Vangelo secondo Matteo

Versione CEI

 

 

Indice per una lettura facilitata:

 

Le beatitudini

Padre Nostro

Sul digiuno

Missione dei primi apostoli

Parabola del seminatore

Parabola del seminatore (spiegazione)

Parabola sulla zizzannia

Parabola sul Regno dei Cieli

Parabola sulla zizzannia (spiegazione)

Parabola sul Regno dei Cieli (2)

Sulla fede

Sui piu' piccoli

Sulla comunità

Parabola del debitore cattivo

Parabola degli operai e la vigna

Parabola dei due figli

Parabola dei vignaiuoli omicidi

Parabola del banchetto nuziale

Cesare

Invettive

Parabola delle dieci vergini invitate a nozze

Parabola dei talenti

 

 

(...)

Capitolo 4

(...)

12

Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea
13
e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali.
17
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".

 

Capitolo 5

1
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
2
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3
"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
4
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
5
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
6
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
7
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
8
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
9
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
10
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
11
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
13
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
14
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,
15
né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
16
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
17
Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
18
In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
19
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
20
Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
22
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
23
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
24
lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
25
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
26
In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
27
Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
28
ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
29
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
30
E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
31
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;
32
ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
33
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
34
ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio;
35
né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
36
Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
37
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
38
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;
39
ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra;
40
e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
41
E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
42
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
43
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
44
ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
45
perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
46
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
47
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
48
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

 

Capitolo 6

1
Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
2
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
3
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
4
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
6
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
7
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
8
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
9
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome;
10
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
14
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
15
ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
16
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
17
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
18
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
19
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;
20
accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.
21
Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
22
La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce;
23
ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24
Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
25
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
26
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
27
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
28
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
29
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
30
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
31
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
32
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
33
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
34
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

 

Capitolo 7

1
Non giudicate, per non essere giudicati;
2
perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
3
Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?
4
O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?
5
Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
6
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
7
Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto;
8
perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
9
Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra?
10
O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
11
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
12
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
13
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
14
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!
15
Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
16
Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
17
Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;
18
un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
19
Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
20
Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
21
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
22
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
23
Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
24
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
25
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
26
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
27
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande".

 

Capitolo 9

(...)

 

14
Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?".
15
E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
16
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
17
Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano".
37
Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
38
Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!".

 

Capitolo 10

5
Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: "Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;
6
rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
7
E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.
8
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
9
Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture,
10
né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
11
In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
12
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
13
Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi.
14
Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.
15
In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.
16
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
17
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
18
e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
19
E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:
20
non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
22
E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.
23
Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
24
Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone;
25
è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
26
Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
27
Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
28
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
29
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
30
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;
31
non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
32
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;
33
chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
34
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
35
Sono venuto infatti a separare la nuora dalla suocera:
36
e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
37
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;
38
chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
39
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
40
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
41
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
42
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".

 

Capitolo 11

25
In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
26
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
27
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
28
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
29
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
30
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".

 

Capitolo 12

(...)

31
"Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
32
A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
33
Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero.
34
Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
35
L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive.
36
Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;
37
poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato".
49
Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: "Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli;
50
perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre".

 

Capitolo 13

(...)
3
Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare.
4
E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
5
Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.
6
Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.
7
Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono.
8
Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.
9
Chi ha orecchi intenda".
(...)
18
"Voi dunque intendete la parabola del seminatore:
19
tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
20
Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia,
21
ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato.
22
Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto.
23
Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta".
24
Un'altra parabola espose loro così: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
25
Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
26
Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
27
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?
28
Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
29
No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
30
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".
31
Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo.
32
Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami".
33
Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti".
34
Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole,
35
perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
36
Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo".
37
Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
38
Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno,
39
e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
40
Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
41
Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità
42
e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
43
Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
44
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose;
46
trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
47
Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
48
Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
49
Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
50
e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti."
 

Capitolo 15

(...)
10
Poi riunita la folla disse: "Ascoltate e intendete!
11
Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!".
12
Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: "Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?".
13
Ed egli rispose: "Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata.
14
Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!".
15
Pietro allora gli disse: "Spiegaci questa parabola".
16
Ed egli rispose: "Anche voi siete ancora senza intelletto?
17
Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna?
18
Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo.
19
Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.
20
Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo".

 

Capitolo 16

24
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
25
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
26
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
27
Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
28
In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno".

 

Capitolo 17

(...)
18
E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
19
Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?".
20
Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile."

 

Capitolo 18

1
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?".
2
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
3
"In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
4
Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
5
E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
6
Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
7
Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
8
Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
9
E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
10
Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
12
Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
13
Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
14
Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.
15
Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;
16
se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
17
Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.
18
In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
19
In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
20
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".
21
Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?".
22
E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
23
A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
24
Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
25
Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
26
Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
27
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
28
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
29
Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
30
Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
31
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
32
Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
33
Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
34
E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
35
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".

 

Capitolo 19

16
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?".
17
Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti".
18
Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso,
19
onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso".
20
Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?".
21
Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi".
22
Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
23
Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
24
Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli".
25
A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?".
26
E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".
27
Allora Pietro prendendo la parola disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?".
28
E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
29
Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
30
Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi".

 

Capitolo 20

1
"Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.
2
Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
3
Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati
4
e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.
5
Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.
6
Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?
7
Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.
9
Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
10
Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno.
11
Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:
12
Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.
13
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?
14
Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te.
15
Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?
16
Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi".

 

Capitolo 21

(...)
28
"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna.
29
Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
30
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
31
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dicono: "L'ultimo". E Gesù disse loro: "In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
32
E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.
33
Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò.
34
Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.
35
Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono.
36
Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
37
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!
38
Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità.
39
E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero.
40
Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?".
41
Gli rispondono: "Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo".
42
E Gesù disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture: è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?
43
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.
44
Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà".

 

Capitolo 22

1
Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse:
2
"Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
3
Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire.
4
Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono gia macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.
5
Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari;
6
altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
7
Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
8
Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni;
9
andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
10
Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali.
11
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale,
12
gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì.
13
Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
14
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".
(...)
17
Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?".
18
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate?
19
Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro.
20
Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?".
21
Gli risposero: "Di Cesare". Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".
36
"Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?".
37
Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
38
Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
39
E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
40
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti".

 

Capitolo 23

1
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
2
"Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
3
Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
4
Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
5
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;
6
amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe
7
e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì'' dalla gente.
8
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
9
E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
10
E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
11
Il più grande tra voi sia vostro servo;
12
chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
13
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci
(...)
15
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
16
Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati.
17
Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro?
18
E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati.
19
Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta?
20
Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra;
21
e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita.
22
E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.
24
Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza.
26
Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
27
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume.
28
Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
29
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti,
30
e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti;
31
e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti.
32
Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
33
Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?
34
Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città;
35
perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare.
36
In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
37
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!
38
Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta!
39
Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".

 

Capitolo 24

1
Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio.
2
Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata".
3
Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: "Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo".
4
Gesù rispose: "Guardate che nessuno vi inganni;
5
molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno.
6
Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.
7
Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi;
8
ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori.
9
Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.
10
Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda.
11
Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti;
12
per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà.
13
Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.
14
Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
15
Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -,
16
allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti,
17
chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa,
18
e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello.
19
Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni.
20
Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato.
21
Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà.
22
E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
23
Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: E' là, non ci credete.
24
Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.
25
Ecco, io ve l'ho predetto.
26
Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: E' in casa, non ci credete.
27
Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
28
Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.
29
Subito dopo la tribolazione di quei giorni, dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30
Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.
31
Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.
32
Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina.
33
Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte.
34
In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada.
35
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
36
Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
37
Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
38
Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca,
39
e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.
40
Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato.
41
Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.
42
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
43
Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
44
Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
45
Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto?
46
Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così!
47
In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni.
48
Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire,
49
e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi,
50
arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa,
51
lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.

 

Capitolo 25

1
"Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.
2
Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;
3
le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio;
4
le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.
5
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono.
6
A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!
7
Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
8
E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.
9
Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.
10
Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
11
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!
12
Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.
13
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
14
Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
15
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.
16
Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
17
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
18
Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
19
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro.
20
Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
21
Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
22
Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.
23
Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
24
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;
25
per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo.
26
Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
27
avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse.
28
Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
29
Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
30
E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
31
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
32
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,
33
e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
34
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
35
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,
36
nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
37
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
38
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?
39
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
40
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
41
Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
42
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
43
ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
44
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?
45
Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.
46
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".

 

Capitolo 28

(...)
16
Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
17
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
18
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
19
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
20
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

 

 

 

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Sito realizzato da Riccardo il 16 giugno 2000.

Il testo del Vangelo è tratto dal sito: space.tin.it/lettura/dirussel/leggi.htm

 

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