centro Sociale Parrocchiale possa essere restituito funzionale e
dignitosamente utilizzabile alla Comunità. Anche in chiesa piove
e nella sede scout l'intonaco cade ormai da decenni senza che si
riesca a trovare una soluzione definitiva.
Ciò di cui abbiamo parlato è solo la punta dell'iceberg
di un ben più vasto problema che riguarda, è bene chiarirlo, la
più complessa questione della gestione generale della
Parrocchia, sia dal punto di vista pastorale che dal punto di
vista «amministrativo».
Il ruolo del Consiglio Pastorale, la programmazione delle
attività, il progetto pastorale della Parrocchia,
l'allontanamento dei giovani, e non solo, dalla Comunità
rimangono problemi ancora irrisolti ma, soprattutto, mai
affrontati.
Ci scusino i lettori per lo sfogo. Questo giornale doveva
essere dedicato a tematiche missionarie e inerenti la
mondialità. Questo numero avrebbe dovuto contenere articoli
riguardanti il blitz dell'esercito peruviano nell'ambasciata
giapponese a Lima, con l'esecuzione sommaria dei guerriglieri
Tupac Amaru, e la presentazione dell'iniziativa Chiama
l'Africa.
Speriamo che per l'ultima volta questo giornale sia stato
trasformato in un manifesto dei disagi che il nostro gruppo, in
quanto facente parte di questa Comunità parrocchiale, vive ormai
fin dai tempi della sua nascita e speriamo altresì venga
restituito al suo originario compito, una volta risolti in
maniera definitiva i problemi che vi abbiamo descritto.
Buona domenica e... vigilate gente, vigilate!
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