Vangelo secondo Marco

Versione CEI

 

 

 

 

(…)

Capitolo 2

(…)
16
Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?".
17
Avendo udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori".
18
Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?".
19
Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
20
Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
21
Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
22
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi".
23
In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.
24
I farisei gli dissero: "Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?".
25
Ma egli rispose loro: "Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
26
Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?".
27
E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
28
Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".

 

Capitolo 3

(…)
22
Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: "Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni".
23
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: "Come può satana scacciare satana?
24
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi;
25
se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.
26
Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
27
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
28
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno;
29
ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna".
30
Poiché dicevano: "E' posseduto da uno spirito immondo".
31
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
32
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano".
33
Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".
34
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli!
35
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre".

 

Capitolo 4

2
Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
3
"Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare.
4
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
5
Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo;
6
ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò.
7
Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
8
E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno".
9
E diceva: "Chi ha orecchi per intendere intenda!".
 
(…)
 
13
Continuò dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole?
14
Il seminatore semina la parola.
15
Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro.
16
Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia,
17
ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.
18
Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola,
19
ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.
20
Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno".
21
Diceva loro: "Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere?
22
Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce.
23
Se uno ha orecchi per intendere, intenda!".
24
Diceva loro: "Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più.
25
Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha".
26
Diceva: "Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
27
dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
28
Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
29
Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura".
30
Diceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
31
Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;
32
ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra".
(…)

 

Capitolo 6

(…)
7
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
8
E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa;
9
ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
10
E diceva loro: "Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
11
Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro".
12
E partiti, predicavano che la gente si convertisse,
13
scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

(…)

 

Capitolo 7

1
Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
2
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate -
3
i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi,
4
e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame -
5
quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?".
6
Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: ma il suo cuore è lontano da me.
7
Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini".
9
E aggiungeva: "Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
10
Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
11
Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,
12
non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,
13
annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".
14
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete bene:
15
non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo".
(…)
17
Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
18
E disse loro: "Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo,
19
perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?". Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
20
Quindi soggiunse: "Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.
21
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,
22
adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
23
Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo".

(…)

 

Capitolo 8

(…)
34
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
35
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
36
Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?
37
E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?
38
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi".

 

Capitolo 9

(…)
33
Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: "Di che cosa stavate discutendo lungo la via?".
34
Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
35
Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti".
36
E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro:
37
"Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato".
38
Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri".
39
Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me.
40
Chi non è contro di noi è per noi.
41
Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa.
42
Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare.
43
Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.
(…)
45
Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna.
(…)
47
Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna,
48
dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
49
Perché ciascuno sarà salato con il fuoco.
50
Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri".

 

Capitolo 10

1
Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare.
2
E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: "E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?".
3
Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mosè?".
4
Dissero: "Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla".
5
Gesù disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.
6
Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina;
7
per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.
8
Sicché non sono più due, ma una sola carne.
9
L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto".
10
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse:
11
"Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei;
12
se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio".
13
Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.
14
Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
15
In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso".
16
E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
17
Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?".
18
Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
19
Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre".
20
Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza".
21
Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".
22
Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
23
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!".
24
I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
25
E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".
26
Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?".
27
Ma Gesù, guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio".
28
Pietro allora gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito".
29
Gesù gli rispose: "In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo,
30
che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
31
E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi".
(…)
41
All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni.
42
Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: "Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere.
43
Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore,
44
e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti.
45
Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".
(…)
 

Capitolo 11

(…)
22
Gesù allora disse loro: "Abbiate fede in Dio!
23
In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato.
24
Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato.
25
Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati".
(…)

 

Capitolo 12

1
Gesù si mise a parlare loro in parabole: "Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano.
2
A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna.
3
Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote.
4
Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti.
5
Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
6
Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
7
Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.
8
E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
9
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.
10
Non avete forse letto questa Scrittura: è diventata testata d'angolo;
11
dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?"
(…)
14
E venuti, quelli gli dissero: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?".
15
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: "Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda".
16
Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare".
17
Gesù disse loro: "Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio". E rimasero ammirati di lui.
18
Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo:
19
"Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello.
20
C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza;
21
allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente,
22
e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
23
Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie".
24
Rispose loro Gesù: "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?
25
Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
26
A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe?
27
Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore".
28
Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
29
Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
30
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
31
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi".
32
Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui;
33
amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
34
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
(…)
38
Diceva loro mentre insegnava: "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,
39
avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
40
Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave".
41
E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
42
Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
43
Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
44
Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere".

 

Capitolo 13

(…)
33
"State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso.
34
E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.
35
Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino,
36
perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati.
37
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!".

 

Capitolo 14

(…)
22
Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo".
23
Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
24
E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.
25
In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio".
(…)

Capitolo 16

(…)
14
Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
15
Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
16
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
17
E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
18
prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
19
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
20
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

 

 

 

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Sito realizzato da Riccardo il 16 giugno 2000.

Il testo del Vangelo è tratto dal sito: space.tin.it/lettura/dirussel/leggi.htm

 

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