Il Tempo in Italia.
Uno sguardo sulla realtà del tempo atmosferico in Italia
. L'Italia è uno dei paesi con un tempo atmosferico molto strano. Questo ò dovuto alla sua espansione latitudinale, la conformazione del territorio e tutte le caratteristiche geografiche che lo rendono uno dei paesi più difficili ove poter fare delle previsioni meteorologiche.L'Italia ha un'espansione latitudinale che va da un poco meno di 37°N fino ad un poco più di 47°N. E, più importante, i suoi climi sono così diversi e presentano così tante variazioni in un paese non più grande di 300000Kmq. Alcuni esempi per spiegare ciò sono la Pianura Padana, una tipica regione subcontinentale, con piogge soprattutto in primavera ed autunno e con inverni freddi. Ma, appena dietro l'angolo, in Liguria, a circa la stessa latitudine, il clima è mediterraneo, cioè, mai freddo, con piogge in primavera ed autunno e con inverni tiepidi. Ciò che separa questi due climi sono le Alpi. In effetti, le Alpi hanno un'importanza capitale per quanto riguarda il definire il clima del Nord Italia. Le Alpi creano una barriera naturale ai venti freddi del Nord, cosicché la Pianura Padana è salva dall'avere un clima più continentale, tipico del Centro Europa.
Prendendo la Sicilia come esempio, potremmo dire che il suo clima è più subtropicale in natura, tendente al desertico. La quantità di pioggia che vi cade è talmente bassa che si potrebbe parlare di una regione semi-desertica, come le coste mediterranee del Nord Africa. La maggior parte del Sud Italia è una regione temperata calda, dove le piogge cadono d'inverno e le estati sono calde e secche. Cionondimeno, la zona è soggetta d'inverno a frequenti irruzioni di aria fredda da NordEst, essendo essa molto esposta verso quel quadrante, le quali provocano spesso delle nevicate molto abbondanti sulla fascia Appenninica, specie nel suo versante orientale.
Questa conformazione meteorologica è dettata dalla posizione dell'Anticiclone delle Azzorre, che in Inverno si sposta più in basso di latitudine, mentre in estate esso si sposta più a Nord, quindi bloccando il prevalente movimento da Ovest verso Est delle grandi masse d'aria, nelle quali si trovano i principali sistemi nuvolosi (e quindi le piogge principali). Ma negli ultimi anni, sembra che le condizioni meteorologiche siano cambiate un po'; l'Anticiclone delle Azzorre sembra essersi spostato più a Nord del normale, quindi rendendo gli inverni del Nord Italia più secchi del normale, mentre gli inverni del Sud Italia sono più bagnati e freddi (grazie alle incursioni da N-NE). Le estati, invece, sono più bagnate e fredde nel Nord e molto secche a Sud. Nessuna risposta giusta è stata finora data per spiegare questo fatto, i fattori che possono aver creato le condizioni per questo cambiamento sono molteplici. Ma rimane il fatto che il tempo in Italia s'è modificato considerevolmente negli ultimi 5-10 anni.
Mentre facevo delle escursioni sulle Alpi questa primavera, mi sono sorpreso nel vedere quanta neve ci sia ancora su di loro; tutto ciò non sarebbe incredibile se si potesse dire che è neve che si è accumulata tutto quest'inverno. Ma il fatto incredibile è che da metà Gennaio sino a metà Aprile, non è caduta una singola goccia d'acqua sul Nord Italia. Ci sono due possibili spiegazioni quindi per questo fatto: una è che ci sono state precipitazioni molto abbondanti durante l'autunno e il primissimo inverno. Ma guardando le statistiche, non mi pare ci sia stato un autunno particolarmente piovoso, o comunque più piovoso rispetto agli anni scorsi. Scartando questa possibilità, ce n’è rimasta una soltanto: il tempo è stato freddo.
Effettivamente il tempo è stato freddo. L'Anticiclone delle Azzorre è rimasto il più del tempo fermo e bloccato sull'Europa Occidentale, con una componente meridiana più che longitudinale. Questo ha permesso l'attivazione di una corrente prevalente d'aria da Nord a Sud verso il sud Europa con il formarsi di una Bassa Pressione sull'Europa dell'Est. Il Nord Italia era sulla scia di questa corrente da N-NE verso S-SO, nella quale si trovavano anche diversi sistemi nuvolosi; ma essi, scontrandosi con le Alpi, svuotavano il loro contenuto di neve ed acqua a Nord delle stesse (Sud della Germania, Austria), e lasciando alla Pianura Padana un tempo secco, freddo e ventilato.
Al contrario, la pioggia è caduta al Sud, come normalmente accade. Non che siano cadute quantità enormi, ma nulla comparato alla totale assenza di precipitazioni del Nord. Ora la primavera è cominciata, le piogge sono cominciate a cadere, non c'è ancora stato un temporale degno di nota e tutti i 'cacciatori' (c'è una parola migliore di questa?) di temporali stanno aspettando che cominci la stagione temporalesca. L'anno scorso, essa è stata abbastanza avara di temporali, non ce ne sono stati molti, e il più s'è concentrato durante i mesi estivi (quando invece dovrebbero concentrarsi in primavera). E' stato un segnale di un cambiamento generale delle condizioni meteo in Italia. Quest'anno è un disastro. Dopo tre mesi di nulle precipitazioni, e con la stagione delle piogge ai suoi inizi (prima decade di Maggio), quando le precipitazioni sono finalmente cominciate, non c'è stato ancora un temporale degno di nota, quando lo scorso anno, verso la fine di Marzo, i temporali erano già cominciati, ad un tasso basso, ma per lo meno capitavano ogni tanto. Tutto ciò è qualcosa che ci deve far pensare: quando, come e come sta cambiando il tempo? Quali sono le cause di questo mutamento nelle condizioni meteorologiche? Quali sono le conseguenze? E che cosa ci si potrà aspettare dal futuro?
Il tempo italiano, già di per sé complicato, si complica sempre di più. Purtroppo, non esistendo un Servizio Meteorologico Nazionale all'altezza della situazione, ci si arrangia come si può. C'è molta gente che sembra interessata e che sembra stia lavorando verso questo tipo di ricerca, dotata di buona lena e di passione. Ora, l'unica cosa che mancano sono i mezzi per poter lavorare seriamente e poter finalmente dare un servizio meteorologico all'altezza dei migliori del mondo.
Davide Lesi
Indietro alla mia homepage