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Pagine dedicate agli appassionati dei velivoli della Casa di Reggio Emilia
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ARALDICA E MIMETICHE



INSEGNE DI REPARTO



278ª Squadriglia Autonoma Aerosiluranti


Pauci sed semper immites

Stemma della 278ª Squadriglia Autonoma Aerosiluranti che ebbe ad operare con i SIAI Marchetti S 79. Perché iniziare con lo stemma di una specialità che mai ebbe ad utilizzare velivoli Reggiane? Perché molti degli S 79 impiegati dal Reparto uscirono dagli stabilimenti di Reggio Emilia dove il trimotore venne prodotto su licenza.
Lo stemma riproduce i "soliti quattro gatti" aggrappati al siluro e pronti allo sgancio, sullo sfondo di un cielo azzurro con un accenno di nubi. Nella parte intera superiore appare il motto, correlato al significato numerico dei "gatti": Pauci sed semper immites, a simboleggiare che il numero esiguo non va a scapito dell'aggressività felina, é il caso di dirlo, dei nostri aerosiluristi. Nella parte interna inferiore appare l'indicazione del Reparto. Giorgio Viola scrive in merito:"Il distintivo della 278^Squadriglia, nasce da quel detto di origine popolare che contraddistingue una “piccola compagnia”. La specialità degli Aerosiluranti, fu a lungo osteggiata dagli alti vertici di Aeronautica e Marina, convinti si trattasse di un “costoso giocattolo”. Per merito della lungimiranza del Generale Francesco Pricolo, si posero le basi di un arma innovativa, l’unica che insieme agli incursori di marina, impensierì il nemico.
La prima operazione di guerra fu compiuta su Alessandria d’Egitto nell’Agosto del 1940, da allora furono solo “4 gatti”…ma sempre aggressivi, come sintetizza il motto della 278^..PAUCI SED SEMPER IMMITES."
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Mario Scarapellini ci informa che: "Dalle notizie in mio possesso lo stemma risulta essere stato realizzato nel dicembre 1940 Dal Sten del GARI Maffei Alessandro su tema del Capitano Erasi, famoso pilota della nascente Specialità. Autore del motto latino sarebbe stato Francesco Pastronghi. La colorazione dei gatti, due bianchi e due neri, sarebbe riconducibile alla seguente interpretazione: i bianchi per invocare fortuna agli attaccanti, i neri per richiamare jella sugli attaccati (ovviamente gli inglesi). Queste notizie sono state riferite in un libro dal Gen.Unia, che costituì il 1° Nucleo Addestramento Aereosiluranti, uno sicuramente ben informato sulle vicende della Specialità."


2° Gruppo Caccia Terrestre


2° Gruppo Caccia Terrestre

Scrive Giorgio Viola:"L’esordio del Reggiane Re2001 in operazioni di guerra, avvenne nel maggio 1942 negli infuocati cieli di Malta. Alla radice del timone di coda, a fianco della croce sabauda, un curioso stemma di Gruppo: in uno scudo bianco, un tenero pulcino pigolante, imbracciava un “trombone mitragliatore”, segno inequivocabile di aggressivi intenti bellicosi.
Il reparto in questione era il II°Gruppo caccia terrestre del VI°Stormo, articolato su tre squadriglie (150^-152^e 358^) che prese in carico i nuovi velivoli Reggiane nel Settembre 1941 a Gorizia. L’addestramento dei piloti si svolse parallelamente al lavoro di rifinitura operativa della nuova macchina. Il 14 Marzo era deceduto in atterraggio a Reggio Emilia, il collaudatore Mario Scapinelli, ai comandi di un 2001. Il lavoro di collaudo proseguì con Tullio De Prato e Francesco Agello che completarono i voli di consegna, con una certa lentezza, dovuta allo scarso ritmo di consegna delle unità motrici DB 601, costruite su licenza dall’Alfa Romeo.
Al II°Gruppo, il lavoro di “prontezza operativa” proseguì a Ciampino, nei primissimi mesi del 1942. Finalmente, il 4 Maggio del 1942, al comando del Ten.Col.Bajlon, il Gruppo ebbe l’ordine di trasferimento operativo in Sicilia, schierandosi sul campo di Caltagirone per un durissimo ciclo di azioni su Malta, con avversari del calibro di Spitfire e Hurricane. Qui si distinsero subito le qualità di manovra dei 2001 che nelle mani dei piloti del II°Gruppo, il 16 Maggio, abbatterono cinque Spitfire senza subire perdite!!
Il reparto partecipò alle grandi battaglie aeronavali di “mezzo giugno” operando dall’aeroporto di Castelvetrano ed a quella di “mezzo agosto” dal campo di Monserrato in Sardegna, per completare poi il suo impiego su Malta fino al Settembre 1942. Il duro impiego operativo, che costò la vita ai due comandanti di Gruppo che succedettero a Bajlon (Quarantotti e Scarpetta)* mise in luce il buon progetto del velivolo, meno scattante del Macchi 202 Folgore, ma indubbiamente più manovrabile in duello. Un pulcino di carattere!

* Col. Aldo Quarantotti e Magg. Pier Giuseppe Scarpetta, entrambi insigniti di Medaglia D’Oro al Valor Militare alla memoria."



22° Gruppo Caccia Terrestre


22° Gruppo Caccia Terrestre

Ennesimo contributo di Giorgio Viola:"Nell’Estate 1941, reduce da un ciclo operativo sul fronte Greco - Albanese, il XXII° Gruppo Caccia, dotato di Macchi Mc 200, fu destinato al fronte russo. Costituito dalle squadriglie 359^-362^-369^-371^, il Gruppo si trasferì, via Romania, in zona di operazioni raggiungendo il 26 Agosto 1941 l’aeroporto di Krivoj-Rog.
Fino a quel momento, il reparto era privo di un distintivo araldico e fin dal giorno dopo, il Gruppo entrò in azione. Il diario storico riporta che il giorno 27 Agosto, i nostri velivoli entrarono in contatto con un gran numero di Rata sovietici, dal duello uscirono abbattuti 8 velivoli nemici!!
Nei giorni seguenti, i russi, non si levarono in volo, nacque così fra i nostri cacciatori, l’idea dello “spaventapasseri” che venne tratteggiato con sfondo triangolare bianco (lo stesso della “cucaracha”, un reparto che si era distinto in Spagna) il buffo “omino” è intento a fumare la pipa, dal cui fumo, escono 8 stelle rosse, in ricordo del primo glorioso combattimento in terra russa!
Rientrato in Patria nel Maggio 1942, il XXII°(359^-362^-369^Sq.) fu equipaggiato con i Reggiane Re 2001 su cui fu verniciato subito il triangolo bianco, base per lo stemma di reparto. L’impiego operativo nella grande battaglia aeronavale detta “di mezzo agosto” distolse il personale dall’opera di “finitura”, per cui molti velivoli operarono con il solo triangolo in fusoliera. Rischierati a Monserrato (Sardegna) poi a Sciacca (Sicilia) nel disperato contrasto dello sbarco alleato. Nei primi mesi del 1943, il gruppo si trasferì a Napoli Capodichino, dove nell’estate 1943, la 362^Squadriglia del Capitano Germano La Ferla fu equipaggiato con i favolosi Reggiane Re 2005 Sagittario nel tentativo di opporre resistenza ai bombardamenti alleati su Napoli, fino all’8 Settembre 1943.
Oggi il XXII°Gruppo, è da pochi mesi “in posizione quadro” dopo tanti anni di servizio con un altro “purosangue” l’F 104 Starfighter….ma questa è un’altra storia!"







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